Vita di città
Covid19: nuova denuncia social da parte dei cittadini
Dispositivi di protezione abbandonati sul selciato del cimitero comunale e assembramenti nei luoghi pubblici
Andria - lunedì 4 maggio 2020
Con la riapertura del cimitero comunale, sono tanti i cittadini che si sono apprestati e molti lo faranno nei prossimi giorni, a far visita ai loro cari defunti. Secondo le disposizioni diramate dal governo per la tutela della salute pubblica, gli ingressi non solo devono essere contigentati ma le persone devono munirsi di guanti protettivi e mascherine indossate correttamente a copertura della bocca e del naso.
Purtroppo, la cosiddetta "inciviltà da Coronavirus" colpisce anche Andria, rischiando di sommare l'emergenza sanitaria a quella ambientale. Alla vigilia della seconda fase dell'emergenza Coronavirus, la nostra città, ieri, domenica 3 maggio, si è risvegliata invasa da presidi di protezione personale, come mascherine chirurgiche, guanti in lattice e in nitrile, abbandonati un pò ovunque, lungo il viale che conduce al cimitero comunale, nonostante ci fossero, a pochi metri, contenitori dei rifiuti.
Parimenti, una situazione particolarmente critica, si è registrata, nella medesima giornata di ieri, nella zona centrale della città federiciana, esattamente in via Regina Margherita o viale Gramsci, dove molti erano i nostri concittadini in giro per le strade, in assenza dei dispositivi di protezione e senza rispettare il distanziamento interpersonale.
Numerose segnalazioni stanno giungendo in redazione, come gli scatti che pubblichiamo, di veri e propri atti di inciviltà tramite i canali social, corredati di commenti intrisi di rabbia e indignazione da parte di tanti utenti. Lo sfogo ha ricevuto tutto il nostro consenso ed è proprio su questa scia che invitiamo i cittadini ad essere più responsabili nell'adozione di comportamenti più oculati, necessari alla salvaguardia del bene primario della salute personale e quindi di noi tutti, evitando assembramenti nei luoghi pubblici e distanze ravvicinate.
Purtroppo, la cosiddetta "inciviltà da Coronavirus" colpisce anche Andria, rischiando di sommare l'emergenza sanitaria a quella ambientale. Alla vigilia della seconda fase dell'emergenza Coronavirus, la nostra città, ieri, domenica 3 maggio, si è risvegliata invasa da presidi di protezione personale, come mascherine chirurgiche, guanti in lattice e in nitrile, abbandonati un pò ovunque, lungo il viale che conduce al cimitero comunale, nonostante ci fossero, a pochi metri, contenitori dei rifiuti.
Parimenti, una situazione particolarmente critica, si è registrata, nella medesima giornata di ieri, nella zona centrale della città federiciana, esattamente in via Regina Margherita o viale Gramsci, dove molti erano i nostri concittadini in giro per le strade, in assenza dei dispositivi di protezione e senza rispettare il distanziamento interpersonale.
Numerose segnalazioni stanno giungendo in redazione, come gli scatti che pubblichiamo, di veri e propri atti di inciviltà tramite i canali social, corredati di commenti intrisi di rabbia e indignazione da parte di tanti utenti. Lo sfogo ha ricevuto tutto il nostro consenso ed è proprio su questa scia che invitiamo i cittadini ad essere più responsabili nell'adozione di comportamenti più oculati, necessari alla salvaguardia del bene primario della salute personale e quindi di noi tutti, evitando assembramenti nei luoghi pubblici e distanze ravvicinate.