Cronaca
Coniugi denunciati per simulazione di reato e resistenza a pubblico ufficiale
Un ex sorvegliato speciale è fuggito alla vista dei poliziotti mentre la moglie ha finto di aver subito il furto dell'autovettura
Andria - venerdì 1 marzo 2019
18.57
Pensavano di averla fatta franca, ma l'occhio del "grande fratello" li ha inchiodati alle loro responsabilità.
Un ex sorvegliato speciale è stato denunciato a piede libero per resistenza alla Forza pubblica, mentre la moglie è stata anch'essa denunciata ma per simulazione di reato per una vicenda che ha avuto inizio ieri sera, nei pressi di via Castel del Monte.
Gli agenti di una volante del locale Commissariato della Polizia di Stato, scorgevano all'interno di una autovettura un volto noto, a cui gli era stato revocato il permesso di guida. Gli agenti di P.S., cercano quindi di avvicinarsi all'autovettura, dove si trovava l'uomo solo alla guida e iniziano a seguirlo, attendendo di intervenire in un momento in cui il traffico veicolare sarebbe stato più regolare.
Ma ecco che l'uomo, accortosi di essere seguito dalla "volante" della Polizia di Stato inizia a darsi alla fuga con l'autovettura a velocità sostenuta, imboccando anche alcune strade cittadine contromano. Gli agenti iniziano così un inseguimento a sirene spiegate e con i lampeggianti accesi, cercando di bloccare l'autovettura con a bordo l'uomo.
La corsa del fuggitivo si arrestava in una traversa di via Corato, quando l'uomo decide di abbandonare l'auto e darsi alla fuga a piedi. Gli agenti di P.S. che non avevano mollato l'autovettura del fuggitivo, anch'essi si lanciano ad un inseguimento a piedi, ma l'uomo riesce a far perdere le proprie tracce.
I poliziotti, avendo avuto entrambi riscontri visivi circa la possibile identità dell'uomo, decidono di recarsi alla casa del sospettato e qui trovano il suo papà. Alla domanda degli agenti di dove fosse il figliuolo, l'uomo risponde di non sapere dove fosse andato e di non avere il numero di cellulare dello stesso. Riconosce però che la macchina che si era data alla fuga alla vista della Polizia fosse la sua, ma che questa era in uso della nuora, ovvero la moglie del sospettato.
Gli agenti di P.S., messisi in contatto con la donna, questa riferisce che l'autovettura era stata da poco rubata e che la stessa era alla Caserma dei Carabinieri per sporgere regolare denuncia di furto.
Mentre la donna veniva invitata a recarsi presso il locale Commissariato di P.S. per formalizzare lì la prevista denuncia di furto, alcuni poliziotti riuscivano a procurarsi dei filmati nei quali, si riconosceva nitidamente la persona del sospettato scendere dalla macchina e darsi alla fuga.
Giunta al Commissariato di P.S., la donna -una 20enne di Andria- interrogata dagli agenti di P.S., coordinati dal vice Questore Gerardo Di Nunno, cadeva in palesi contraddizioni e pertanto, di fronte a tali evidenti riscontri, veniva denunciata a piede libero per simulazione di reato, oltre ad una pesante sanzione pecuniaria, mentre il marito, un 22enne già noto alle Forze dell'ordine nel frattempo rintracciato, veniva denunciato a piede libero per resistenza alle Forze dell'ordine. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro giudiziario.
Un ex sorvegliato speciale è stato denunciato a piede libero per resistenza alla Forza pubblica, mentre la moglie è stata anch'essa denunciata ma per simulazione di reato per una vicenda che ha avuto inizio ieri sera, nei pressi di via Castel del Monte.
Gli agenti di una volante del locale Commissariato della Polizia di Stato, scorgevano all'interno di una autovettura un volto noto, a cui gli era stato revocato il permesso di guida. Gli agenti di P.S., cercano quindi di avvicinarsi all'autovettura, dove si trovava l'uomo solo alla guida e iniziano a seguirlo, attendendo di intervenire in un momento in cui il traffico veicolare sarebbe stato più regolare.
Ma ecco che l'uomo, accortosi di essere seguito dalla "volante" della Polizia di Stato inizia a darsi alla fuga con l'autovettura a velocità sostenuta, imboccando anche alcune strade cittadine contromano. Gli agenti iniziano così un inseguimento a sirene spiegate e con i lampeggianti accesi, cercando di bloccare l'autovettura con a bordo l'uomo.
La corsa del fuggitivo si arrestava in una traversa di via Corato, quando l'uomo decide di abbandonare l'auto e darsi alla fuga a piedi. Gli agenti di P.S. che non avevano mollato l'autovettura del fuggitivo, anch'essi si lanciano ad un inseguimento a piedi, ma l'uomo riesce a far perdere le proprie tracce.
I poliziotti, avendo avuto entrambi riscontri visivi circa la possibile identità dell'uomo, decidono di recarsi alla casa del sospettato e qui trovano il suo papà. Alla domanda degli agenti di dove fosse il figliuolo, l'uomo risponde di non sapere dove fosse andato e di non avere il numero di cellulare dello stesso. Riconosce però che la macchina che si era data alla fuga alla vista della Polizia fosse la sua, ma che questa era in uso della nuora, ovvero la moglie del sospettato.
Gli agenti di P.S., messisi in contatto con la donna, questa riferisce che l'autovettura era stata da poco rubata e che la stessa era alla Caserma dei Carabinieri per sporgere regolare denuncia di furto.
Mentre la donna veniva invitata a recarsi presso il locale Commissariato di P.S. per formalizzare lì la prevista denuncia di furto, alcuni poliziotti riuscivano a procurarsi dei filmati nei quali, si riconosceva nitidamente la persona del sospettato scendere dalla macchina e darsi alla fuga.
Giunta al Commissariato di P.S., la donna -una 20enne di Andria- interrogata dagli agenti di P.S., coordinati dal vice Questore Gerardo Di Nunno, cadeva in palesi contraddizioni e pertanto, di fronte a tali evidenti riscontri, veniva denunciata a piede libero per simulazione di reato, oltre ad una pesante sanzione pecuniaria, mentre il marito, un 22enne già noto alle Forze dell'ordine nel frattempo rintracciato, veniva denunciato a piede libero per resistenza alle Forze dell'ordine. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro giudiziario.