Vita di città
Contratto terziario della grande distribuzione, la Fisascat si prepara allo sciopero
Due giornate di mobilitazione il 7 novembre ed il 19 dicembre davanti alle Coop
Puglia - giovedì 5 novembre 2015
La Fisascat, la federazione del terziario, commercio, turismo e servizi della Cisl, si prepara alle due giornate di mobilitazione e sciopero nazionale del 7 novembre e del 19 dicembre prossimi indette contro lo stallo negoziale al tavolo con Federdistribuzione per la sottoscrizione del contratto nazionale della grande distribuzione organizzata che circa 300 mila addetti del comparto commerciale attendono da oltre ventidue mesi. Anche in Puglia dalle ore 10 alle ore 13,00 manifestazioni davanti alle Coop e a Ikea. Presidi con i dipendenti e i segretari generali delle Fisascat territoriali. La riflessione del consiglio generale della categoria cislina, verte a tutto tondo anche sullo stato dei negoziati per il rinnovo dei contratti nazionali nei diversi comparti del turismo e dei servizi, dove complessivamente supera quota 2 milioni il numero dei lavoratori che attendono in media da oltre un biennio un riconoscimento economico e normativo. Ad oggi il calendario di incontri non ha ancora sortito una positiva conclusione globale delle trattative; lo stallo negoziale è attribuibile alla volontà delle associazioni datoriali di settore di abbattere il costo del lavoro a fronte della progressiva riduzione dei fatturati.
Per la Fisascat è impensabile che il prezzo della crisi ricada esclusivamente sui lavoratori per i quali è necessario definire, attraverso i rinnovi contrattuali, un aumento salariale che preveda anche il rafforzamento degli interventi di welfare integrativo, esperienza consolidata e che si è dimostrata positiva per tutti i settori del terziario. «In linea con la riforma del modello contrattuale proposto dalla Cisl - ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Puglia Basilicata Vincenzo Riglietta- serve definire un nuovo pacchetto di aiuti e strumenti che possano rispondere alle esigenze dei lavoratori nel momento del bisogno». Una sfida che per la Fisascat si giocherà tutta sulla partecipazione dei lavoratori che dovranno avere un ruolo attivo nella costruzione del proprio futuro.
«In Puglia - spiega Riglietta - i problemi sono come a livello nazionale sul rinnovo contrattuale del terziario, siamo riusciti qualche mese addietro a rinnovarlo con la Confcommercio per il piccolo commercio, la grande distribuzione invece si è tirata fuori. Quindi abbiamo programmato due giorni di sciopero, il primo è quello del 7 di Novembre, vediamo con questa iniziativa di riaprire il tavolo della trattativa. Tutta la grande distribuzione e quindi i lavoratori stanno soffrendo da questo punto di vista, noi usciamo da un accordo con Coop Estense in Puglia dove addirittura paventavano degli esuberi, è chiaro che la situazione della grande distribuzione è molto critica soprattutto con i turni di lavoro e le domeniche, e soprattutto noi registriamo dei bassi salari. Per quanto riguarda l'Ikea come molte multinazionali vogliono rivedere la contrattazione di secondo livello al ribasso e per noi come categoria della Cisl la contrattazione di secondo livello è un paletto, un punto di riferimento molto importante a cui non rinunciamo. E' arrivato il tempo di riallacciarci ai contratti delle grandi nazioni europee, come Francia e Germania , proprio per poter portare dare una maggiore retribuzione ai lavoratori che rappresentiamo».
Per la Fisascat è impensabile che il prezzo della crisi ricada esclusivamente sui lavoratori per i quali è necessario definire, attraverso i rinnovi contrattuali, un aumento salariale che preveda anche il rafforzamento degli interventi di welfare integrativo, esperienza consolidata e che si è dimostrata positiva per tutti i settori del terziario. «In linea con la riforma del modello contrattuale proposto dalla Cisl - ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Puglia Basilicata Vincenzo Riglietta- serve definire un nuovo pacchetto di aiuti e strumenti che possano rispondere alle esigenze dei lavoratori nel momento del bisogno». Una sfida che per la Fisascat si giocherà tutta sulla partecipazione dei lavoratori che dovranno avere un ruolo attivo nella costruzione del proprio futuro.
«In Puglia - spiega Riglietta - i problemi sono come a livello nazionale sul rinnovo contrattuale del terziario, siamo riusciti qualche mese addietro a rinnovarlo con la Confcommercio per il piccolo commercio, la grande distribuzione invece si è tirata fuori. Quindi abbiamo programmato due giorni di sciopero, il primo è quello del 7 di Novembre, vediamo con questa iniziativa di riaprire il tavolo della trattativa. Tutta la grande distribuzione e quindi i lavoratori stanno soffrendo da questo punto di vista, noi usciamo da un accordo con Coop Estense in Puglia dove addirittura paventavano degli esuberi, è chiaro che la situazione della grande distribuzione è molto critica soprattutto con i turni di lavoro e le domeniche, e soprattutto noi registriamo dei bassi salari. Per quanto riguarda l'Ikea come molte multinazionali vogliono rivedere la contrattazione di secondo livello al ribasso e per noi come categoria della Cisl la contrattazione di secondo livello è un paletto, un punto di riferimento molto importante a cui non rinunciamo. E' arrivato il tempo di riallacciarci ai contratti delle grandi nazioni europee, come Francia e Germania , proprio per poter portare dare una maggiore retribuzione ai lavoratori che rappresentiamo».