Cronaca
Dichiarava un reddito di 650€ mensili pur avendo abitazioni e auto
Sequestro preventivo di un milione di euro per il pluripregiudicato Emanuele Melillo
Andria - giovedì 10 luglio 2014
12.28
Questa mattina i Carabinieri di Andria hanno eseguito un'ordinanza di Sequestro Preventivo finalizzata alla successiva confisca "per equivalente" emessa dal Tribunale di Trani nei confronti di Emanuele Melillo, pluripregiudicato 46enne del luogo, coinvolto in un procedimento penale per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno avuto inizio dopo che il 18 gennaio 2013 lo stesso Melillo, in seguito ad un'attività investigativa condotta dai Carabinieri di Andria, è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della predetta attività investigativa i militari hanno arrestato due coniugi e quattro spacciatori che collaboravano il Melillo nell'illecita attività, segnalato, quali assuntori, diversi giovani alla Prefettura di Barletta, sequestrato circa 170 dosi di cocaina, hashish e marijuana, materiale per il confezionamento, la somma di euro 870,00 provento dell'illecita attività nonché un impianto di videosorveglianza utilizzato per eludere i controlli delle Forze di Polizia.
I successivi accertamenti patrimoniali, eseguiti dai Carabinieri di Andria e dalla Procura di Trani utilizzando la norma prevista dell'art. 12 sexies della L. 356 del 7 agosto 1992, relativa ai provvedimenti di contrasto alla criminalità mafiosa, che consente in taluno dei delitti in materia di stupefacenti il sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca del denaro, dei beni o delle altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza, hanno evidenziato come il Melillo ha nel tempo mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alla proprie reali possibilità economico - finanziarie e capacità reddituali.
Il nucleo familiare del proposto infatti, a fronte di una capacità reddituale pari a circa 650 euro al mese calcolata nell'ultimo decennio, importo compreso di indennità di disoccupazione agricola erogata dall'I.N.P.S. e di assegni familiari a sostegno del reddito concessi dal Comune di Andria, ha accumulato un patrimonio considerato assolutamente sproporzionato rispetto agli stessi redditi, acquistando e rivendendo, tra l'altro, in pochi anni, 29 autoveicoli e 13 motocicli. L'intero patrimonio, del valore di circa 1 milione di euro, è stato sottoposto a sequestro ed affidato al custode giudiziario nominato dal Tribunale non essendo prevista lo facoltà d'uso neanche per i familiari. Infine, al termine delle predette operazioni, Emanuele Melillo è stato sottoposto alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per la durata di un anno e sei mesi, in applicazione del decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trani.
I successivi accertamenti patrimoniali, eseguiti dai Carabinieri di Andria e dalla Procura di Trani utilizzando la norma prevista dell'art. 12 sexies della L. 356 del 7 agosto 1992, relativa ai provvedimenti di contrasto alla criminalità mafiosa, che consente in taluno dei delitti in materia di stupefacenti il sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca del denaro, dei beni o delle altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza, hanno evidenziato come il Melillo ha nel tempo mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alla proprie reali possibilità economico - finanziarie e capacità reddituali.
Il nucleo familiare del proposto infatti, a fronte di una capacità reddituale pari a circa 650 euro al mese calcolata nell'ultimo decennio, importo compreso di indennità di disoccupazione agricola erogata dall'I.N.P.S. e di assegni familiari a sostegno del reddito concessi dal Comune di Andria, ha accumulato un patrimonio considerato assolutamente sproporzionato rispetto agli stessi redditi, acquistando e rivendendo, tra l'altro, in pochi anni, 29 autoveicoli e 13 motocicli. L'intero patrimonio, del valore di circa 1 milione di euro, è stato sottoposto a sequestro ed affidato al custode giudiziario nominato dal Tribunale non essendo prevista lo facoltà d'uso neanche per i familiari. Infine, al termine delle predette operazioni, Emanuele Melillo è stato sottoposto alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per la durata di un anno e sei mesi, in applicazione del decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trani.