Cronaca
Continua la protesta: manifestanti sotto Palazzo di Città
Il Sindaco Giorgino: «Manifestate in modo pacifico». Comitato 9 dicembre: «Andiamo a Roma»
Andria - martedì 10 dicembre 2013
21.32
Pomeriggio movimentato quest'oggi ad Andria: nel secondo giorno di protesta più o meno volontaria in Città, la parola arriva alle istituzioni ed ai rappresentanti. Già dal pomeriggio ad Andria sono arrivati alcuni rappresentanti del Comitato nazionale "9 dicembre" per coordinare le operazioni di protesta (per AndriaViva un'intervista ad uno dei responsabili). Ma dalle 18 i manifestanti si sono radunati in Piazza Catuma per poi giungere alle 19 in Piazza Umberto I sotto Palazzo di Città dopo che il Sindaco della Città di Andria, Nicola Giorgino, era giunto in Viale Crispi per incontrare proprio i manifestanti. Dalla scalinata d'ingresso di Palazzo di Città, poi, un comizio improvvisato del Sindaco e dei rappresentati del comitato nazionale per riportare i manifestanti verso le decisioni da intraprendere dopo due giorni di stop totale.
«Le ragioni della protesta sono condivisibili ma è necessario difendere il diritto a manifestare ma anche lasciare libertà di adesione alla protesta - ha detto con il megafono il Primo Cittadino andriese - l'invito è quello di fare proposte concrete per cercare delle soluzioni e fare in modo che la protesta di Andria possa arrivare forte nei palazzi romani». E per far questo ci si è impegnati a trovare una ventina di bus da riempire per dirigersi a Roma tutti assieme, manifestanti ed istituzioni, per portare le proprie rimostranze. I rappresentanti del comitato, poi, hanno invitato tutti ad organizzarsi per la protesta nella Capitale ed a discutere sul da farsi per tutelare tutte le categorie di persone della Città di Andria: «Parliamo tutti assieme e restiamo uniti, ma dobbiamo considerare le esigenze di tutti». Ma una parte dei manifestanti ha ribadito la contrarietà all'interruzione dello sciopero seppur gran parte dei commercianti spinge per riaprire le saracinesche già da domani. E' in corso una riunione in Comune tra alcuni rappresentati delle diverse categorie per scegliere il da farsi per la giornata di domani. Si preannuncia una lunga discussione con alle 21,30 molta gente ancora radunata a Palazzo di Città.
«Le ragioni della protesta sono condivisibili ma è necessario difendere il diritto a manifestare ma anche lasciare libertà di adesione alla protesta - ha detto con il megafono il Primo Cittadino andriese - l'invito è quello di fare proposte concrete per cercare delle soluzioni e fare in modo che la protesta di Andria possa arrivare forte nei palazzi romani». E per far questo ci si è impegnati a trovare una ventina di bus da riempire per dirigersi a Roma tutti assieme, manifestanti ed istituzioni, per portare le proprie rimostranze. I rappresentanti del comitato, poi, hanno invitato tutti ad organizzarsi per la protesta nella Capitale ed a discutere sul da farsi per tutelare tutte le categorie di persone della Città di Andria: «Parliamo tutti assieme e restiamo uniti, ma dobbiamo considerare le esigenze di tutti». Ma una parte dei manifestanti ha ribadito la contrarietà all'interruzione dello sciopero seppur gran parte dei commercianti spinge per riaprire le saracinesche già da domani. E' in corso una riunione in Comune tra alcuni rappresentati delle diverse categorie per scegliere il da farsi per la giornata di domani. Si preannuncia una lunga discussione con alle 21,30 molta gente ancora radunata a Palazzo di Città.