Attualità
Covid 19: prime ipotesi di "fase due" dall'incontro Conte - Regioni
Il 4 maggio si avvicina e si discute circa la riapertura di fabbriche e uffici con orari scaglionati e mezzi pubblici a ingresso ridotto
Italia - lunedì 20 aprile 2020
10.02
Entro questa settimana il Presidente del consiglio Giuseppe Conte dovrebbe annunciare le linee guida per la ripartenza della vita sociale ed economica del Paese, in modo che tutti possano adeguarsi. Anche se mancano poco meno di due settimane alla data fatidica del 4 maggio, la macchina organizzativa del dopo lockdown da coronavirus ormai si è messa in moto. La riapertura di aziende e uffici, con l'utilizzo di smart working, orari scaglionati e autobus a ingresso limitato sembrerebbe la via da percorrere per tornare gradatamente alla normalità. E' quanto è emerso dalla riunione della Cabina di regia tra Governo, Regioni ed Enti locali durante la quale, con i ministri competenti, il premier Conte ha voluto aggiornare la delegazione di governatori, sindaci e presidenti di provincia sullo schema di lavoro per la 'fase due' che Palazzo Chigi sta portando avanti, coadiuvato dalla Task force di esperti e dal Comitato tecnico scientifico.
"Gli effetti positivi di contenimento del virus e di mitigazione del contagio si iniziano a misurare - ha detto Conte - ma non sono ancora tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l'abbassamento della soglia di attenzione. Nel frattempo continua incessantemente il lavoro del Governo a un programma nazionale che possa consentire una ripresa di buona parte delle attività produttive in condizioni di massima sicurezza, che tenga sempre sotto controllo la curva epidemiologica e la capacità di reazione delle nostre strutture ospedaliere. Anche i rappresentanti dei governi locali hanno espresso adesione al disegno dell'Esecutivo di adottare un piano nazionale contenente linee guida omogenee per tutte le Regioni, in modo da procedere, ragionevolmente il 4 maggio, a una ripresa delle attività produttive attualmente sospese, secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione. Un piano così strutturato dovrebbe garantirci condizioni di massima sicurezza nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto".
Forte intanto il pressing da parte di Confindustria sulla ripartenza delle aziende ma si dovranno attendere nuove decisioni da parte di Esecutivo e regioni, già in cantiere un incontro il prossimo 22 aprile.
"Gli effetti positivi di contenimento del virus e di mitigazione del contagio si iniziano a misurare - ha detto Conte - ma non sono ancora tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l'abbassamento della soglia di attenzione. Nel frattempo continua incessantemente il lavoro del Governo a un programma nazionale che possa consentire una ripresa di buona parte delle attività produttive in condizioni di massima sicurezza, che tenga sempre sotto controllo la curva epidemiologica e la capacità di reazione delle nostre strutture ospedaliere. Anche i rappresentanti dei governi locali hanno espresso adesione al disegno dell'Esecutivo di adottare un piano nazionale contenente linee guida omogenee per tutte le Regioni, in modo da procedere, ragionevolmente il 4 maggio, a una ripresa delle attività produttive attualmente sospese, secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione. Un piano così strutturato dovrebbe garantirci condizioni di massima sicurezza nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto".
Forte intanto il pressing da parte di Confindustria sulla ripartenza delle aziende ma si dovranno attendere nuove decisioni da parte di Esecutivo e regioni, già in cantiere un incontro il prossimo 22 aprile.