Politica
Consiglio Comunale, dopo 6 ore approvato a maggioranza il Bilancio
Seduta fiume dell'assise cittadina per tariffe e previsionale 2015
Andria - martedì 1 settembre 2015
11.33
Ci sono volute sei ore per approvare a maggioranza la manovra finanziaria di bilancio del 2015 del Comune di Andria in una seduta fiume durata sino all'una di notte come non accadeva da moltissimo tempo. Tra pregiudiziali, discussioni, emendamenti e diatribe, l'aula di Palazzo San Francesco è stata animata sin dalle prime battute. Approvato l'aumento di quasi tutte le aliquote locali con la Tasi che raddoppia passando dall'1 per mille al due per mille e l'Imu sulle seconde case dalle 0,76 allo 0,86. Sulla vicenda Tari, invece, restano ancora dubbi perchè, se è vero che l'imposta è attualmente invariata negli importi complessivi, potrebbe subire variazioni nel saldo finale di marzo a causa dei maggiori costi di conferimento dei rifiuti per via della chiusura della discarica di Andria. Il Primo Cittadino, tuttavia, ha rassicurato che «non vi sarà nessun aumento per la Tari ed anzi potrebbero esserci anche dei vantaggi proprio a saldo per i cittadini». Tra parti tecniche e numeri, tuttavia, gran parte del Consiglio Comunale si è sviluppato sulle responsabilità per gli aumenti.
In evidenza, soprattutto nella prima fase, vi sono stati i rappresentanti del Movimento 5 Stelle che hanno chiesto il rinvio della seduta per via dell'arrivo della documentazione dei Revisori dei Conti solo il 25 agosto scorso. Rinvio appoggiato dal resto delle opposizioni ma bocciato dalla maggioranza di centrodestra. Poi subito nel vivo delle questioni con diversi interventi e la lunga relazione del Primo Cittadino andriese che ha ribadito la bontà delle iniziative intraprese: «Al netto delle polemiche questo è un bilancio che guarda al futuro della Città - ha detto Giorgino - abbiamo continuato nei tagli della spesa corrente passando in cinque anni da 70 milioni di euro ai 58 attuali. Lo stato ha martoriato il comune con tagli che sono arrivati a poco meno di 25 milioni di euro e riusciamo comunque a mantenere la tassazione tra le più basse d'Italia». Dello stesso avviso anche diversi interventi di esponenti del centrodestra ed anche dell'Assessore al Bilancio Rinaldi: «L'aumento delle imposte era necessario per la modifica di criteri contabili da parte dello stato oltre che dai tagli stessi - ha detto Rinaldi - crediamo di aver risposto in modo efficace alle sollecitazioni pervenute dagli organi competenti. Non vi sono connessioni con lo sforamento del patto di stabilità del 2012 e l'aumento delle tasse».
Di avviso completamente diverso anche le opposizioni che hanno più volte ribadito la necessità di costruire un bilancio più partecipato possibile oltre a rimarcare il possibile aumento della Tari e, come detto da Fortunato all'esordio in Consiglio, «gli oltre 10 milioni di euro di aumento sulla tassazione che colpiranno i cittadini». Per il Movimento 5 Stelle un emendamento bocciato dal settore finanziario sulla questione assistenza specialistica per bambini disabili e le proteste anche in aula. Di rilievo anche la posizione del consigliere di maggioranza di Andria Possibile, Giuseppe Chieppa, che ha rimarcato la necessità di cambiare rotta da parte del centrodestra che, «in questo bilancio, non ha assolutamente dato un segnale forte ai cittadini. Nel prossimo futuro valuteremo cosa fare».
In evidenza, soprattutto nella prima fase, vi sono stati i rappresentanti del Movimento 5 Stelle che hanno chiesto il rinvio della seduta per via dell'arrivo della documentazione dei Revisori dei Conti solo il 25 agosto scorso. Rinvio appoggiato dal resto delle opposizioni ma bocciato dalla maggioranza di centrodestra. Poi subito nel vivo delle questioni con diversi interventi e la lunga relazione del Primo Cittadino andriese che ha ribadito la bontà delle iniziative intraprese: «Al netto delle polemiche questo è un bilancio che guarda al futuro della Città - ha detto Giorgino - abbiamo continuato nei tagli della spesa corrente passando in cinque anni da 70 milioni di euro ai 58 attuali. Lo stato ha martoriato il comune con tagli che sono arrivati a poco meno di 25 milioni di euro e riusciamo comunque a mantenere la tassazione tra le più basse d'Italia». Dello stesso avviso anche diversi interventi di esponenti del centrodestra ed anche dell'Assessore al Bilancio Rinaldi: «L'aumento delle imposte era necessario per la modifica di criteri contabili da parte dello stato oltre che dai tagli stessi - ha detto Rinaldi - crediamo di aver risposto in modo efficace alle sollecitazioni pervenute dagli organi competenti. Non vi sono connessioni con lo sforamento del patto di stabilità del 2012 e l'aumento delle tasse».
Di avviso completamente diverso anche le opposizioni che hanno più volte ribadito la necessità di costruire un bilancio più partecipato possibile oltre a rimarcare il possibile aumento della Tari e, come detto da Fortunato all'esordio in Consiglio, «gli oltre 10 milioni di euro di aumento sulla tassazione che colpiranno i cittadini». Per il Movimento 5 Stelle un emendamento bocciato dal settore finanziario sulla questione assistenza specialistica per bambini disabili e le proteste anche in aula. Di rilievo anche la posizione del consigliere di maggioranza di Andria Possibile, Giuseppe Chieppa, che ha rimarcato la necessità di cambiare rotta da parte del centrodestra che, «in questo bilancio, non ha assolutamente dato un segnale forte ai cittadini. Nel prossimo futuro valuteremo cosa fare».