Cronaca
Criminalità scatenata nella Bat: assalti armati in città e organici al lumicino per le Forze dell'ordine
Cittadini sempre più preoccupati per l'escalation delle ultime settimane
Andria - giovedì 3 novembre 2022
6.06
L'assalto ad un portavalori blindato compiuto ieri mattina, in pieno centro a Barletta, davanti ad un ufficio postale, in via Canne, con sei malviventi che dopo aver trafugato il bottino hanno dato alle fiamme un furgone per coprirsi la fuga, ha destato forte preoccupazione nell'opinione pubblica della Bat. Si tratta del terzo episodio di rilievo in tre mesi compiuto dalla criminalità nella sesta provincia. Ad agosto scorso è accaduto un tentato assalto sulla SS16 nel tratto compreso tra Barletta e Margherita di Savoia, solo una settimana fa stessa cosa a Canosa di Puglia in autostrada nel tratto con Cerignola.
Le rapine seriali compiute nelle aree rurali dell'altopiano murgiano, agli esercizi commerciali o a farmacie, come avvenuto negli ultimi tempi sempre a Barletta, solo grazie alla dedizione e l'acume investigativo del personale delle "Volanti" della Polizia di Stato e dai militari del nucleo operativo dei Carabinieri di Barletta, hanno permesso di assicurare l'autore alla giustizia, non possono non lasciare indifferenti chi ogni giorno è impegnato con il proprio lavoro, con le proprie attività, a creare occupazione e sviluppo economico, ma ingenerano purtroppo preoccupazione e rabbia.
«Uno scenario di guerra assimilabile alle immagini che giungono dai vari scenari del mondo dopo le esplosioni di auto bomba, tutto ciò è intollerabile in un Paese civile - ha sottolineato Giuseppe Tiani del SIAP del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia- . È l'ennesimo grave episodio che evidenzia l'esigenza di portare sul tavolo del confronto con il nuovo Governo le istanze e le criticità dei temi afferenti le diverse sfaccettature che compongono gli aspetti del bene comune sicurezza pubblica, tematica che interessa sempre più cittadini e imprese, per le ricadute che la sicurezza della collettività e delle nostre città ha sullo sviluppo del commercio e delle imprese nelle economie dei territori. Nella BAT la Questura è stata insediata da un anno e mezzo, servono uomini e donne per potenziare il controllo del territorio, degli uffici investigativi e dei commissariati, ora servino fatti e decisioni concrete le parole hanno esaurito il loro compito. Confidiamo nella sensibilità e competenza del Ministro Piantedosi che ben conosce la nostra terra».
«Vicinanza e solidarietà verso i lavoratori coinvolti ma anche amarezza e delusione perché delle tematiche relative alla sicurezza del comparto abbiamo più volte parlato in diversi tavoli istituzionali ma senza, purtroppo, raggiungere alcun risultato visto quanto accaduto», ha aggiunto la segretaria generale della Filcams Cgil Bat, Tina Prasti, commentando l'assalto al portavalori a Barletta.
Secondo il segretario FISASCAT CISL, Nicola Colella «Solo la professionalità e l'attaccamento a questo rischiosissimo lavoro da parte delle G.P.G. interessate ha evitato una strage di vite umane, in un settore ormai che è vittima quotidiana di assalti criminali, con sporadici interventi istituzionali che possono mitigare minimamente il fenomeno preoccupante in atto».
E' ormai tempo per ognuno di attivarsi affinché questo territorio non continui a pagare lo scotto del ridotto numero di personale e mezzi delle Forze dell'ordine. La risposta dello Stato, con la Magistratura ed i sui servitori è sempre encomiabile, come dimostra l'odierna operazione del Comando provinciale dei Carabinieri, ma fino a quando si potrà continuare solo a contare sull'abnegazione ed il sacrificio di questi uomini e donne?
Le rapine seriali compiute nelle aree rurali dell'altopiano murgiano, agli esercizi commerciali o a farmacie, come avvenuto negli ultimi tempi sempre a Barletta, solo grazie alla dedizione e l'acume investigativo del personale delle "Volanti" della Polizia di Stato e dai militari del nucleo operativo dei Carabinieri di Barletta, hanno permesso di assicurare l'autore alla giustizia, non possono non lasciare indifferenti chi ogni giorno è impegnato con il proprio lavoro, con le proprie attività, a creare occupazione e sviluppo economico, ma ingenerano purtroppo preoccupazione e rabbia.
«Uno scenario di guerra assimilabile alle immagini che giungono dai vari scenari del mondo dopo le esplosioni di auto bomba, tutto ciò è intollerabile in un Paese civile - ha sottolineato Giuseppe Tiani del SIAP del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia- . È l'ennesimo grave episodio che evidenzia l'esigenza di portare sul tavolo del confronto con il nuovo Governo le istanze e le criticità dei temi afferenti le diverse sfaccettature che compongono gli aspetti del bene comune sicurezza pubblica, tematica che interessa sempre più cittadini e imprese, per le ricadute che la sicurezza della collettività e delle nostre città ha sullo sviluppo del commercio e delle imprese nelle economie dei territori. Nella BAT la Questura è stata insediata da un anno e mezzo, servono uomini e donne per potenziare il controllo del territorio, degli uffici investigativi e dei commissariati, ora servino fatti e decisioni concrete le parole hanno esaurito il loro compito. Confidiamo nella sensibilità e competenza del Ministro Piantedosi che ben conosce la nostra terra».
«Vicinanza e solidarietà verso i lavoratori coinvolti ma anche amarezza e delusione perché delle tematiche relative alla sicurezza del comparto abbiamo più volte parlato in diversi tavoli istituzionali ma senza, purtroppo, raggiungere alcun risultato visto quanto accaduto», ha aggiunto la segretaria generale della Filcams Cgil Bat, Tina Prasti, commentando l'assalto al portavalori a Barletta.
Secondo il segretario FISASCAT CISL, Nicola Colella «Solo la professionalità e l'attaccamento a questo rischiosissimo lavoro da parte delle G.P.G. interessate ha evitato una strage di vite umane, in un settore ormai che è vittima quotidiana di assalti criminali, con sporadici interventi istituzionali che possono mitigare minimamente il fenomeno preoccupante in atto».
E' ormai tempo per ognuno di attivarsi affinché questo territorio non continui a pagare lo scotto del ridotto numero di personale e mezzi delle Forze dell'ordine. La risposta dello Stato, con la Magistratura ed i sui servitori è sempre encomiabile, come dimostra l'odierna operazione del Comando provinciale dei Carabinieri, ma fino a quando si potrà continuare solo a contare sull'abnegazione ed il sacrificio di questi uomini e donne?