Vita di città
Degrado ed incuria per la storica fontana di piazza Porta la Barra
Agli immancabili incivili mancano purtoppo interventi di pulizia
Andria - lunedì 24 giugno 2024
06.00
Fontana storica di Andria e simbolo di una delle piazze più antiche della città. Porta la Barra è conosciuta per la sua artistica fontana, divenuta vero e proprio elemento distintivo nel panorama dell'urbanistica andriese. Purtroppo questa fontana pur essendo parte integrante della storia cittadina, giace in uno stato di degrado ed abbandono.
Alcuni residenti ed esercenti le attività commerciali ed artigianali della zona lamentano questa penosa situazione. All'inciviltà dei pochi si aggiunge l'incuria di chi dovrebbe provvedere alla sua regolare pulizia.
Realizzata ai primi del '900 dalla municipalità dell'epoca, inizialmente questa fontana pubblica era ben protetta da una inferriata. Questa era rifornita da una condotta proveniente dalla grande cisterna che si trovava al "Cisternone", sulla strada che da Andria porta a Castel del Monte, a circa sei chilometri dal centro abitato. Con la realizzazione del nuovo acquedotto pugliese, grazie all'incessante azione politica di Matteo Renato Imbriani -Puglia sitibonda- nel 1916 la fontana fu allacciata alla condotta principale che giungeva dal Pertusillo. La tanto attesa razionalizzazione della distribuzione dell'acqua, prima di allora vi erano lunghe file nell'approvvigionamento quotidiano, con inevitabili risse e disordini, portò gli amministratori comunali alla decisione di rimuovere la cancellata in ferro, così che tutti i cittadini potessero rifornirsi liberamente.
Ciò malgrado, l'artistica e storica fontana pubblica, paga oggi l'inciviltà di pochi individui e l'incuria di chi invece dovrebbe provvedere alla sua manutenzione.
Alcuni residenti ed esercenti le attività commerciali ed artigianali della zona lamentano questa penosa situazione. All'inciviltà dei pochi si aggiunge l'incuria di chi dovrebbe provvedere alla sua regolare pulizia.
Realizzata ai primi del '900 dalla municipalità dell'epoca, inizialmente questa fontana pubblica era ben protetta da una inferriata. Questa era rifornita da una condotta proveniente dalla grande cisterna che si trovava al "Cisternone", sulla strada che da Andria porta a Castel del Monte, a circa sei chilometri dal centro abitato. Con la realizzazione del nuovo acquedotto pugliese, grazie all'incessante azione politica di Matteo Renato Imbriani -Puglia sitibonda- nel 1916 la fontana fu allacciata alla condotta principale che giungeva dal Pertusillo. La tanto attesa razionalizzazione della distribuzione dell'acqua, prima di allora vi erano lunghe file nell'approvvigionamento quotidiano, con inevitabili risse e disordini, portò gli amministratori comunali alla decisione di rimuovere la cancellata in ferro, così che tutti i cittadini potessero rifornirsi liberamente.
Ciò malgrado, l'artistica e storica fontana pubblica, paga oggi l'inciviltà di pochi individui e l'incuria di chi invece dovrebbe provvedere alla sua manutenzione.