Religioni
Concerto meditazione in ricorrenza del II centenario dell'Arciconfraternita Maria SS. Addolorata
"Mendicanti di Dio" è stato il titolo della prima delle tre serata dedicate all'evento
Andria - domenica 3 marzo 2024
12.43
Il Priore dell'Arciconfraternita Maria SS. Addolorata, Francesco Saverio Suriano, ieri sera 2 marzo 2024 nella chiesa di San Francesco, dopo aver salutato e ringraziato per la presenza il Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi, la sindaca avv. Giovanna Bruno e il padre spirituale Don Gianni Agresti, ha illustrato la storia dell'Arciconfraternita Maria SS. Addolorata, sottolineando di essere il 36° Priore dalla fondazione del pio sodalizio.
Quest'anno ricorre infatti il bicentenario della fondazione 1824 -2024. Nel 1824, in Andria un nucleo di gentil uomini e di gentil donne vollero riunirsi in associazione dando il nome di Confraternita di Maria Santissima Addolorata, con l'approvazione del vescovo dell'epoca Mons. Giovanni Battista Bolognesi nonché della potestà civile, giusta ordinanze data 4 dicembre 1824 e confermato con Regio decreto del 15 marzo 1832. La motivazione di questa unione era quella di seguire le orme dei sette pii Patrizi Fiorentini mercanti, questi nel 1233 fondarono l'ordine dei servi di Maria in Firenze canonizzati 1888 dal Papa Leone XIII e raffigurati in un artistico quadro olio su tela del 1894 del maestro Domenico Carbone esposto nella cappella di Maria SS. Addolorata.
La confraternita dell'Addolorata ebbe come primo statuto, compilato dal Cav, Giovanni Jannuzzi fu Stefano, modellato su quello della chiesa di San Ferdinando di nobili di Napoli. Con decreto del 14 maggio 1854 la Confraternita fu elevata ad Arciconfraternita. Nel 1887 Onofrio Spagnoletti Zeuli fece costruire a proprie spese il sontuoso oratorio annesso alla parrocchia di San Francesco dedicato a Maria SS. Addolorata. Collaborarono fattivamente alla costruzione dell'oratorio il Conte Sebastiano Jannuzzi e Mons. Stefano Porro Jannuzzi. Il Pio sodalizio continua a promuovere il culto della Beata Vergine Addolorata e propone attività formative e favorisce attività culturali per la tutela e la conservazione del patrimonio storico culturale della Confraternita e non ed infine collabora alla pastorale parrocchiale diocesana.
Don Francesco Leo ha presentato l'evento dal titolo "Mendicanti di Dio" che guida le tre serate dedicate all'Arciconfraternita ed ha esortato dicendo: "Vogliamo sentirci così con il palmo del cuore aperto per ricevere un dono. Questa sera ci accompagnerà Dante e Schumann attraverso il cuore, la parola, le mani e la musica. Dante parlerà a noi tramite suor Savina Saracino cultrice della Divina Commedia e Schumann attraverso la musica della pianista M° Stefania Argentieri e l'oboista M° Marta Binetti. Manifestiamo l'apprezzamento e la gratitudine, lasciamoci prendere per mano dalla parola dalla musica e che questa via venga incontro a noi; e noi da mendicanti mettiamoci in cammino".
E' stato un prezioso appuntamento ideato e curato dal Priorato del Pio sodalizio con l'approvazione e la condivisione del parroco Don Gianni Agresti.
Si è registrata una grande partecipazione e l'evento ha conquistato i fedeli intervenuti con la musica e la narrativa a confronto intrisa di un importante messaggio di pace in un luogo simbolo di cristianità e resistenza culturale come la Parrocchia di San Francesco. L'iniziativa, per il terzo anno è proposta dall'Ufficio liturgico diocesano, sezione "Musica sacra", quale itinerario attento alla via Pulchritudinis.
Una serata incentrata su un intreccio di musiche, testi e commenti che attraverso una regia attenta conduce alla contemplazione della bellezza. La musica e la parola diventano strumenti privilegiati che traducono il vissuto intimo di ciascuno di noi in esperienza condivisa.
L'irrinunciabile messaggio di pace, di condivisione e di preghiera traducono il vissuto dell'esperienza di fede di laici impegnati.
Un avvenimento musicale per introdurre non sono un semplice concerto, ma una meditazione in musica, che si è svolta tra brani musicali scanditi dalla lettura delle parole che sono stati un invito a volgere lo sguardo a Colui che ha risposto all'odio con l'amore, all'egoismo con il dono totale di sé.
I temi dei due prossimi appuntamenti sono: il 9 marzo 2024 con " Le ultime sette parole di Cristo sulla croce" ed il 16 marzo con " Gustate e vedete come è buono il Signore".
Quest'anno ricorre infatti il bicentenario della fondazione 1824 -2024. Nel 1824, in Andria un nucleo di gentil uomini e di gentil donne vollero riunirsi in associazione dando il nome di Confraternita di Maria Santissima Addolorata, con l'approvazione del vescovo dell'epoca Mons. Giovanni Battista Bolognesi nonché della potestà civile, giusta ordinanze data 4 dicembre 1824 e confermato con Regio decreto del 15 marzo 1832. La motivazione di questa unione era quella di seguire le orme dei sette pii Patrizi Fiorentini mercanti, questi nel 1233 fondarono l'ordine dei servi di Maria in Firenze canonizzati 1888 dal Papa Leone XIII e raffigurati in un artistico quadro olio su tela del 1894 del maestro Domenico Carbone esposto nella cappella di Maria SS. Addolorata.
La confraternita dell'Addolorata ebbe come primo statuto, compilato dal Cav, Giovanni Jannuzzi fu Stefano, modellato su quello della chiesa di San Ferdinando di nobili di Napoli. Con decreto del 14 maggio 1854 la Confraternita fu elevata ad Arciconfraternita. Nel 1887 Onofrio Spagnoletti Zeuli fece costruire a proprie spese il sontuoso oratorio annesso alla parrocchia di San Francesco dedicato a Maria SS. Addolorata. Collaborarono fattivamente alla costruzione dell'oratorio il Conte Sebastiano Jannuzzi e Mons. Stefano Porro Jannuzzi. Il Pio sodalizio continua a promuovere il culto della Beata Vergine Addolorata e propone attività formative e favorisce attività culturali per la tutela e la conservazione del patrimonio storico culturale della Confraternita e non ed infine collabora alla pastorale parrocchiale diocesana.
Don Francesco Leo ha presentato l'evento dal titolo "Mendicanti di Dio" che guida le tre serate dedicate all'Arciconfraternita ed ha esortato dicendo: "Vogliamo sentirci così con il palmo del cuore aperto per ricevere un dono. Questa sera ci accompagnerà Dante e Schumann attraverso il cuore, la parola, le mani e la musica. Dante parlerà a noi tramite suor Savina Saracino cultrice della Divina Commedia e Schumann attraverso la musica della pianista M° Stefania Argentieri e l'oboista M° Marta Binetti. Manifestiamo l'apprezzamento e la gratitudine, lasciamoci prendere per mano dalla parola dalla musica e che questa via venga incontro a noi; e noi da mendicanti mettiamoci in cammino".
E' stato un prezioso appuntamento ideato e curato dal Priorato del Pio sodalizio con l'approvazione e la condivisione del parroco Don Gianni Agresti.
Si è registrata una grande partecipazione e l'evento ha conquistato i fedeli intervenuti con la musica e la narrativa a confronto intrisa di un importante messaggio di pace in un luogo simbolo di cristianità e resistenza culturale come la Parrocchia di San Francesco. L'iniziativa, per il terzo anno è proposta dall'Ufficio liturgico diocesano, sezione "Musica sacra", quale itinerario attento alla via Pulchritudinis.
Una serata incentrata su un intreccio di musiche, testi e commenti che attraverso una regia attenta conduce alla contemplazione della bellezza. La musica e la parola diventano strumenti privilegiati che traducono il vissuto intimo di ciascuno di noi in esperienza condivisa.
L'irrinunciabile messaggio di pace, di condivisione e di preghiera traducono il vissuto dell'esperienza di fede di laici impegnati.
Un avvenimento musicale per introdurre non sono un semplice concerto, ma una meditazione in musica, che si è svolta tra brani musicali scanditi dalla lettura delle parole che sono stati un invito a volgere lo sguardo a Colui che ha risposto all'odio con l'amore, all'egoismo con il dono totale di sé.
I temi dei due prossimi appuntamenti sono: il 9 marzo 2024 con " Le ultime sette parole di Cristo sulla croce" ed il 16 marzo con " Gustate e vedete come è buono il Signore".