Associazioni
Dehors senza autorizzazione, a Bari controlli dei Nas. Preoccupati gli esercenti andriesi
Montaruli (Unibat): «Il Comune rifiuta anche di ricevere il pagamento della TOSAP e rende gli esercenti “evasori forzati”»
Andria - sabato 19 gennaio 2019
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"Non i controlli dei Vigili Urbani e nemmeno le diffide di denunce penali ma quelli dei Carabinieri dei Nas che sono intervenuti nella città vecchia di Bari ordinando la demolizione immediata di gazebo senza autorizzazione. L'esercente rischierebbe anche una multa di 5mila euro nel caso non provveda a dare seguito all'ordine di rimozione. Scatta anche l'ordine del comune di interrompere l'attività di somministrazione di alimenti e bevande nello spazio allestito all'esterno del locale".
A sottolinearlo è Savino Montaruli, in una nota stampa, mentre il Consiglio comunale di Andria si appresta per martedì 22 gennaio a discutere e quindi decidere se approvare l'atteso regolamento comunale proprio sui dehors.
"La notizia di quanto accaduto a Bari rimbalza anche ad Andria -secondo Montaruli- dove cresce l'allarme dei pubblici esercenti, anche in seguito all'incapacità dell'amministrazione comunale di far passare in consiglio comunale un provvedimento atteso qual è l'approvazione di una sorta di "nuovo" Regolamento che, in attesa del parere della Soprintendenza, potesse almeno consentire il rinnovo delle autorizzazioni".
A tal proposito proprio il Presidente Unimpresa Bat, Savino Montaruli, era intervenuto nuovamente sul delicato argomento lo scorso 25 dicembre stigmatizzando l'atteggiamento disastroso della politica locale, incapace di dare risposte a questioni in attesa da anni ed ancora irrisolte, come appunto la regolamentazione dei Dehors in città. Nel suo intervento Montaruli parlava anche di quanto sia stato mortificato il lavoro e la collaborazione delle associazioni di categoria e degli ordini professionali trattati senza il minimo rispetto per l'impegno profuso.
Alla notizia dei controlli dei Nas, Montaruli torna sull'argomento e ancor più duramente dichiara: «Perseverare da parte dell'Amministrazione comunale nel non dare le risposte attese è diabolico ed inaccettabile.
Che fine hanno fatto le diffide dell'ingegner Piscitelli? Cosa hanno fatto gli agenti della Polizia Municipale, nel frattempo? Perché il Comune di Andria continua a rifiutare i pagamenti della Tassa di Occupazione di Suolo Pubblico che gli esercenti vorrebbero pagare? Perché il comune mette addirittura gli esercenti in condizione di essere doppiamente beffati diventando pure "evasori forzati"? Se ad Andria invece dei verbalini di circostanza dovessero arrivare i controlli dei Nas, come accaduto a Bari, cosa farebbero i politici ed i burocrati? Se ne laverebbero le mani lasciando ancora una volta il vaso pieno nelle mani degli esercenti?
Della delicata situazione abbiamo già informato il Prefetto della Bat quindi se anche quelle istituzioni continuano a far finta di nulla allora o non esiste più lo Stato oppure vuol dire che le cose devono andare avanti in questo modo cioè in un qualunquismo diffuso e con l'esercizio dello scaricabarile come gioco unico di gruppo e di mandamento», ha quindi concluso Montaruli.
A sottolinearlo è Savino Montaruli, in una nota stampa, mentre il Consiglio comunale di Andria si appresta per martedì 22 gennaio a discutere e quindi decidere se approvare l'atteso regolamento comunale proprio sui dehors.
"La notizia di quanto accaduto a Bari rimbalza anche ad Andria -secondo Montaruli- dove cresce l'allarme dei pubblici esercenti, anche in seguito all'incapacità dell'amministrazione comunale di far passare in consiglio comunale un provvedimento atteso qual è l'approvazione di una sorta di "nuovo" Regolamento che, in attesa del parere della Soprintendenza, potesse almeno consentire il rinnovo delle autorizzazioni".
A tal proposito proprio il Presidente Unimpresa Bat, Savino Montaruli, era intervenuto nuovamente sul delicato argomento lo scorso 25 dicembre stigmatizzando l'atteggiamento disastroso della politica locale, incapace di dare risposte a questioni in attesa da anni ed ancora irrisolte, come appunto la regolamentazione dei Dehors in città. Nel suo intervento Montaruli parlava anche di quanto sia stato mortificato il lavoro e la collaborazione delle associazioni di categoria e degli ordini professionali trattati senza il minimo rispetto per l'impegno profuso.
Alla notizia dei controlli dei Nas, Montaruli torna sull'argomento e ancor più duramente dichiara: «Perseverare da parte dell'Amministrazione comunale nel non dare le risposte attese è diabolico ed inaccettabile.
Che fine hanno fatto le diffide dell'ingegner Piscitelli? Cosa hanno fatto gli agenti della Polizia Municipale, nel frattempo? Perché il Comune di Andria continua a rifiutare i pagamenti della Tassa di Occupazione di Suolo Pubblico che gli esercenti vorrebbero pagare? Perché il comune mette addirittura gli esercenti in condizione di essere doppiamente beffati diventando pure "evasori forzati"? Se ad Andria invece dei verbalini di circostanza dovessero arrivare i controlli dei Nas, come accaduto a Bari, cosa farebbero i politici ed i burocrati? Se ne laverebbero le mani lasciando ancora una volta il vaso pieno nelle mani degli esercenti?
Della delicata situazione abbiamo già informato il Prefetto della Bat quindi se anche quelle istituzioni continuano a far finta di nulla allora o non esiste più lo Stato oppure vuol dire che le cose devono andare avanti in questo modo cioè in un qualunquismo diffuso e con l'esercizio dello scaricabarile come gioco unico di gruppo e di mandamento», ha quindi concluso Montaruli.