Vita di città
Consiglio comunale, via libera al regolamento zona Pip. Ecco le novità
Dopo 9 ore di discussione la delibera è stata approvata con alcuni emendamenti. 70 in totale quelli proposti
Andria - mercoledì 11 maggio 2022
12.17
Due le sostanziali novità nel nuovo regolamento della zona Pip del piano di insediamenti produttivo che è stato approvato ieri sera, 10 maggio ad Andria a maggioranza, 20 i voti a favore e 5 contrari: ci sono volute 9 ore di consiglio comunale e 70 emendamenti presentati quasi tutti dall'opposizione per giungere al via libera della delibera licenziata praticamente alle 3 di notte.
L'idea di fondo è quella di snellire le pratiche di concessione delle aree per dare impulso a nuovi insediamenti produttivi. Si parte innanzitutto fa una ricognizione dei suoli liberi o non utilizzati a cui seguirà un bando a sportello per l'assegnazione agli interessati delle aree. «Un importante provvedimento voluto da questa maggioranza politica, per dare dignità e fiducia al tessuto imprenditoriale, puntando a snellire le procedure di assegnazione dei suoli» ha commentato il Sindaco Giovanna Bruno al termine della seduta in cui è stato discusso l'ordine del giorno con «l'obiettivo è quello di dare alla nostra Comunità lo slancio necessario ad interpretare le reali esigenze del tempo storico ed economico che attraversiamo», ha puntualizzato la Prima cittadina.
L'idea di fondo è quella di snellire le pratiche di concessione delle aree per dare impulso a nuovi insediamenti produttivi. Si parte innanzitutto fa una ricognizione dei suoli liberi o non utilizzati a cui seguirà un bando a sportello per l'assegnazione agli interessati delle aree. «Un importante provvedimento voluto da questa maggioranza politica, per dare dignità e fiducia al tessuto imprenditoriale, puntando a snellire le procedure di assegnazione dei suoli» ha commentato il Sindaco Giovanna Bruno al termine della seduta in cui è stato discusso l'ordine del giorno con «l'obiettivo è quello di dare alla nostra Comunità lo slancio necessario ad interpretare le reali esigenze del tempo storico ed economico che attraversiamo», ha puntualizzato la Prima cittadina.