Politica
Consiglio Provinciale, un nulla di fatto per le dimissioni di Spina
Maggioranza ed opposizioni concordi nell'attesa dei chiarimenti del Ministero
BAT - venerdì 24 aprile 2015
16.46
Si è riunito stamani il Consiglio provinciale di Barletta - Andria - Trani convocato dal Presidente Francesco Spina in seduta straordinaria, per rimettere il proprio mandato alla massima assise della BAT, dopo l'appoggio annunciato al candidato del centrosinistra alla carica di Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. La seduta si è conclusa con un nulla di fatto ed un rinvio per attendere le paventate delucidazioni del Ministero degli Interni su quello che sarebbe il futuro dell'ente nel caso di dimissioni del Presidente Spina. In apertura di seduta, infatti, il Consigliere provinciale della maggioranza di centrodestra Giuseppe Corrado ha letto un documento con il quale si chiede proprio l'attesa della pronuncia: «I Consiglieri provinciali di centrodestra - recita il documento - in relazione all' ordine del giorno ed alla vicenda politica che ha interessato il Presidente della Provincia, Francesco Spina, comunicano di aver interessato gli organi amministrativi della Provincia per conoscere le evoluzioni dello stesso Ente, per il prosieguo dell'attività in riferimento alle annunciate dimissioni del Presidente; avendo appreso dallo stesso organo amministrativo che è stato formulato uno specifico quesito al Ministero dell'Interno ed alla Prefettura di Barletta - Andria - Trani e considerato che la normativa è di recente emanazione ed appare suscettibile di diverse interpretazioni, assolutamente non univoche, all'unanimità decidono di attendere la risposta al quesito già formulato al Ministero dell'Interno ed alla Prefettura, per potersi quindi successivamente relazionare tra i Consiglieri e le forze politiche di riferimento».
Dello stesso avviso anche il gruppo consiliare di minoranza che ha condiviso la necessità, per bocca del Consigliere provinciale Pasquale Sgaramella, di attendere la pronuncia del Ministero degli Interni e della Prefettura rispetto ai quesiti posti nei giorni scorsi dalla Provincia. A seguire la seduta si è sciolta per la mancanza del numero legale dei Consiglieri provinciali presenti. Al termine dei lavori si registra l'intervento del Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina. «Coerentemente ho portato nella sede più opportuna, che è il massimo consesso provinciale, la situazione politica relativa alla mia permanenza nell'Udc, che a livello regionale sostiene Michele Emiliano - ha affermato il Presidente Spina -. D'altra parte, sul piano istituzionale ho ritenuto doveroso richiedere un parere alla Prefettura ed al Ministero sugli scenari che si sarebbero aperti in caso di mie dimissioni. Esprimo apprezzamento per la scelta responsabile dei Consiglieri provinciali che, è doveroso ricordarlo, alla pari del sottoscritto non percepiscono neanche i rimborsi spesa per la benzina, ma hanno saputo assumersi con grande dignità una forte responsabilità nel garantire una continuità amministrativa senza vuoti istituzionali. Come avevo promesso, non ci sono stati ribaltoni di maggioranza ma si è affrontata con serenità una questione delicata sul piano politico ed istituzionale».
Il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Spina, ha poi concluso: «L'appartenenza all'Udc dimostra come il sottoscritto preferisca mantenere coerentemente la propria collocazione politica, anche quando sarebbe più comodo ed opportunistico fare scelte più eclatanti e remunerative sotto ogni profilo. La gente apprezza la coerenza di questa mia posizione e soprattutto gli straordinari risultati da me conseguiti come amministratore pubblico nell'interesse della Città di Bisceglie ed oggi anche della Provincia di Barletta - Andria - Trani. Appena arriverà il parere del Ministero degli Interni, convocherò il Consiglio provinciale per una opportuna valutazione da parte della maggioranza e dell'intera assemblea».
Dello stesso avviso anche il gruppo consiliare di minoranza che ha condiviso la necessità, per bocca del Consigliere provinciale Pasquale Sgaramella, di attendere la pronuncia del Ministero degli Interni e della Prefettura rispetto ai quesiti posti nei giorni scorsi dalla Provincia. A seguire la seduta si è sciolta per la mancanza del numero legale dei Consiglieri provinciali presenti. Al termine dei lavori si registra l'intervento del Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina. «Coerentemente ho portato nella sede più opportuna, che è il massimo consesso provinciale, la situazione politica relativa alla mia permanenza nell'Udc, che a livello regionale sostiene Michele Emiliano - ha affermato il Presidente Spina -. D'altra parte, sul piano istituzionale ho ritenuto doveroso richiedere un parere alla Prefettura ed al Ministero sugli scenari che si sarebbero aperti in caso di mie dimissioni. Esprimo apprezzamento per la scelta responsabile dei Consiglieri provinciali che, è doveroso ricordarlo, alla pari del sottoscritto non percepiscono neanche i rimborsi spesa per la benzina, ma hanno saputo assumersi con grande dignità una forte responsabilità nel garantire una continuità amministrativa senza vuoti istituzionali. Come avevo promesso, non ci sono stati ribaltoni di maggioranza ma si è affrontata con serenità una questione delicata sul piano politico ed istituzionale».
Il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Spina, ha poi concluso: «L'appartenenza all'Udc dimostra come il sottoscritto preferisca mantenere coerentemente la propria collocazione politica, anche quando sarebbe più comodo ed opportunistico fare scelte più eclatanti e remunerative sotto ogni profilo. La gente apprezza la coerenza di questa mia posizione e soprattutto gli straordinari risultati da me conseguiti come amministratore pubblico nell'interesse della Città di Bisceglie ed oggi anche della Provincia di Barletta - Andria - Trani. Appena arriverà il parere del Ministero degli Interni, convocherò il Consiglio provinciale per una opportuna valutazione da parte della maggioranza e dell'intera assemblea».