Politica
Decesso in tendopoli, Emiliano: «Chiuderemo tutti i ghetti»
Il Governatore della Regione Puglia torna sul fatto di cronaca ad Andria
Andria - giovedì 4 febbraio 2016
«Indignarsi non serve più. Davanti ai morti nel Mediterraneo, davanti a chi fugge dal terrore e dalla distruzione dei bombardamenti, davanti ai morti nelle nostre campagne è necessario agire. Ghetti, pseudo tendopoli, campi di baracche sono luoghi contrari ai diritti fondamentali degli esseri umani, e non possono né devono essere accettati in Puglia. La Regione sta predisponendo un piano per la chiusura di tutti questi ghetti». Lo afferma in una nota il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
«Nei ghetti - aggiunge - i migranti vengono sfruttati, sono contesti dove le varie criminalità, locali e straniere, si ritrovano insieme per rendere ultimi gli indifesi. Non sarà facile chiuderli - aggiunge - perché in alcuni casi sono insediamenti che esistono da decenni, ma non faremo un passo indietro né permetteremo che qualcuno possa speculare o trovare fonti di business in questa fase, perché in gioco c'è la vita e la salute di esseri umani. Per questo - aggiunge - chiedo che tutti, istituzioni, sindacati, organizzazioni datoriali, mondo dell'associazionismo e della Chiesa collaborino con la Regione Puglia ad un percorso che arrivi alla cancellazione di queste vergogne che attanagliano molte parti del nostro Paese e della nostra terra. Solo così - conclude - avremo davvero diritto di commentare le morti di Mohamed Abdullah e quella odierna di Talla Seck ad Andria».
«Nei ghetti - aggiunge - i migranti vengono sfruttati, sono contesti dove le varie criminalità, locali e straniere, si ritrovano insieme per rendere ultimi gli indifesi. Non sarà facile chiuderli - aggiunge - perché in alcuni casi sono insediamenti che esistono da decenni, ma non faremo un passo indietro né permetteremo che qualcuno possa speculare o trovare fonti di business in questa fase, perché in gioco c'è la vita e la salute di esseri umani. Per questo - aggiunge - chiedo che tutti, istituzioni, sindacati, organizzazioni datoriali, mondo dell'associazionismo e della Chiesa collaborino con la Regione Puglia ad un percorso che arrivi alla cancellazione di queste vergogne che attanagliano molte parti del nostro Paese e della nostra terra. Solo così - conclude - avremo davvero diritto di commentare le morti di Mohamed Abdullah e quella odierna di Talla Seck ad Andria».