Politica
Consiglio Comunale, Bruno: «Maggioranza bloccata, senza scelte politiche»
La consigliera di Progetto Andria torna sul provvedimento approvato dall'assise
Andria - giovedì 19 novembre 2015
8.41
«Rinegoziare i mutui è una possibilità che il governo centrale, a guida Renzi, ha dato agli Enti locali per alleggerire il peso delle rate di mutuo contratte; manovra resa possibile pure grazie all'efficace azione dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che ha molto insistito per arrivare a questo obiettivo. Il mutuo, si badi bene, resta tutto: solo che invece che adempiere in 30 anni, il Comune adempirà in 40 anni, senza avere aggravio di interessi. Il Comune, secondo i criteri del decreto legge, ha potuto rinegoziare 106 posizioni debitorie su 160, spostando in avanti nel tempo le rate di mutuo e avendo respiro economico per un anno». Spiega così il Consiglio Comunale di Andria appena trascorso Giovanna Bruno in rappresentanza dei gruppi consiliari di centrosinistra che alla fine di una lunga discussione in aula hanno deciso di astenersi dal voto al provvedimento.
«Il Consiglio Comunale - ricorda Giovanna Bruno - è stato convocato nuovamente per una delibera di carattere finanziario, la rinegoziazione dei mutui fatti presso la Cassa Depositi e Prestiti. Ancora una volta, quindi, al centro dell'attenzione ci sono le risorse finanziarie dell'Ente, ridotto ormai alle pezze per la acclarata mancanza di liquidità. A pagare le conseguenze di questa ristrettezza economica è l'intera Comunità cittadina, su cui gravano debiti decennali, per via di scelte politiche a nostro parere errate, effettuate dall'amministrazione di centro-destra. Da questa operazione approvata in Consiglio deriva una temporanea liquidità per il Comune, quantificata in € 1.505.031,73 per il bilancio 2015. Ora: l'Ente deve decidere come utilizzare questa disponibilità economica, che ci saremmo augurati andasse nella logica sia di un abbattimento della elevata pressione fiscale ricadente sui cittadini (per via di tasse deliberatamente aumentate da questa amministrazione) sia di un rimpinguamento dei capitoli di bilancio riguardanti il sociale (disagio occupazionale, servizi inefficienti o insufficienti, sostegno alla povertà ecc…)».
Dal centrosinistra un emendamento presentato e bocciato a maggioranza: «La coalizione di centro sinistra (Progetto Andria – PD – Lista Emiliano, Sabino Fortunato per Andria), ha presentato un emendamento migliorativo della delibera, con lo scopo di vincolare l'amministrazione ad utilizzare le risorse ricavate da questa manovra per finalità sociali, o comunque valutare di comune accordo forme di abbattimento della pressione fiscale. Ma la maggioranza di centro-destra, respingendo l'emendamento in questione, ha preferito lasciarsi le mani libere e non apporre vincoli di destinazione alle economie liberate dalla rinegoziazione. Dopo un'ampia discussione in aula, è trapelato solo che queste economie verranno utilizzate per far fronte a nuove posizioni debitorie, come se non fossero già abbastanza quelle attualmente pendenti. Ancora una volta l'amministrazione Giorgino e la sua maggioranza è bloccata e non sa compiere scelte politiche che diano un senso progettuale alla gestione del pubblico denaro. A pagarne le conseguenze, sempre gli andriesi. Altra occasione persa!».
«Il Consiglio Comunale - ricorda Giovanna Bruno - è stato convocato nuovamente per una delibera di carattere finanziario, la rinegoziazione dei mutui fatti presso la Cassa Depositi e Prestiti. Ancora una volta, quindi, al centro dell'attenzione ci sono le risorse finanziarie dell'Ente, ridotto ormai alle pezze per la acclarata mancanza di liquidità. A pagare le conseguenze di questa ristrettezza economica è l'intera Comunità cittadina, su cui gravano debiti decennali, per via di scelte politiche a nostro parere errate, effettuate dall'amministrazione di centro-destra. Da questa operazione approvata in Consiglio deriva una temporanea liquidità per il Comune, quantificata in € 1.505.031,73 per il bilancio 2015. Ora: l'Ente deve decidere come utilizzare questa disponibilità economica, che ci saremmo augurati andasse nella logica sia di un abbattimento della elevata pressione fiscale ricadente sui cittadini (per via di tasse deliberatamente aumentate da questa amministrazione) sia di un rimpinguamento dei capitoli di bilancio riguardanti il sociale (disagio occupazionale, servizi inefficienti o insufficienti, sostegno alla povertà ecc…)».
Dal centrosinistra un emendamento presentato e bocciato a maggioranza: «La coalizione di centro sinistra (Progetto Andria – PD – Lista Emiliano, Sabino Fortunato per Andria), ha presentato un emendamento migliorativo della delibera, con lo scopo di vincolare l'amministrazione ad utilizzare le risorse ricavate da questa manovra per finalità sociali, o comunque valutare di comune accordo forme di abbattimento della pressione fiscale. Ma la maggioranza di centro-destra, respingendo l'emendamento in questione, ha preferito lasciarsi le mani libere e non apporre vincoli di destinazione alle economie liberate dalla rinegoziazione. Dopo un'ampia discussione in aula, è trapelato solo che queste economie verranno utilizzate per far fronte a nuove posizioni debitorie, come se non fossero già abbastanza quelle attualmente pendenti. Ancora una volta l'amministrazione Giorgino e la sua maggioranza è bloccata e non sa compiere scelte politiche che diano un senso progettuale alla gestione del pubblico denaro. A pagarne le conseguenze, sempre gli andriesi. Altra occasione persa!».