Cronaca
Continua la protesta di 82 dipendenti ex Aimeri
Riassunti dalla Sangalli gli operatori attendono il pagamento di spettanze. La ditta, che si occupava della raccolta dei rifiuti, ha un debito con il Comune di Andria di circa 5 milioni di euro
Andria - giovedì 21 marzo 2013
8.34
Sono decisi a proseguire la loro battaglia in tutte le sedi possibili gli 82 ex dipendenti dell'Aimeri, società milanese che si occupa di raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani in tutta Italia e che fino al mese di agosto ha effettuato il servizio di RSU anche nella Città di Andria. Gli ex dipendenti sono stati riassunti dalla Sangalli, la nuova società di Monza, che ha vinto l'appalto fatto dall'ATO per i comuni di Andria e Canosa per la raccolta differenziata porta a porta, ma ad oggi attendono ancora le spettanze della mensilità di Agosto 2012 nonchè della tredicesima, quattordicesima e TFR.
L'Aimeri è una società in forte difficoltà ed ultimamente è stata al centro di diversi casi come questo in città della Puglia, dell'Emilia Romagna e della Liguria, ma alla base del ritardo c'è anche l'enorme credito che l'azienda ha maturato nei confronti dell'ente comunale. La Città di Andria, infatti, deve ancora corrispondere oltre 5 milioni di euro per le ultime mensilità di gestione del servizio e dall'Aimeri nessuno ha voglia di parlare. In comune, invece, c'è stato un incontro con gli 82 lavoratori ai quali è stato riferito di attendere prossimi passaggi burocratici. Gli ex dipendenti, tuttavia, hanno già messo in moto la macchina legale per cercare di sbloccare al più presto la situazione e vedersi riconosciuto quanto spettante.
L'Aimeri è una società in forte difficoltà ed ultimamente è stata al centro di diversi casi come questo in città della Puglia, dell'Emilia Romagna e della Liguria, ma alla base del ritardo c'è anche l'enorme credito che l'azienda ha maturato nei confronti dell'ente comunale. La Città di Andria, infatti, deve ancora corrispondere oltre 5 milioni di euro per le ultime mensilità di gestione del servizio e dall'Aimeri nessuno ha voglia di parlare. In comune, invece, c'è stato un incontro con gli 82 lavoratori ai quali è stato riferito di attendere prossimi passaggi burocratici. Gli ex dipendenti, tuttavia, hanno già messo in moto la macchina legale per cercare di sbloccare al più presto la situazione e vedersi riconosciuto quanto spettante.