Politica
Consorzi di bonifica, Marmo: «Verbali fantasma, agricoltori beffati»
Il consigliere regionale andriese di Forza Italia torna sul tributo 630
Andria - venerdì 7 agosto 2015
17.11
«Due documenti condivisi dalla Regione, dalle organizzazioni di categoria e dai consorzi di bonifica commissariati con cui, in estrema sintesi, le parti concordavano la 'mission impossible' di migliorare la qualità dei servizi erogati agli agricoltori e abbattere i costi. Ma non solo: si impegnavano ad anticipare l'emissione dei ruoli del tributo 630 dei consorzi a marzo, aprile e maggio 2015. Chissà perché, però, l'accelerata prevista non c'è stata e, venendo meno all'impegno assunto, gli avvisi di pagamento sono stati inviati solo dopo la campagna elettorale». Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo tornando sulla vicenda avvisi di pagamento dei Consorzi di Bonifica.
«Il primo documento – aggiunge Marmo - risale a luglio 2014 ed equivale alla lista dei buoni propositi mai realizzati. Il secondo, invece, è del febbraio 2015 e apre gli occhi a coloro che hanno dato fiducia al centrosinistra. In pentola, infatti, bolliva una minestra amarissima per i nostri agricoltori che, se fosse stato rispettato quanto deciso, si sarebbero visti recapitare le richieste di pagamento del tributo a poche settimane dalle elezioni regionali». Poi l'estratto del verbale del febbraio scorso: "Le organizzazioni di categoria – si legge - unitamente ai Consorzi, si impegnano nei mesi di marzo, aprile e maggio 2015 ad anticipare le emissioni dei ruoli con una attività di informazione e comunicazione sul territorio per diffondere i risultati del lavoro del tavolo tecnico e rendere noto i carichi di contribuenza e i servizi da svolgere".
«Ora, non solo furbescamente hanno posticipato le cartelle a dopo le elezioni (per non scontarne il prezzo) - ha detto lo stesso Marmo - ma non hanno dato anche alcuna informazione agli agricoltori (forse per non privarli del gusto della sorpresa). Tradotto: incontri e tavoli tecnici assolutamente inutili e verbali fantasma. Oltre al danno – conclude Marmo - non è mancata la beffa ed ora siamo curiosi di testare la credibilità della maggioranza sulla riforma tanto chiacchierata che dovrebbe rivoluzionare il sistema».
«Il primo documento – aggiunge Marmo - risale a luglio 2014 ed equivale alla lista dei buoni propositi mai realizzati. Il secondo, invece, è del febbraio 2015 e apre gli occhi a coloro che hanno dato fiducia al centrosinistra. In pentola, infatti, bolliva una minestra amarissima per i nostri agricoltori che, se fosse stato rispettato quanto deciso, si sarebbero visti recapitare le richieste di pagamento del tributo a poche settimane dalle elezioni regionali». Poi l'estratto del verbale del febbraio scorso: "Le organizzazioni di categoria – si legge - unitamente ai Consorzi, si impegnano nei mesi di marzo, aprile e maggio 2015 ad anticipare le emissioni dei ruoli con una attività di informazione e comunicazione sul territorio per diffondere i risultati del lavoro del tavolo tecnico e rendere noto i carichi di contribuenza e i servizi da svolgere".
«Ora, non solo furbescamente hanno posticipato le cartelle a dopo le elezioni (per non scontarne il prezzo) - ha detto lo stesso Marmo - ma non hanno dato anche alcuna informazione agli agricoltori (forse per non privarli del gusto della sorpresa). Tradotto: incontri e tavoli tecnici assolutamente inutili e verbali fantasma. Oltre al danno – conclude Marmo - non è mancata la beffa ed ora siamo curiosi di testare la credibilità della maggioranza sulla riforma tanto chiacchierata che dovrebbe rivoluzionare il sistema».