Politica
Corte dei Conti, Vurchio: «Non è vero che è tutto sotto controllo»
Il Capogruppo del PD ritorna sulla delibera dei magistrati pugliesi
Andria - lunedì 23 febbraio 2015
9.31
«Il sindaco Giorgino deve smetterla di continuare ad illudere i cittadini Andriesi con le sue "non più credibili" dichiarazioni in Tv ed attraverso i comunicati stampa. Deve, invece, prendere atto che la sua amministrazione ha totalmente fallito il mandato politico vissuto e gestito con quella superficialità con la quale rilascia dichiarazioni ed approva bilanci disastrosi che, poi, si ripercuotono negativamente sulle sorti della comunità». Queste le parole di Giovanni Vurchio, Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, che rilancia critiche all'operato dell'ente in questi cinque anni in vista di una lunga campagna elettorale: «E' inutile continuare a ribadire, caro sindaco - dice ancora Vurchio - che "è tutto sotto controllo" quando gli uffici comunali preposti (ragioneria e revisori dei conti) stanno trovando difficoltà a spiegare quelle 13 gravi irregolarità di bilancio segnalate dalla Corte dei Conti che ha obbligato, lo stesso comune, ha pubblicare sul suo sito "in maniera permanente" la stessa delibera in modo che i cittadini possano riscontrare quanto di grave è accaduto. Deve avere il coraggio di avviare un dibattito in consiglio comunale così come faceva quando, in cinque minuti, approvava bilanci infischiandosene delle osservazioni delle opposizioni ed approfittando della prima esperienza di molti consiglieri comunali di maggioranza».
L'invito di Vurchio è quello di affrontare un dibattito pubblico con le precedenti amministrazioni per chiarire i punti sollevati da entrambe le parti: «Il vezzo dell'amministrazione Giorgino - ha dichiarato Vurchio - è stato e rimane quello di demandare ad altri le proprie responsabilità. Purtroppo, caro Sindaco, i fischi che le hanno riservato, i molti presenti nel palazzetto dello sport l'ultimo giorno di Carnevale, testimoniano il fallimento e la disapprovazione per molte scelte politiche disastrose e superficiali. La sua, ancora per poco, "pseudo" maggioranza consigliare non la seguirà in toto nella prossima campagna elettorale consci, anche loro, di non essere stati pienamente valorizzati dal suo modo di gestire politicamente il Comune di Andria. Ora, visto che ha più volte chiamato in causa le precedenti amministrazioni, abbia il coraggio di accettare un confronto pubblico con gli stessi ex sindaci - ha concluso Vurchio - in modo che la cittadinanza chiarisca, una volta per tutte, di chi sono le responsabilità di questo grave disastro finanziario e di questo peggioramento sociale della nostra amata comunità, aprendo le porte verso la nascita di una classe politica più matura e che sappia immedesimarsi nelle problematiche della gente più comune».
L'invito di Vurchio è quello di affrontare un dibattito pubblico con le precedenti amministrazioni per chiarire i punti sollevati da entrambe le parti: «Il vezzo dell'amministrazione Giorgino - ha dichiarato Vurchio - è stato e rimane quello di demandare ad altri le proprie responsabilità. Purtroppo, caro Sindaco, i fischi che le hanno riservato, i molti presenti nel palazzetto dello sport l'ultimo giorno di Carnevale, testimoniano il fallimento e la disapprovazione per molte scelte politiche disastrose e superficiali. La sua, ancora per poco, "pseudo" maggioranza consigliare non la seguirà in toto nella prossima campagna elettorale consci, anche loro, di non essere stati pienamente valorizzati dal suo modo di gestire politicamente il Comune di Andria. Ora, visto che ha più volte chiamato in causa le precedenti amministrazioni, abbia il coraggio di accettare un confronto pubblico con gli stessi ex sindaci - ha concluso Vurchio - in modo che la cittadinanza chiarisca, una volta per tutte, di chi sono le responsabilità di questo grave disastro finanziario e di questo peggioramento sociale della nostra amata comunità, aprendo le porte verso la nascita di una classe politica più matura e che sappia immedesimarsi nelle problematiche della gente più comune».