Cronaca
Cornee, fegato e reni: espianto multiorgano al "Bonomo" di Andria
E' accaduto dopo il decesso di un 54enne di Barletta a seguito di un incidente stradale
Andria - lunedì 23 febbraio 2015
16.13
Non ce l'ha fatta il 54enne barlettano coinvolto nell'incidente verificatosi nella notte tra venerdì e sabato a Trani sulla SS 16 bis in zona Boccadoro. L'uomo dopo esser stato ricoverato d'urgenza presso l'ospedale Bonomo di Andria ed esser stato operato, è deceduto. Si tratta di un Operatore socio sanitario (OSS) in servizio presso l'ospedale San Nicola Pellegrino di Trani che stava rientrando a casa, a Barletta. L'incidente in cui fu coinvolto l'uomo fu il secondo in quella notte, molto più grave rispetto al primo, e verificatosi introno alle 4.30. La dinamica, non è stata chiarita ma sembrerebbe che l'auto del 54enne barlettano sia uscita di strada da sola, dopo che il conducente ha perso il controllo, schiantandosi contro il guardrail. L'impatto era avvenuto in direzione nord verso Barletta, poco dopo l'uscita Boccadoro, l'auto andò completamente distrutta facendo rimanere l'uomo intrappolato all'interno delle lamiere, tanto che i Vigili del fuoco dovettero lavorare circa un'ora per estrarlo. Al momento del trasporto in ospedale le sue condizioni sembravano già critiche ma è stato comunque fatto il possibile per salvarlo, senza fortuna però.
Dopo il decesso, la sua famiglia ha inoltre fatto sapere di aver autorizzato la donazione dei suoi organi. E' il primo espianto multiorgano del 2015 della Asl Bt ed è stato effettuato all'ospedale "Bonomo" di Andria. Per l'uomo la donazione ha previsto il prelievo di cornee, fegato e reni: a firmare il consenso è stato suo figlio Giuseppe di 27 anni. Il fegato è andato ad Ancona, un rene è stato inviato a Roma mentre l'altro è andato a Bari. «Nello scorso anno sono stati effettuati tre espianti – dice Giuseppe Vitobello, referente dell'ospedale Bonomo degli espianti – abbiamo lavorato in equipe con gli oculisti e la rianimazione. La cultura della donazione va sempre sostenuta. Il nostro grazie va ai familiari del donatore che hanno dato il consenso e a tutti gli operatori che in queste ore hanno lavorato per rendere possibile l'espianto».
«Questa vicenda oggi ci coinvolge in maniera particolare: il donatore era un operatore sanitario in servizio nella nostra Azienda. La donazione degli organi è dolore e speranza – dice Ottavio Narracci, Direttore Generale Asl Bt – siamo vicini alla famiglia del donatore e li ringraziamo per l'estremo gesto di amore che hanno compiuto. Dal dolore della perdita si alimenta la speranza di coloro che riceveranno gli organi. Sosteniamo con forza la cultura della donazione».
Dopo il decesso, la sua famiglia ha inoltre fatto sapere di aver autorizzato la donazione dei suoi organi. E' il primo espianto multiorgano del 2015 della Asl Bt ed è stato effettuato all'ospedale "Bonomo" di Andria. Per l'uomo la donazione ha previsto il prelievo di cornee, fegato e reni: a firmare il consenso è stato suo figlio Giuseppe di 27 anni. Il fegato è andato ad Ancona, un rene è stato inviato a Roma mentre l'altro è andato a Bari. «Nello scorso anno sono stati effettuati tre espianti – dice Giuseppe Vitobello, referente dell'ospedale Bonomo degli espianti – abbiamo lavorato in equipe con gli oculisti e la rianimazione. La cultura della donazione va sempre sostenuta. Il nostro grazie va ai familiari del donatore che hanno dato il consenso e a tutti gli operatori che in queste ore hanno lavorato per rendere possibile l'espianto».
«Questa vicenda oggi ci coinvolge in maniera particolare: il donatore era un operatore sanitario in servizio nella nostra Azienda. La donazione degli organi è dolore e speranza – dice Ottavio Narracci, Direttore Generale Asl Bt – siamo vicini alla famiglia del donatore e li ringraziamo per l'estremo gesto di amore che hanno compiuto. Dal dolore della perdita si alimenta la speranza di coloro che riceveranno gli organi. Sosteniamo con forza la cultura della donazione».