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Coronavirus, come cambia la nostra vita? Domande e risposte sui quesiti più comuni

Tutta Italia è zona rossa da questa mattina dopo il DPCM firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Da questa mattina, tutto il territorio italiano è diventato zona rossa, per effetto del DPCM 9 Marzo 2020 firmato ieri sera dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il provvedimento, che passerà alla storia come il decreto del "Io resto a casa", reca nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale. In primis, è vietata qualsiasi forma di assembramento di persone luoghi pubblici o aperti al pubblico e gli spostamenti dovranno essere limitati alle strette necessità. Il DCPM ha effetto fino al 3 aprile.

Come cambia la nostra vita? Quali sono i comportamenti da seguire? Ecco una serie di domande e risposte sui quesiti più comuni.

1. Quale distanza devo tenere dalle altre persone?
Almeno un metro.

2. Come devo comportarmi se ho la febbre?
Sopra i 37.5 °C, chiamare il medico di base, stando in casa e NON andare al Pronto Soccorso. limitare al massimo il contatto con altre persone. Divieto assoluto di uscire di casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.

3. Posso andare in altri Comuni?
Assolutamente NO, salvo motivazioni lavorative o di salute comprovate con autocertificazione. Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza può rientrarvi fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.

4. Posso utilizzare i mezzi di trasporto pubblico?
Nessun blocco dei trasporti. Tutti i mezzi di trasporto pubblico, e anche privato, funzionano regolarmente.

5. Posso andare a mangiare dai parenti?
Non è uno spostamento necessario. La logica del decreto è quella di stare il più possibile nella propria abitazione per evitare che il contagio si diffonda.

6. Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerli il più possibile dai contatti.

7. Posso fare la spesa?
Sì, una persona per famiglia e prioritariamente nel proprio Comune. Non c'è alcuna necessità di accaparrarsi i generi alimentari perchè i negozi saranno sempre riforniti. Non c'è nessuna limitazione al transito delle merci: tutte le merci, quindi non solo quelle di prima necessità, possono circolare sul territorio nazionale.

8. Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Sì, ma solo in caso di stretta necessità, quindi unicamente per l'acquisto di beni legati ad esigenze primarie non rimandabili.

9. Posso uscire di casa per fare una passeggiata?
Sì, ma non in luoghi affollati e solo se non si crea assembramento, mantenendo sempre la distanza di almeno 1 metro tra le persone. Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale.

10. Posso uscire con il mio cane?
Sì, per la gestione quotidiana delle sue esigenze fisiologiche e per i controlli veterinari.

11. Quali attività sono aperte?
Sono consentite le attività di bar e ristoranti dalle ore 6,00 alle ore 18,00 con obbligo, a carico del gestore, di garantire la distanza di almeno 1 metro tra i clienti. Sono regolarmente attive anche farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari. Consentite anche le attività commerciali diverse da bar e ristoranti a condizione che il gestore garantisca un ingresso limitato a pochissime persone per volta e garantendo la distanza minima di 1 metro tra le stesse. E' possibile prenotare e far portare a casa pasti o pizze. I centri commerciali sono aperti dal lunedì al venerdì, chiusi sabato e domenica.

12. Quali attività sono sospese fino al 3 aprile?
Pub, scuole di ballo, sale giochi e scommesse, bingo, discoteche e locali assimilati. Chiusi anche centri sportivi, palestre, piscine, centri benessere, centri culturali, sociali e ricreativi (i circoli ricreativi che hanno licenza di somministrazione di alimenti e bevande chiudono alle ore 18,00). Chiusi anche teatri, cinema, biblioteche e altre attività culturali. Sospese le cerimonie civili e religiose (comprese quelle funebri), le attività didattiche di ogni ordine e grado e negli Atenei così come i servizi educativi dell'infanzia, gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, tutte le manifestazioni organizzate e i grandi eventi.

13. Che succede a chi non rispetta le limitazioni?
La violazione delle prescrizioni è punita con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall'articolo 650 del codice penale sull'inosservanza di un provvedimento di un'autorità. Ma pene più severe possono essere comminate a chi adotterà comportamenti che configurino più gravi ipotesi di reato.
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