Vita di città
Coronavirus, librerie e cartolerie riaprono anche ad Andria
Il Dpcm del 10 aprile ha concesso la riapertura nella giornata odierna. Non tutti, però, hanno deciso di rialzare le serrande
Andria - martedì 14 aprile 2020
13.51
Si intravedono i primi spiragli del lockdown da Coronavirus anche nella città di Andria: riaprono infatti alcune attività commerciali quali librerie e cartolerie, oltre ai negozi di abbigliamento per bambini, secondo quanto previsto dal Dpcm del 10 aprile 2020. Fermo restando che il blocco totale resta in vigore fino al 3 maggio, il Governo ha concesso la ripartenza anticipata a un settore in difficoltà (condizione in cui versano, comunque, tanti altri settori in questo momento): librerie e cartolerie possono riaprire con l'obbligo di garantire le misure di sicurezza e la distanza minima tra le persone, ma ad Andria non tutti gli esercenti della categoria hanno alzato le serrande nella giornata odierna decidendo così per la riapertura posticipata.
Sono le librerie stesse ad annunciare ai lettori, sulle pagine social, la propria decisione sulla ripartenza dell'attività. Riapre oggi il bookstore della Mondadori, nel rispetto dei protocolli e delle distanze di sicurezza e mantenendo attivo il servizio di consegne a domicilio. Riapre anche la libreria "Lapenna delle Storie", ma solo per consegne a domicilio: «Questo piccolo passo in avanti - scrive la titolare sulla pagina facebook - mi permette di poter effettuare solo le consegne a domicilio "a bordo" della mia bicicletta, munita di un panierino con splendide cianfrusaglie. Siamo ancora lontani dalla sensazione piacevole che si prova nell'entrare liberamente in una libreria, sfogliare le pagine di un libro e dalla gioia che si assapora nel ricevere i consigli di una libraia che non aspetta altro che quel momento». Le Librerie Giunti al Punto, invece, non hanno ancora annunciato la data di riapertura in attesa della sanificazione dei locali e attendendo l'arrivo dell'occorrente necessario per garantire maggiore sicurezza a clienti e dipendenti. Posticipata al 20 aprile la riapertura della libreria "Raccontami una Storia", per organizzare al meglio le misure di sicurezza.
Sentimenti contrastanti, dunque, come è giusto che sia in un momento di piena emergenza sanitaria: c'è chi considera la ripartenza troppo prematura e chi ha preferito rialzare subito le serrande per le difficoltà economiche e la mancanza di entrate che il Covid ha causato. Va detto inoltre che alcune regioni italiane, per esempio Lombardia e Trentino Alto Adige, non hanno accolto l'apertura del Governo prolungando fino al termine del lockdown, quindi fino al 3 maggio, la chiusura di librerie e cartolerie, mentre altre regione ne consentiranno l'apertura sono alla fine del mese di aprile.
Sono le librerie stesse ad annunciare ai lettori, sulle pagine social, la propria decisione sulla ripartenza dell'attività. Riapre oggi il bookstore della Mondadori, nel rispetto dei protocolli e delle distanze di sicurezza e mantenendo attivo il servizio di consegne a domicilio. Riapre anche la libreria "Lapenna delle Storie", ma solo per consegne a domicilio: «Questo piccolo passo in avanti - scrive la titolare sulla pagina facebook - mi permette di poter effettuare solo le consegne a domicilio "a bordo" della mia bicicletta, munita di un panierino con splendide cianfrusaglie. Siamo ancora lontani dalla sensazione piacevole che si prova nell'entrare liberamente in una libreria, sfogliare le pagine di un libro e dalla gioia che si assapora nel ricevere i consigli di una libraia che non aspetta altro che quel momento». Le Librerie Giunti al Punto, invece, non hanno ancora annunciato la data di riapertura in attesa della sanificazione dei locali e attendendo l'arrivo dell'occorrente necessario per garantire maggiore sicurezza a clienti e dipendenti. Posticipata al 20 aprile la riapertura della libreria "Raccontami una Storia", per organizzare al meglio le misure di sicurezza.
Sentimenti contrastanti, dunque, come è giusto che sia in un momento di piena emergenza sanitaria: c'è chi considera la ripartenza troppo prematura e chi ha preferito rialzare subito le serrande per le difficoltà economiche e la mancanza di entrate che il Covid ha causato. Va detto inoltre che alcune regioni italiane, per esempio Lombardia e Trentino Alto Adige, non hanno accolto l'apertura del Governo prolungando fino al termine del lockdown, quindi fino al 3 maggio, la chiusura di librerie e cartolerie, mentre altre regione ne consentiranno l'apertura sono alla fine del mese di aprile.