Politica
Corte dei Conti, accolto il ricorso del Comune. Restano solo alcune prescrizioni
Dispositivo nella giornata di ieri, entro il 28 aprile le motivazioni
Andria - giovedì 19 marzo 2015
14.56
Saranno pubblicate entro il 28 aprile le motivazioni che hanno accompagnato il dispositivo della Corte dei Conti nazionale, letto nella giornata di ieri 18 marzo, sul ricorso presentato dal Comune di Andria con la richiesta di annullamento totale della delibera della Corte dei Conti regionale della Puglia, sui rilievi effettuati per il rendiconto della gestione finanziaria 2012. La sentenza delle sezioni riunite della Corte dei Conti romana recita: «respinta ogni eccezione preliminare, ritenuta la propria giurisdizione, accoglie parzialmente il ricorso e per l'effetto, riforma parzialmente, come in motivazione, la delibera del 28 gennaio 2015 in relazione agli esiti del controllo sul rendiconto d'esercizio 2012 del Comune di Andria».
In sostanza, accogliendo parzialmente il ricorso, dovrebbe esser sparito proprio il passaggio essenziale e vero nodo della vicenda e cioè lo sforamento del patto di stabilità e la condotta spregiudicata dell'ente stesso, come riferito nella delibera dei magistrati contabili pugliesi. Parte rilevante dei 13 rilievi effettuati, infatti, era stata la questione Italgas e la dubbia esigibilità del credito riveniente dalla proprietà della rete di distribuzione nell'abitato di Andria. Lo storno dal bilancio 2011 a quello 2012 con un passaggio contabile, aveva costituito, secondo i giudici baresi, una violazione di alcune norme. Ma la Corte dei Conti nazionale, secondo fonti romane, dovrebbe proprio aver riscritto le parti più delicate dei rilievi accogliendo, parzialmente, il ricorso di totale annullamento della sentenza proposto dal Comune di Andria.
«Stante il dispositivo pronunciato dalla Corte dei Conti in Sezioni Riunite, pur soddisfatti per l'esito del ricorso – afferma il Sindaco Nicola Giorgino - attendiamo ora le motivazioni della sentenza che ci consentiranno di avere un quadro completo in riferimento ai rilievi mossi sul rendiconto 2012. Rimane l'amarezza per la strumentalizzazione politica avvenuta sull'argomento che non fa onore a chi l'ha pervicacemente sostenuta». Un passaggio alquanto tecnico ma molto atteso per via delle possibili conseguenze nel caso in cui fosse stato rigettato il ricorso proposto dall'ente andriese. Lo sforamento del patto di stabilità per l'anno 2012, infatti, avrebbe creato particolari disagi alle già asfittiche casse comunali seppur, in via preventiva, già sono state adottate misure finanziarie di particolare rilevanza come la decurtazione del 30% di tutte le indennità di carica e dei gettoni di presenza a partire da gennaio 2015.
In sostanza, accogliendo parzialmente il ricorso, dovrebbe esser sparito proprio il passaggio essenziale e vero nodo della vicenda e cioè lo sforamento del patto di stabilità e la condotta spregiudicata dell'ente stesso, come riferito nella delibera dei magistrati contabili pugliesi. Parte rilevante dei 13 rilievi effettuati, infatti, era stata la questione Italgas e la dubbia esigibilità del credito riveniente dalla proprietà della rete di distribuzione nell'abitato di Andria. Lo storno dal bilancio 2011 a quello 2012 con un passaggio contabile, aveva costituito, secondo i giudici baresi, una violazione di alcune norme. Ma la Corte dei Conti nazionale, secondo fonti romane, dovrebbe proprio aver riscritto le parti più delicate dei rilievi accogliendo, parzialmente, il ricorso di totale annullamento della sentenza proposto dal Comune di Andria.
«Stante il dispositivo pronunciato dalla Corte dei Conti in Sezioni Riunite, pur soddisfatti per l'esito del ricorso – afferma il Sindaco Nicola Giorgino - attendiamo ora le motivazioni della sentenza che ci consentiranno di avere un quadro completo in riferimento ai rilievi mossi sul rendiconto 2012. Rimane l'amarezza per la strumentalizzazione politica avvenuta sull'argomento che non fa onore a chi l'ha pervicacemente sostenuta». Un passaggio alquanto tecnico ma molto atteso per via delle possibili conseguenze nel caso in cui fosse stato rigettato il ricorso proposto dall'ente andriese. Lo sforamento del patto di stabilità per l'anno 2012, infatti, avrebbe creato particolari disagi alle già asfittiche casse comunali seppur, in via preventiva, già sono state adottate misure finanziarie di particolare rilevanza come la decurtazione del 30% di tutte le indennità di carica e dei gettoni di presenza a partire da gennaio 2015.