Eventi e cultura
Corte Sveva: Dodi Battaglia, dai Pooh alla Puglia
Ha emozionato ieri il pubblico andriese tra note e parole
Andria - domenica 21 maggio 2017
13.06
Sala gremita di pubblico ieri sera per Dodi Battaglia, cantante e compositore dei Pooh, che ha emozionato il pubblico andriese nel più recente degli incontri organizzati dall'Associazione Corte Sveva, dopo altri grandi nomi prestigiosi quali Lino Banfi e Beppe Vessicchio.
Sul palco della sala "Attimonelli", Dodi Battaglia è salito con la sua simpatia e con solo due delle numerose chitarre collezionate, oltre che con il bagaglio di esperienze di un grande artista: Mia Martini, Sting, Zucchero, Gino Paoli ed Eric Clapton sono solo alcuni degli artisti con cui il «monumento della musica italiana», come è stato definito durante l'incontro, ha collaborato. Per non dimenticare il sodalizio con Vasco Rossi che, oltre a grandi brani tra cui "Toffee", ha portato anche ad una amicizia: «Io e Vasco abitiamo a pochi metri di distanza a Bologna e ci piace ritrovarci qui in Puglia, dove torno sempre volentieri».
La serata, tra musica e parole, si è sviluppata con una piacevole intervista realizzata da Vittorio Massaro. Dopo "Alessandra", album di cui il cantante firma le musiche insieme a Facchinetti, arriva "Bologna", il luogo che ha segnato sia l'inizio che la fine dei Pooh. «Qui sono nato come musicista – ha affermato Dodi Battaglia – e ho studiato sodo per diventarlo. Il palco e la fama sono arrivati dopo, ma solo grazie alla forte passione che provo per la musica. La amo e vorrei morire su un palcoscenico».
Tra le virtù dell'artista di certo non manca la sensibilità a temi ambientali e umanitari, dimostrata sia nella collaborazione con il WWF avviata con il disco "Oasi", in cui ricorre il tema della distruzione del pianeta, sia nella collaborazione con l'Unicef; proprio la serata di ieri, intitolata "Musica e parole", è stata infatti organizzata per sostenere "Bambini in pericolo", il progetto dell'Unicef che raccogliere fondi in favore di vittime di guerre, calamità naturali, e malattie in tutto il mondo.
Sul palco della sala "Attimonelli", Dodi Battaglia è salito con la sua simpatia e con solo due delle numerose chitarre collezionate, oltre che con il bagaglio di esperienze di un grande artista: Mia Martini, Sting, Zucchero, Gino Paoli ed Eric Clapton sono solo alcuni degli artisti con cui il «monumento della musica italiana», come è stato definito durante l'incontro, ha collaborato. Per non dimenticare il sodalizio con Vasco Rossi che, oltre a grandi brani tra cui "Toffee", ha portato anche ad una amicizia: «Io e Vasco abitiamo a pochi metri di distanza a Bologna e ci piace ritrovarci qui in Puglia, dove torno sempre volentieri».
La serata, tra musica e parole, si è sviluppata con una piacevole intervista realizzata da Vittorio Massaro. Dopo "Alessandra", album di cui il cantante firma le musiche insieme a Facchinetti, arriva "Bologna", il luogo che ha segnato sia l'inizio che la fine dei Pooh. «Qui sono nato come musicista – ha affermato Dodi Battaglia – e ho studiato sodo per diventarlo. Il palco e la fama sono arrivati dopo, ma solo grazie alla forte passione che provo per la musica. La amo e vorrei morire su un palcoscenico».
Tra le virtù dell'artista di certo non manca la sensibilità a temi ambientali e umanitari, dimostrata sia nella collaborazione con il WWF avviata con il disco "Oasi", in cui ricorre il tema della distruzione del pianeta, sia nella collaborazione con l'Unicef; proprio la serata di ieri, intitolata "Musica e parole", è stata infatti organizzata per sostenere "Bambini in pericolo", il progetto dell'Unicef che raccogliere fondi in favore di vittime di guerre, calamità naturali, e malattie in tutto il mondo.