Vita di città
Da Andria agricoltori a Minervino contro le "vessazioni" del Consorzio di Bonifica
Ieri manifestazione in piazza per protestare contro aumenti acqua e tributo 630
Andria - mercoledì 5 aprile 2023
12.42
Sono tornati in piazza gli agricoltori per far sentite la propria voce. Protestano contro l'aumento dei costi dell'acqua necessaria per l'irrigazione delle loro terre.
A Minervino Murge si sono ritrovati comitati ed associazioni indipendenti per dire un no secco a quelle che definiscono le "vessazioni" del consorzio di bonifica. Per gli agricoltori della Bat inoltre il tributo deve essere corrisposto a fronte di un servizio ricevuto che al momento loro ritengono che non ci sia e per questo sono convinti che sia ingiusto ricevere a casa le cartelle e doverlo pagare. Si tratta del cosiddetto contributo 630 che il consorzio fa pagare a fronte della manutenzione dei canali nelle campagne, ma che loro dicono che non avviene.
Ma questa non è l'unica ragione per scendere in piazza infatti c'è anche un altro problema e cioè quello dell'aumento ritenuto "spropositato" del costo dell'acqua per l'irrigazione che arrivo fino a 1,45 euro al metro cubo per il comprensorio Litorale barese ed euro 0,68 per il comprensorio dell'ofanto che è addirittura al doppio rispetto a quanto si pagava qualche mese fa e così tirare avanti un terreno diventa davvero un'impresa.
"Si tratta di una battaglia sociale e civica combattuta sul campo ma anche nelle opportune sedi giudiziarie con i ricorsi che a breve saranno discussi mentre sono già tanti quelli oggetto di sentenze favorevoli agli agricoltori", fanno sapere dal coordinamento delle libere associazioni.
A Minervino Murge si sono ritrovati comitati ed associazioni indipendenti per dire un no secco a quelle che definiscono le "vessazioni" del consorzio di bonifica. Per gli agricoltori della Bat inoltre il tributo deve essere corrisposto a fronte di un servizio ricevuto che al momento loro ritengono che non ci sia e per questo sono convinti che sia ingiusto ricevere a casa le cartelle e doverlo pagare. Si tratta del cosiddetto contributo 630 che il consorzio fa pagare a fronte della manutenzione dei canali nelle campagne, ma che loro dicono che non avviene.
Ma questa non è l'unica ragione per scendere in piazza infatti c'è anche un altro problema e cioè quello dell'aumento ritenuto "spropositato" del costo dell'acqua per l'irrigazione che arrivo fino a 1,45 euro al metro cubo per il comprensorio Litorale barese ed euro 0,68 per il comprensorio dell'ofanto che è addirittura al doppio rispetto a quanto si pagava qualche mese fa e così tirare avanti un terreno diventa davvero un'impresa.
"Si tratta di una battaglia sociale e civica combattuta sul campo ma anche nelle opportune sedi giudiziarie con i ricorsi che a breve saranno discussi mentre sono già tanti quelli oggetto di sentenze favorevoli agli agricoltori", fanno sapere dal coordinamento delle libere associazioni.