Vita di città
Dehors, Matera: "Allo stato nessuna rimozione per corso Cavour e piazza Imbriani"
L'ex assessore allo sviluppo economico commenta la desione del Tar sulle diffide
Andria - venerdì 15 novembre 2019
12.05
"Il Tar Puglia non ha accolto la sospensiva perché il Comune di Andria ha fatto solo una diffida in danno degli esercenti e non un provvedimento, anch'esso impugnabile, di rimozione che, peraltro, non è di competenza del Commissario. Allo stato pertanto gli esercenti di Corso Cavour non devono smantellare nulla! Non vi è, al contrario nessuna pronuncia, ma dovrebbe arrivare a breve, sulle parti impugnate del regolamento della gestione commissariale sostitutivo di quello votato dal Consiglio Comunale. A prescindere da questo, ciò che meraviglia è il comunicato istituzionale proveniente dalla gestione commissariale che, tempestivamente e come se fosse un trofeo, accentua il dramma di molti esercenti e delle famiglie dei dipendenti che potranno subire gravi pregiudizi, per non parlare della nostra economia! Un velo davvero pietoso per chi, come uno sciacallo, approfitta per gioire, confondendo l'interesse per la tutela del commercio con la guerra tra sigle sindacali".
Utilizza queste parole l'ex assessore Pierpaolo Matera commentando le notizie emerse nelle scorse in merito alla decisione del Tra di non accogliere la sospensiva richiesta dai ricorrenti nel ricorso contro le diffide alla rimozione inoltrate dal Comune di Andria agli esercenti titolari di bar e ristoranti con dehors in corso Cavour e Piazza Imbriani, gli stessi che insieme a Confcommercio e Confesercenti hanno fatto anche ricorso contro l'intero regolamento sui dehors.
Utilizza queste parole l'ex assessore Pierpaolo Matera commentando le notizie emerse nelle scorse in merito alla decisione del Tra di non accogliere la sospensiva richiesta dai ricorrenti nel ricorso contro le diffide alla rimozione inoltrate dal Comune di Andria agli esercenti titolari di bar e ristoranti con dehors in corso Cavour e Piazza Imbriani, gli stessi che insieme a Confcommercio e Confesercenti hanno fatto anche ricorso contro l'intero regolamento sui dehors.