Attualità
Dal Corno Grande al sentiero del Centenario: prosegue la sfida dell’escursionista andriese Antonio Porro
L’impervio percorso è situato nella parte orientale del Gran Sasso, con uno sviluppo in cresta di oltre 10km
Andria - martedì 21 giugno 2022
13.40
La sfida alla montagna da parte dell'escursionista andriese Antonio Porro continua. Dopo il record assoluto delle ascensioni sul Corno Grande, in questi giorni Porro ha intrapreso il sentiero del Centenario, uno dei sentieri più impervi ma anche più affascinanti di tutto il Gran Sasso. Il sentiero, realizzato nel 1974 dalla Sezione de "L'Aquila dei CAI" per celebrare il centenario della sua fondazione, percorre l'intera dorsale orientale del Gran Sasso, toccando le vette del Brancastello, le Torri di Casanova, il Monte Infornace, il Monte Prena e il Monte Camicia con uno sviluppo in cresta di oltre 10km con panorami e scorci unici nell'Appenino e tratti attrezzati con scalette e cavi d'acciaio.
"Il Centenario è un sentiero che andrebbe percorso almeno una volta nella vita, per chi ovviamente vorrebbe effettuare questo tipo di escursione", dichiara il gitano andriese, nonché presidente dell'associazione "Passeggiata nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia". "Sul Monte Camicia, il tratto risulta più esposto e pertanto bisogna essere molto concentrati, soprattutto dopo 8 ore di cammino. Qui ci sono strapiombi di 1000 metri che ci regalano brividi di paura e tensione, ma anche spettacolari panorami".
Senza ombra di dubbio il Centenario non è un sentiero alla portata di tutti. Per affrontarlo è necessario un ottimo allenamento, buone condizioni meteorologiche, attrezzatura per le vie ferrate e tanta forza di volontà. Ed anche questa volta Porro ci è riuscito alla grande, portando fino in fondo, nonostante i rischi connessi, la sua ennesima impresa animata da tanta passione e determinazione: superare se stessi per arrivare a scoprire ambiziose e nuove mete, nonostante le molteplici e insidiose difficoltà.
"Il Centenario è un sentiero che andrebbe percorso almeno una volta nella vita, per chi ovviamente vorrebbe effettuare questo tipo di escursione", dichiara il gitano andriese, nonché presidente dell'associazione "Passeggiata nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia". "Sul Monte Camicia, il tratto risulta più esposto e pertanto bisogna essere molto concentrati, soprattutto dopo 8 ore di cammino. Qui ci sono strapiombi di 1000 metri che ci regalano brividi di paura e tensione, ma anche spettacolari panorami".
Senza ombra di dubbio il Centenario non è un sentiero alla portata di tutti. Per affrontarlo è necessario un ottimo allenamento, buone condizioni meteorologiche, attrezzatura per le vie ferrate e tanta forza di volontà. Ed anche questa volta Porro ci è riuscito alla grande, portando fino in fondo, nonostante i rischi connessi, la sua ennesima impresa animata da tanta passione e determinazione: superare se stessi per arrivare a scoprire ambiziose e nuove mete, nonostante le molteplici e insidiose difficoltà.