Vita di città
Covid-19, il mons. Luigi Mansi invita i cittadini alla prudenza e alla responsabilità
"A chi crediamo di fare danno se non a noi stessi?”. Intanto sono adesso tutti negativi i circa 12 sacerdoti diocesani risultati positivi nei giorni scorsi
Andria - lunedì 9 novembre 2020
18.50
Un accorato appello ad assumere atteggiamenti responsabili, per far fronte all'emergenza sanitaria, è stato lanciato anche dalla Diocesi di Andria nei confronti dei cittadini, mentre è ufficiosa la notizia che si sono tutti negativizzati la dozzina di sacerdoti diocesani, risultati positivi nelle scorse settimane al covid19. Ed è proprio il Vescovo della nostra città, Mons. Luigi Mansi che, affidandosi alla sua pagina facebook, ha voluto esprimere una riflessione, non certamente priva di rammarico, nei confronti di quei cittadini completamente incuranti delle misure anti covid19, nonostante l'alto indice di contagio di questi giorni:
"Nei giorni scorsi è balzata agli occhi una notizia che mi ha fatto tanto riflettere. Si tratta di una tabella, pubblicata da diversi organi di informazione, nella quale si legge che tra le città della Puglia, a parte Bari, Andria è quella che vede il più gran numero di positivi al Covid. Si parla di ben 652 casi, mentre in tutte le altre città si parla di poche centinaia. Questo dato ha avuto poca eco nella stampa locale, ma è di una gravità spaventosa. Nello scorso fine-settimana, tutto ha continuato a scorrere nell'indifferenza più incosciente. Dalla mia postazione dell'Episcopio vedevo nella mattinata di domenica scorsa fiumi di gente, soprattutto giovani che passeggiavano, ammassandosi in gruppi abbastanza corposi, e tutti vicinissimi tra loro. Molti anche portavano la mascherina abbassata incuranti delle norme che a riguardo sono stringenti e severe.
Mi chiedo: Che cosa deve succedere ancora per farci capire che stiamo rischiando grosso? Abbiamo deciso di autodistruggerci? Non riesco a trovare le parole giuste per definire queste persone che si comportano così: incoscienti, stupidi, se non addirittura imbecilli…sì imbecilli, perché non si rendono conto che comportandosi con tanta superficialità mettono in essere circuiti di gravissimo pericolo per tutti. Poi quando succederà il peggio, e sta già succedendo, non avremo con chi prendercela perché è stata solo colpa nostra, della nostra stupidità condita di arroganza.
Possibile che non comprendiamo l'entità del pericolo? Ci rendiamo conto del fatto che abbiamo tra le mani il nostro destino e il nostro futuro? A chi crediamo di fare danno se non a noi stessi? Lancio un forte appello a tutti e ciascuno: stiamo in casa, non usciamo. Qualche giorno di sacrificio è nell'interesse di tutti! Dopo sarà troppo tardi".
"Nei giorni scorsi è balzata agli occhi una notizia che mi ha fatto tanto riflettere. Si tratta di una tabella, pubblicata da diversi organi di informazione, nella quale si legge che tra le città della Puglia, a parte Bari, Andria è quella che vede il più gran numero di positivi al Covid. Si parla di ben 652 casi, mentre in tutte le altre città si parla di poche centinaia. Questo dato ha avuto poca eco nella stampa locale, ma è di una gravità spaventosa. Nello scorso fine-settimana, tutto ha continuato a scorrere nell'indifferenza più incosciente. Dalla mia postazione dell'Episcopio vedevo nella mattinata di domenica scorsa fiumi di gente, soprattutto giovani che passeggiavano, ammassandosi in gruppi abbastanza corposi, e tutti vicinissimi tra loro. Molti anche portavano la mascherina abbassata incuranti delle norme che a riguardo sono stringenti e severe.
Mi chiedo: Che cosa deve succedere ancora per farci capire che stiamo rischiando grosso? Abbiamo deciso di autodistruggerci? Non riesco a trovare le parole giuste per definire queste persone che si comportano così: incoscienti, stupidi, se non addirittura imbecilli…sì imbecilli, perché non si rendono conto che comportandosi con tanta superficialità mettono in essere circuiti di gravissimo pericolo per tutti. Poi quando succederà il peggio, e sta già succedendo, non avremo con chi prendercela perché è stata solo colpa nostra, della nostra stupidità condita di arroganza.
Possibile che non comprendiamo l'entità del pericolo? Ci rendiamo conto del fatto che abbiamo tra le mani il nostro destino e il nostro futuro? A chi crediamo di fare danno se non a noi stessi? Lancio un forte appello a tutti e ciascuno: stiamo in casa, non usciamo. Qualche giorno di sacrificio è nell'interesse di tutti! Dopo sarà troppo tardi".