Politica
Corte dei Conti, Zaccaro: «Voglio un confronto pubblico»
L'ex Primo Cittadino di Andria risponde nel post conferenza di Giorgino
Andria - venerdì 20 febbraio 2015
9.34
E' iniziata con l'argomento più scottante e delicato la campagna elettorale in vista delle amministrative di maggio 2015 e cioè con la situazione contabile del comune di Andria. Dopo la conferenza stampa di ieri pomeriggio a Palazzo di Città dell'attuale Primo Cittadino, Nicola Giorgino, la prima risposta arriva dal predecessore Vincenzo Zaccaro che ha amministrato dal 2005 al 2010: «Ancora una volta, per non smentirsi, Giorgino, quando è in evidente difficoltà e non sa fornire giustificazioni plausibili del fallimentare operato della Sua amministrazione, rievoca "fantasmi del passato", lanciando accuse calunniose verso i precedenti amministratori, in conferenze-stampa, senza alcun contraddittorio, ove furbescamente sfrutta la visibilità che gli porta il ruolo che contingentemente ricopre - ha detto Zaccaro - Da tempo, l'ho invitato ad un dibattito pubblico nella sede e con le modalità che avesse ritenuto più congeniali, per poter confrontare le sue "carte" con le mie, ma egli si è sempre rifiutato, ritenendo che i soliloqui fossero più appaganti, così trattando gli Andriesi come se avessero la stessa intelligenza dei "cortigiani" che lo circondano, capaci a mala pena di annuire con la testa quando parla».
In realtà non è stato un soliloquio ma diverse sono state le domande e le spiegazioni richieste dai giornalisti ma lo stesso Zaccaro ricorda come il confronto pubblico tra i due amministratori sarebbe un momento di crescita per tutti: «Giorgino ha dichiarato che i Suoi Uffici hanno attestato di "non aver prodotto alcun debito fuori bilancio", durante gli anni in cui ha governato questa Città, dimentico che il sottoscritto ha identica attestazione riferitamente agli anni in cui ha ricoperto la carica di Sindaco e che nessun Ufficio dichiarerebbe mai di aver prodotto un danno erariale. Piuttosto, è vero che i debiti fuori bilancio pagati dall'Amministrazione che ho avuto l'onore di presiedere, come Giorgino potrà facilmente accertare, facendo una semplice ricerca delle deliberazioni approvate, in Consiglio Comunale, nel periodo da maggio del 2005 a gennaio del 2010, sono tante volte di più di quelli che egli asserisce di aver adempiuto, e molti si riferivano addirittura alla cosiddetta "prima repubblica". La mia Amministrazione avrebbe potuto lastricare d'argento le strade di Andria, se non avesse avuto l'incombenza di pagare quei debiti, ma senso di responsabilità e correttezza istituzionale hanno imposto di adempiere a quelle obbligazioni, senza strepiti e continuando a fornire servizi efficienti alla Città, che molti oggi rimpiangono».
Vicenda Italgas e meriti riconosciuti: «I lodi arbitrali ed i contenziosi in genere - ricorda Zaccaro - come quello con l'ITALGAS, per la proprietà delle reti, l'Amministrazione degli anni 2005/2010 aveva il pregio di vincerli, fornendo alle casse comunali la possibilità futura di ottenere ulteriori risorse finanziarie, senza utilizzarli solo per corrispondere lauti compensi professionali. Ho già chiesto a Giorgino di indicare un finanziamento pubblico che avesse ottenuto per suo merito, ma nessuno ha mai ricevuto riscontro, con indicazione anche soltanto di un bando importante a cui il Comune di Andria avesse partecipato con successo, essendo egli impegnato a mettere la fascia tricolore, a lui così cara, ed a tagliare nastri in relazione ad opere tutte progettate e finanziate durante la mia Amministrazione. Giorgino si faccia rendicontare, dal Suo brillante assessore al ramo, i tanti milioni di euro di finanziamento a fondo perduto, ottenuti dal Comune di Andria durante la passata Amministrazione, così comprenderà bene come si superano le difficoltà dei minori trasferimenti statali ai Comuni, garantendo servizi di qualità ai cittadini».
La stoccata finale è tutta per i rilievi della Corte dei Conti ed il nuovo invito al confronto pubblico: «La verità, però, è che i Suoi consulenti - ha detto Zaccaro - quelli che studiano per lui le delibere della Corte dei Conti, lo hanno raggirato e non gli hanno permesso di comprendere che la recente pronuncia nulla ha a che fare con i debiti fuori bilancio e muove, al Comune di Andria, pesanti accuse di "gestione allegra" delle casse pubbliche, che mai prima di adesso gli erano state rivolte. Per amor di carità, ho serbato un grande riserbo durante questi anni, dedicandomi solo alla mia professione di avvocato, ma continuo ad avere ancora un barlume di speranza sulla possibilità che Giorgino finalmente accetti un confronto pubblico, anche perché non posso immaginare che voglia passare alla storia come il sindaco più codardo di questa Città».
In realtà non è stato un soliloquio ma diverse sono state le domande e le spiegazioni richieste dai giornalisti ma lo stesso Zaccaro ricorda come il confronto pubblico tra i due amministratori sarebbe un momento di crescita per tutti: «Giorgino ha dichiarato che i Suoi Uffici hanno attestato di "non aver prodotto alcun debito fuori bilancio", durante gli anni in cui ha governato questa Città, dimentico che il sottoscritto ha identica attestazione riferitamente agli anni in cui ha ricoperto la carica di Sindaco e che nessun Ufficio dichiarerebbe mai di aver prodotto un danno erariale. Piuttosto, è vero che i debiti fuori bilancio pagati dall'Amministrazione che ho avuto l'onore di presiedere, come Giorgino potrà facilmente accertare, facendo una semplice ricerca delle deliberazioni approvate, in Consiglio Comunale, nel periodo da maggio del 2005 a gennaio del 2010, sono tante volte di più di quelli che egli asserisce di aver adempiuto, e molti si riferivano addirittura alla cosiddetta "prima repubblica". La mia Amministrazione avrebbe potuto lastricare d'argento le strade di Andria, se non avesse avuto l'incombenza di pagare quei debiti, ma senso di responsabilità e correttezza istituzionale hanno imposto di adempiere a quelle obbligazioni, senza strepiti e continuando a fornire servizi efficienti alla Città, che molti oggi rimpiangono».
Vicenda Italgas e meriti riconosciuti: «I lodi arbitrali ed i contenziosi in genere - ricorda Zaccaro - come quello con l'ITALGAS, per la proprietà delle reti, l'Amministrazione degli anni 2005/2010 aveva il pregio di vincerli, fornendo alle casse comunali la possibilità futura di ottenere ulteriori risorse finanziarie, senza utilizzarli solo per corrispondere lauti compensi professionali. Ho già chiesto a Giorgino di indicare un finanziamento pubblico che avesse ottenuto per suo merito, ma nessuno ha mai ricevuto riscontro, con indicazione anche soltanto di un bando importante a cui il Comune di Andria avesse partecipato con successo, essendo egli impegnato a mettere la fascia tricolore, a lui così cara, ed a tagliare nastri in relazione ad opere tutte progettate e finanziate durante la mia Amministrazione. Giorgino si faccia rendicontare, dal Suo brillante assessore al ramo, i tanti milioni di euro di finanziamento a fondo perduto, ottenuti dal Comune di Andria durante la passata Amministrazione, così comprenderà bene come si superano le difficoltà dei minori trasferimenti statali ai Comuni, garantendo servizi di qualità ai cittadini».
La stoccata finale è tutta per i rilievi della Corte dei Conti ed il nuovo invito al confronto pubblico: «La verità, però, è che i Suoi consulenti - ha detto Zaccaro - quelli che studiano per lui le delibere della Corte dei Conti, lo hanno raggirato e non gli hanno permesso di comprendere che la recente pronuncia nulla ha a che fare con i debiti fuori bilancio e muove, al Comune di Andria, pesanti accuse di "gestione allegra" delle casse pubbliche, che mai prima di adesso gli erano state rivolte. Per amor di carità, ho serbato un grande riserbo durante questi anni, dedicandomi solo alla mia professione di avvocato, ma continuo ad avere ancora un barlume di speranza sulla possibilità che Giorgino finalmente accetti un confronto pubblico, anche perché non posso immaginare che voglia passare alla storia come il sindaco più codardo di questa Città».