Attualità
Dare un’anima alla democrazia
Riflessione di Gennaro 'Gino' Piccolo e Angelo Torre, referenti del centro Igino Giordani di Andria e di Barletta
Andria - martedì 9 maggio 2023
Esattamente 20 anni fa a ridosso della "Giornata dell'Europa" avemmo la gioia, come responsabili, rispettivamente, del Centro Igino Giordani di Andria e dell'Associazione Igino Giordani di Barletta, di collaborare con il professor Francesco D'Alessandro nella scelta di una sessantina di editoriali tra i circa 400 che Giordani scrisse, dal 1949 al 1953, sulla rivista "La Via", che si ritiene sia stata forse "la sua più amata esperienza giornalistica".
Grazie alla cura intelligente del Professor D'Alessandro, studioso da considerare davvero uno specialista in questa particolare impresa, si pubblicò un libro con l'Editrice Laterza di Bari dal titolo: "Dare un'anima alla democrazia". Il libro non si limita ad offrire un'arida serie cronologica di articoli, ma ne compie meditata rassegna intorno a quattro aree fondamentali, di cui la prima punta a raggiungere l'essenza stessa della politica, il suo intimo legame con la morale e l'ispirazione che viene dalla fede.
Il secondo capitolo, pluritematico, trova il suo focus là dove Giordani parla del partito in cui egli militava: la Democrazia Cristiana. Questo nome peraltro non era da lui in pieno accettato. Vedeva infatti quell' "attributo religioso" suscettibile di equivoci e di forzature, mentre riteneva più opportuno riferirsi al Partito Popolare. Le vicende italiane ed europee dei cristiani in politica appaiono dar ragione alla sua sensibilità politica e religiosa e testimoniano la sua capacità di anticipare la storia. Lo stesso secondo capitolo espone la concezione che del partito – di ogni partito – Giordani coltiva per sé e per i militanti d'allora e di oggi; è una concezione a base antropologica prima che politica, ed è tesa ad elevare la "massa amorfa e rimorchiata" in popolo cosciente e libero. L'autore, accanto al tema della pace, presenta quello sull'Europa unita: due argomenti di palpitante attualità e di tragica urgenza!
In questa prossima "Giornata per l'Europa", a noi umili estimatori di Giordani non resta che sentirci commossi e grati alla Provvidenza di Dio che ancora una volta ci chiama a tramandare il messaggio che Giordani lancia – con la sua vita e i suoi scritti – a questa nostra umanità più carica di problemi che di speranze.
Grazie alla cura intelligente del Professor D'Alessandro, studioso da considerare davvero uno specialista in questa particolare impresa, si pubblicò un libro con l'Editrice Laterza di Bari dal titolo: "Dare un'anima alla democrazia". Il libro non si limita ad offrire un'arida serie cronologica di articoli, ma ne compie meditata rassegna intorno a quattro aree fondamentali, di cui la prima punta a raggiungere l'essenza stessa della politica, il suo intimo legame con la morale e l'ispirazione che viene dalla fede.
Il secondo capitolo, pluritematico, trova il suo focus là dove Giordani parla del partito in cui egli militava: la Democrazia Cristiana. Questo nome peraltro non era da lui in pieno accettato. Vedeva infatti quell' "attributo religioso" suscettibile di equivoci e di forzature, mentre riteneva più opportuno riferirsi al Partito Popolare. Le vicende italiane ed europee dei cristiani in politica appaiono dar ragione alla sua sensibilità politica e religiosa e testimoniano la sua capacità di anticipare la storia. Lo stesso secondo capitolo espone la concezione che del partito – di ogni partito – Giordani coltiva per sé e per i militanti d'allora e di oggi; è una concezione a base antropologica prima che politica, ed è tesa ad elevare la "massa amorfa e rimorchiata" in popolo cosciente e libero. L'autore, accanto al tema della pace, presenta quello sull'Europa unita: due argomenti di palpitante attualità e di tragica urgenza!
In questa prossima "Giornata per l'Europa", a noi umili estimatori di Giordani non resta che sentirci commossi e grati alla Provvidenza di Dio che ancora una volta ci chiama a tramandare il messaggio che Giordani lancia – con la sua vita e i suoi scritti – a questa nostra umanità più carica di problemi che di speranze.