Politica
Cooperative Sociali, Bruno: «Dove è l'attenzione al sociale?»
La Consigliera di Progetto Andria all'attacco dell'ente comunale
Andria - venerdì 5 febbraio 2016
9.35
«Cooperative Sociali Andriesi di nuovo alle prese con i consueti ritardi dell'Amministrazione Comunale di centro- destra che non eroga i contributi dovuti, nei tempi previsti». E' la nuova denuncia che arriva da Giovanna Bruno, Consigliera di Progetto Andria che rilancia la necessità di intervento immediato da parte dell'ente. «Le Cooperative dispensano servizi essenziali a favore di numerose famiglie andriesi - dice Giovanna Bruno - nonostante le loro prestazioni (fatturate) non vengano liquidate dal Comune in tempi ragionevoli. Di recente, infatti, il Comune ha pagato qualche fattura di aprile/maggio del 2015, quindi ha un ritardo di ben 9/10 mesi. Ma ci sono anche situazioni più gravi, visto che i pagamenti sono fermi alle prestazioni erogate addirittura nel 2014! Immaginate cosa potrebbe accadere se tutti gli operatori delle Cooperative in questione decidessero di sospendere la loro attività, tardivamente retribuita, stanchi di essere continuamente bistrattati».
«Immaginate se tutto l'esercizio di pazienza - dice ancora Giovanna Bruno - e comprensione si esaurisse improvvisamente: chi potrebbe scagliarsi contro le Cooperative, esasperate da questo modo di fare irrispettoso e dannoso? Eppure le promesse di rispettare i tempi di pagamento le abbiamo sentite tutti in campagna elettorale. Anzi, si può dire che gran parte della campagna elettorale del centro destra andriese si sia concentrata proprio sul sociale e sulle opere pubbliche. Salvo poi a constatare quotidianamente che le opere pubbliche sono tutte bloccate e il settore sociale vive gravi disagi sempre per colpa di casse vuote e di scarsa programmazione economica. Tanto è il personale coinvolto nelle attività delle Cooperative, che merita di vedere il proprio lavoro regolarmente retribuito. Tanti sono i servizi essenziali di cui si occupano le Cooperative sociali. Essenziali, non accessori. E come essenziali dovrebbero essere riconosciuti e trattati, con una priorità su tutto. Parliamo di servizio domiciliare per anziani e disabili, di assistenza domiciliare educativa per minori, di assistenza scolastica specialistica, di centri sociali polivalenti per diversamente abili, di centro diurno per minori, di centri famiglia e di molto altro ancora».
«Qualche politico - dice ancora Giovanna Bruno - di maggioranza ha compreso che le Cooperative rischiano il collasso, se si continua così? Ha compreso che se collassano le Cooperative, cadono a cascata tutti i servizi di cui le stesse si fanno carico? Ha compreso che mensilmente le Cooperative fanno fronte con le proprie risicate risorse al pagamento di stipendi, utenze, materiale, gestione delle sedi? Ha compreso che, in alcuni casi, il ritardo con cui il Comune paga si riflette in primo luogo sui dipendenti, che vedono slittare molto più in là nel tempo il loro compenso mensile? Qualcuno si rende conto che la pazienza ha un limite e tirare troppo la corda può portare a conseguenze gravissime per tutta la nostra Comunità? Ha compreso che di questo passo alle Cooperative non resta altra soluzione che licenziare, sospendere le attività e avviare azioni legali per vedersi riconosciuto ciò che spetta loro di diritto, con ulteriore aggravio di costi a carico della Comunità andriese?».
«Dov'è, concretamente, l'attenzione al sociale tanto decantata in tutte le salse dal centro-destra andriese? Siamo stanchi di false rassicurazioni. Non abbiamo più nemmeno l'occasione per parlare di questi delicati argomenti nei luoghi preposti, visto che il Consiglio Comunale non si riunisce praticamente mai, se non per atti che scadono. Stessa cosa dicasi per le Commissioni Consiliari, che il più delle volte non hanno materiale amministrativo su cui confrontarsi. Non ci resta che ricorrere agli organi di informazione, per sensibilizzare chi di dovere a correre urgentemente al riparo. Una Città veramente solidale, una Città veramente attenta al sociale non può assistere a questo modo di comportarsi. Di qui il grido d'allarme: l'amministrazione trovi il modo per sanare i ritardi nei pagamenti, dando dignità al lavoro di tutti gli operatori del settore, a cui va il sentito ringraziamento per l'incessante attività svolta, nonostante queste immani difficoltà economiche tutte riconducibili alla cattiva politica del centro destra locale».
«Immaginate se tutto l'esercizio di pazienza - dice ancora Giovanna Bruno - e comprensione si esaurisse improvvisamente: chi potrebbe scagliarsi contro le Cooperative, esasperate da questo modo di fare irrispettoso e dannoso? Eppure le promesse di rispettare i tempi di pagamento le abbiamo sentite tutti in campagna elettorale. Anzi, si può dire che gran parte della campagna elettorale del centro destra andriese si sia concentrata proprio sul sociale e sulle opere pubbliche. Salvo poi a constatare quotidianamente che le opere pubbliche sono tutte bloccate e il settore sociale vive gravi disagi sempre per colpa di casse vuote e di scarsa programmazione economica. Tanto è il personale coinvolto nelle attività delle Cooperative, che merita di vedere il proprio lavoro regolarmente retribuito. Tanti sono i servizi essenziali di cui si occupano le Cooperative sociali. Essenziali, non accessori. E come essenziali dovrebbero essere riconosciuti e trattati, con una priorità su tutto. Parliamo di servizio domiciliare per anziani e disabili, di assistenza domiciliare educativa per minori, di assistenza scolastica specialistica, di centri sociali polivalenti per diversamente abili, di centro diurno per minori, di centri famiglia e di molto altro ancora».
«Qualche politico - dice ancora Giovanna Bruno - di maggioranza ha compreso che le Cooperative rischiano il collasso, se si continua così? Ha compreso che se collassano le Cooperative, cadono a cascata tutti i servizi di cui le stesse si fanno carico? Ha compreso che mensilmente le Cooperative fanno fronte con le proprie risicate risorse al pagamento di stipendi, utenze, materiale, gestione delle sedi? Ha compreso che, in alcuni casi, il ritardo con cui il Comune paga si riflette in primo luogo sui dipendenti, che vedono slittare molto più in là nel tempo il loro compenso mensile? Qualcuno si rende conto che la pazienza ha un limite e tirare troppo la corda può portare a conseguenze gravissime per tutta la nostra Comunità? Ha compreso che di questo passo alle Cooperative non resta altra soluzione che licenziare, sospendere le attività e avviare azioni legali per vedersi riconosciuto ciò che spetta loro di diritto, con ulteriore aggravio di costi a carico della Comunità andriese?».
«Dov'è, concretamente, l'attenzione al sociale tanto decantata in tutte le salse dal centro-destra andriese? Siamo stanchi di false rassicurazioni. Non abbiamo più nemmeno l'occasione per parlare di questi delicati argomenti nei luoghi preposti, visto che il Consiglio Comunale non si riunisce praticamente mai, se non per atti che scadono. Stessa cosa dicasi per le Commissioni Consiliari, che il più delle volte non hanno materiale amministrativo su cui confrontarsi. Non ci resta che ricorrere agli organi di informazione, per sensibilizzare chi di dovere a correre urgentemente al riparo. Una Città veramente solidale, una Città veramente attenta al sociale non può assistere a questo modo di comportarsi. Di qui il grido d'allarme: l'amministrazione trovi il modo per sanare i ritardi nei pagamenti, dando dignità al lavoro di tutti gli operatori del settore, a cui va il sentito ringraziamento per l'incessante attività svolta, nonostante queste immani difficoltà economiche tutte riconducibili alla cattiva politica del centro destra locale».