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Sport
Cruz e quella mezza doppietta: "Il mio buon momento è quello di tutta la squadra"
L'attacante brasiliano rivela quanto questa stagione sia importante per lui
BAT - mercoledì 7 dicembre 2016
Un gol realizzato quasi immediatamente, un altro decisivo propiziato nel secndo tempo. Meglio di così non poteva andare per Sergio Pereira Cruz, il brasiliano della Fidelis Andria che sta incantando tutti per le sue giocate e l'impegno profuso da parecchie gare a questa parte. Il 23 andriese preferisce però concentrarsi sull'andamento generale della squadra più che sul proprio: "Io punto innanzitutto alla prestazione, correndo per tutta la partita e dando una mano ai compagni; se poi arriva il gol, meglio ancora. Ma gioco sempre prima per la squadra". Oggi, però, è arrivato un gol (e mezzo), segnali dell'ottimo momento di forma del 23 brasiliano: "Il mio momento attuale è quello di tutta la squadra, stiamo correndo tanto e spendendo tanto in ogni partita, però i risultati stanno arrivando. Non perdiamo da nove partite e speriamo di continuare così finchè possiamo, perchè non è semplice". Nelle ultime partite, la posizione di Cruz si è leggermente arretrata rispetto a quella delte ne chiarisce la ragione: "Mi piace toccare sempre il pallone, così dove ci sono gli spazi mi abbasso per cercare le giocate, perchè stare fermo davanti mi innervosisce. Cerco di non dare punti di riferimento alla difesa, anche se oggi abbiamo tanto calciato lungo perchè loro pressavano quindi c'erano pochi spazi; in questo abbiamo fatto più fatica che a Fondi dove si riusciva a fare più giocate, oggi invece la partita era più difficile anche perchè sono primi in classifica". L'attaccante spende qualche parola anche sulla prestazione degli avversari, che a parte il buon palleggio sono andati raramente alla conclusione: "Sicuramente sono forti, ma oggi hanno sofferto la nostra pressione e grinta, il nostro gioco". L'avvio di stagione del brasiliano si è però caratterizzato da qualche difficoltà: "A livello di scelte c'erano altri prima di me, quindi loro hanno avuto fiducia. Poi nell'arco del campionato c'è spazio per tutti e io mi sono fatto trovare pronto, abbracciando questa opportunità. Sono arrivato ad Andria con lo spirito di fare bene e giocare, perchè questo è un anno importante per me".
In casa campana, il capitano Capodaglio ammette quanto la squadra potesse fare di più; una Juve stabia sorpresa dalla veemenza, aggressività e pressing alto dell'Andria: "Abbiamo preso gol su un calcio piazzato. Sapevamo della loro intensità e che in casa partono sempre forte, così siamo andati in balia e abbiamo giocato come hanno fatto loro. Poi nel secondo tempo abbiamo giocato il nostro calcio e si è visto qualcosa in più. Siamo riusciti a pareggiare, poi è capitato quell'infrtunio per colpa frse di un rimbalzo strano, di una scivolata. Anche andare via di qua con un punto sarebbe stata un'ottima cosa, ma gli episodi ci hanno punito". Una sconfitta che, però, non ridimensiona affatto le ambizioni della compagine campana: "Dobbiamo avere equlibrio sia quando facciamo quattro vittorie consecutive che quando perdiamo come oggi. Ci sono squadre organizzate per vincere e squadre che si organizzano durante la settimana per cercare di stare lassù; noi siamo più in questo secondo tipo". Un piccolo tasto dolente è rappresentato dai non molti punti racolti in trasferta: "Non credo sia una questione di personalità, perchè quando ci mettiamo in testa di giocare poi alla fine qualcosa fuori viene sempre. Ma sicuramente i risultati costuiscono l'attenzione maggiore".
In casa campana, il capitano Capodaglio ammette quanto la squadra potesse fare di più; una Juve stabia sorpresa dalla veemenza, aggressività e pressing alto dell'Andria: "Abbiamo preso gol su un calcio piazzato. Sapevamo della loro intensità e che in casa partono sempre forte, così siamo andati in balia e abbiamo giocato come hanno fatto loro. Poi nel secondo tempo abbiamo giocato il nostro calcio e si è visto qualcosa in più. Siamo riusciti a pareggiare, poi è capitato quell'infrtunio per colpa frse di un rimbalzo strano, di una scivolata. Anche andare via di qua con un punto sarebbe stata un'ottima cosa, ma gli episodi ci hanno punito". Una sconfitta che, però, non ridimensiona affatto le ambizioni della compagine campana: "Dobbiamo avere equlibrio sia quando facciamo quattro vittorie consecutive che quando perdiamo come oggi. Ci sono squadre organizzate per vincere e squadre che si organizzano durante la settimana per cercare di stare lassù; noi siamo più in questo secondo tipo". Un piccolo tasto dolente è rappresentato dai non molti punti racolti in trasferta: "Non credo sia una questione di personalità, perchè quando ci mettiamo in testa di giocare poi alla fine qualcosa fuori viene sempre. Ma sicuramente i risultati costuiscono l'attenzione maggiore".