Vita di città
Dall’ ospedale “Bonomo” di Andria, una testimonianza di eccellenza
Una lettera di ringraziamento in occasione della “Giornata Nazionale dei Professionisti Sanitari”
Andria - domenica 20 febbraio 2022
10.48
In occasione della "Giornata Nazionale dei Professionisti Sanitari", riceviamo e pubblichiamo una testimonianza sulle eccellenze professionali e umane degli operatori sanitari, medici e infermieri dell'ospedale "Bonomo" di Andria, nonostante le risorse di cura si rivelano, a volte, limitate rispetto alla domanda dei pazienti.
"Più volte a causa di seri problemi di salute di mia madre, ho conosciuto molte strutture ospedaliere e illustri specialisti da Milano a Bari e soprattutto della nostra Andria.
Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Ci sono parole che abbiamo il dovere di pronunciare. Proprio qualche settimana fa ho trascorso tre lunghi e angoscianti giorni nel Pronto Soccorso del "Lorenzo Bonomo" e ho potuto osservare medici ,infermieri, operatori socio-sanitari, addetti alle pulizie che lavoravano incessantemente sia come trattamento delle urgenze ,sia come vero e proprio reparto di cure in attesa di un posto letto nel reparto specifico.
Nonostante, ahimé, la mancanza di barelle, il numero eccessivo di accessi di cittadini bisognosi e le continue tensioni createsi all'interno della sala d'attesa del nosocomio andriese , tutti gli operatori , senza mai un attimo di tregua, si sono presi cura con professionalità e umanità. Nella sala d'attesa ho assistito a situazioni davvero strane: c'è chi arriva e crede di essere l'unico cittadino della BAT bisognoso di attenzioni, chi pretende con violenza, chi con modestia attende, chi è solo e senza tetto e cerca compagnia, chi diffama ….mentre il personale fa di tutto per colmare la mancanza di risorse strutturali e umane, per mantenere l'autocontrollo e placare gli animi accesi.
La disponibilità nei confronti della mia famiglia non è stata un'eccezione, un privilegio, una conseguenza del nostro rispetto per il loro faticoso e delicato lavoro (…o lo è stata)…perché, nonostante i turni massacranti ,gli operatori sono attenti a tutti , anche a chi ha difficoltà con la lingua, come un giovane di diversa nazionalità che è stato guardato negli occhi ,accolto subito e aiutato. Le loro prestazioni professionali richiedono sicuramente un diverso compenso economico e un atteggiamento di riconoscenza da parte di tutti gli utenti. La complessa vicenda di mia madre ha messo in moto un lavoro in team con l'intervento del reparto di Cardiologia, di Medicina Trasfusionale, di Rianimazione, di Gastroenterologia ,di Medicina Generale…e a ciascuno di loro giunga il nostro GRAZIE.
Spero che ciascun lettore , possa cogliere l'occasione della Giornata Nazionale del Personale Sanitario per mostrare gratitudine e riconoscenza ai propri medici, al personale di segreteria, agli infermieri, agli operatori socio-sanitari perché sono allo stremo delle forze fisiche e psichiche e sicuramente espressioni di apprezzamento potrebbero essere per loro una ricarica emotiva. Ci sono parole che abbiamo il dovere di pronunciare: #RingraziareVoglioTUTTIgli operatori SANITARI#".
"Più volte a causa di seri problemi di salute di mia madre, ho conosciuto molte strutture ospedaliere e illustri specialisti da Milano a Bari e soprattutto della nostra Andria.
Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Ci sono parole che abbiamo il dovere di pronunciare. Proprio qualche settimana fa ho trascorso tre lunghi e angoscianti giorni nel Pronto Soccorso del "Lorenzo Bonomo" e ho potuto osservare medici ,infermieri, operatori socio-sanitari, addetti alle pulizie che lavoravano incessantemente sia come trattamento delle urgenze ,sia come vero e proprio reparto di cure in attesa di un posto letto nel reparto specifico.
Nonostante, ahimé, la mancanza di barelle, il numero eccessivo di accessi di cittadini bisognosi e le continue tensioni createsi all'interno della sala d'attesa del nosocomio andriese , tutti gli operatori , senza mai un attimo di tregua, si sono presi cura con professionalità e umanità. Nella sala d'attesa ho assistito a situazioni davvero strane: c'è chi arriva e crede di essere l'unico cittadino della BAT bisognoso di attenzioni, chi pretende con violenza, chi con modestia attende, chi è solo e senza tetto e cerca compagnia, chi diffama ….mentre il personale fa di tutto per colmare la mancanza di risorse strutturali e umane, per mantenere l'autocontrollo e placare gli animi accesi.
La disponibilità nei confronti della mia famiglia non è stata un'eccezione, un privilegio, una conseguenza del nostro rispetto per il loro faticoso e delicato lavoro (…o lo è stata)…perché, nonostante i turni massacranti ,gli operatori sono attenti a tutti , anche a chi ha difficoltà con la lingua, come un giovane di diversa nazionalità che è stato guardato negli occhi ,accolto subito e aiutato. Le loro prestazioni professionali richiedono sicuramente un diverso compenso economico e un atteggiamento di riconoscenza da parte di tutti gli utenti. La complessa vicenda di mia madre ha messo in moto un lavoro in team con l'intervento del reparto di Cardiologia, di Medicina Trasfusionale, di Rianimazione, di Gastroenterologia ,di Medicina Generale…e a ciascuno di loro giunga il nostro GRAZIE.
Spero che ciascun lettore , possa cogliere l'occasione della Giornata Nazionale del Personale Sanitario per mostrare gratitudine e riconoscenza ai propri medici, al personale di segreteria, agli infermieri, agli operatori socio-sanitari perché sono allo stremo delle forze fisiche e psichiche e sicuramente espressioni di apprezzamento potrebbero essere per loro una ricarica emotiva. Ci sono parole che abbiamo il dovere di pronunciare: #RingraziareVoglioTUTTIgli operatori SANITARI#".