Vita di città
Dalla Bat a Roma, sciopero della vigilanza privata: adesione all'80%
Una delegazione è partita all'alba dalla nostra provincia per chiedere il rinnovo del contratto fermo da più di sei anni
Andria - lunedì 2 maggio 2022
14.03
Oggi 2 maggio sciopero per 24 ore i 100mila addetti del comparto della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza. Nella Bat adesione all'80percento. Una delegazione è partita all'alba per la mobilitazione indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs all'indomani della Festa dei Lavoratori, contro lo stop dei negoziati di rinnovo del Contratto nazionale scaduto nel 2015 dopo il fallito tentativo di conciliazione con le associazioni imprenditoriali di settore Assiv, Univ, Anivip, LegaCoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Lavoro indisponibili a trovare la quadra sull'aumento salariale.
La giornata di sciopero nazionale è supportata da una mobilitazione a Roma. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs accendono ancora i riflettori sulla situazione drammatica in cui versa il settore e sullo stato di sofferenza e di profondo disagio dei lavoratori e delle lavoratrici da oltre sei anni senza un aumento salariale, con stipendi insufficienti, di fronte alla costante violazione delle norme di legge e dei contratti anche in tema di salute e sicurezza e alla cronica carenza di tutele adeguate rispetto all'evoluzione del settore. Per le tre sigle il mancato adeguamento del salario delle lavoratrici e dei lavoratori costituisce un elemento di estrema gravità, oltre che per il tempo trascorso, soprattutto per l'andamento dell'inflazione che in questo periodo sta comportando una grande penalizzazione del potere d'acquisto dei redditi medio-bassi, in particolare per un settore che è diventato indispensabile per i servizi al cittadino.
Sulla vertenza è intervenuto anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Nell'esprimere la vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno prestato il loro servizio anche nei momenti di difficoltà legati all'emergenza sanitaria, il Ministro Orlando, a confronto con i sindacati, si è assunto l'impegno di approfondire la condizione contrattuale del settore e di svolgere un'azione di forte sollecitazione e sensibilizzazione nei confronti delle associazioni datoriali per la ripresa delle trattative e consegnare al più presto un risultato negoziale ad un settore che opera anche nell'ambito degli appalti pubblici.
La giornata di sciopero nazionale è supportata da una mobilitazione a Roma. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs accendono ancora i riflettori sulla situazione drammatica in cui versa il settore e sullo stato di sofferenza e di profondo disagio dei lavoratori e delle lavoratrici da oltre sei anni senza un aumento salariale, con stipendi insufficienti, di fronte alla costante violazione delle norme di legge e dei contratti anche in tema di salute e sicurezza e alla cronica carenza di tutele adeguate rispetto all'evoluzione del settore. Per le tre sigle il mancato adeguamento del salario delle lavoratrici e dei lavoratori costituisce un elemento di estrema gravità, oltre che per il tempo trascorso, soprattutto per l'andamento dell'inflazione che in questo periodo sta comportando una grande penalizzazione del potere d'acquisto dei redditi medio-bassi, in particolare per un settore che è diventato indispensabile per i servizi al cittadino.
Sulla vertenza è intervenuto anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Nell'esprimere la vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno prestato il loro servizio anche nei momenti di difficoltà legati all'emergenza sanitaria, il Ministro Orlando, a confronto con i sindacati, si è assunto l'impegno di approfondire la condizione contrattuale del settore e di svolgere un'azione di forte sollecitazione e sensibilizzazione nei confronti delle associazioni datoriali per la ripresa delle trattative e consegnare al più presto un risultato negoziale ad un settore che opera anche nell'ambito degli appalti pubblici.