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Covid-19, serve plasma iperimmune ma non tutti possono donare

Il dott. Peres chiarisce alcuni aspetti. Ecco chi contattare per entrare nel programma di donazione

Tanti solo gli appelli alla donazione di plasma iperimmune che circolano in queste ore in rete, spesso i parenti stessi dei pazienti affetti da Covid-19 a far girare questi messaggi.

Il dott. Eugenio Peres, direttore del Centro trasfusionale dell'ospedale Mons. Dimiccoli di Barletta spiega con chiarezza chi può donare e cosa deve fare.

«In questo momento il plasma iperimmune serve. Ci sono diversi pazienti ricoverati che sono anche in attesa di fare questo trattamento che non è il trattamento che può risolvere la problematica ma un coadiuvante per questo tipo di patologia», spiega Peres.

Chi può donare. «Possono donare persone che hanno avuto contatto con il Covid e sono guarite, ovvero tampone negativo almeno da 28 giorni. Persone preferibilmente di sesso maschile perchè le donne che hanno avuto gravidanze o interruzioni di gravidanza non possono fare la donazione del plasma, solo donne che non hanno avuto gravidanze», chiarisce.

Cosa deve fare chi può e vuole donare. «Queste persone prima di donare il plasma, per un protocollo nazionale, devono essere sottoposte a un dosaggio degli anticorpi anti-coronavirus. Una volta fatto questo esame, chi ha un valore di anticorpi superiore a un certo risultato può essere inserito in un programma di donazione di plasma iperimmune. Basta telefonare al servizio trasfusionale di Barletta allo 0883.577293 e si riceverà un appuntamento per sottoporsi al dosaggio degli anticorpi neutralizzanti».

«Ora non ci sono sacche disponibili, perchè appena vengono raccolte vengono immediatamente distribuite».
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