Nel cuore della Germania, ad Heidelberg il gelato di qualità ha il gusto di ….Andria
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Territorio

Con guerra Russia e Ucraina è anche caro gelato: aumentano +5,2% lo zucchero e +3,6% le uova

In Puglia sono circa 3mila le gelaterie, con 5.500 addetti e rappresenta uno dei simboli del Made in Italy nel mondo

L'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime colpisce direttamente anche il settore del gelato che conta in Puglia circa 3.000 gelaterie, con 5.500 addetti e rappresenta uno dei simboli del Made in Italy nel mondo. E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata Europea del Gelato Artigianale, celebrata ogni anno il 24 marzo, istituita nel 2013 dal Parlamento Europeo per festeggiare e sostenere l'eccellenza della gelateria.

Un settore – sottolinea la Coldiretti regionale - fortemente segnato dagli effetti della guerra in Ucraina che ha spinto i costi energetici ma anche quello delle materie prime agricole di base con effetti sui costi di produzione che hanno costretto gli operatori a ritoccare verso l'alto i listini.
A pesare sono soprattutto – sottolinea la Coldiretti Puglia – i costi energetici con aumenti del 69% ma quotazioni elevate si segnalano anche per tutte le componenti base dei gelati, dallo zucchero in crescita del 5,2% alle uova con +3,6% fino alla farina per preparare le cialde dei coni balzata del 9%, secondo l'analisi Coldiretti su dati Istat a febbraio.
Preoccupazioni – continua la Coldiretti regionale - si registrano anche sul versante dei consumi per un settore fortemente dipendente dal turismo e dalle esportazioni che rischiano di essere frenati dalle tensioni internazionale dopo le speranze di una uscita rapida dalla pandemia.
Il settore è comunque in espansione anche grazie – aggiunge Coldiretti Puglia - ai gelati 'inventati' dagli agricoltori che stanno proponendo il gelato al latte d'asina, al latte di capra, fino ad arrivare al gelato all'olio extravergine di oliva.
Ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se - sottolinea la Coldiretti regionale - cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire "specialità della casa" che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o a chilometri zero come i gelati con frutta e verdura locali ma anche con formaggi DOP o grandi vini.
Da segnalare negli ultimi anni il boom delle agrigelaterie che garantiscono – aggiunge Coldiretti Puglia - la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala e all'olio extravergine di oliva. Nelle agrigelaterie è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, rigorosamente freschi con gusti a "chilometro zero" perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l'ambiente.

Una risposta alla ricerca di genuinità nel consumo di gelato che – sostiene la Coldiretti Puglia – è dimostrata dal fatto che tra le ultime tendenze si è assistito ad una crescente attenzione ai gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco ma ci sono anche – continua la Coldiretti regionale – le gelaterie tradizionali che si riforniscono dai produttori agricoli, creando gusti rigorosamente a km zero.
I consumi di gelato hanno superato i 6 chili a testa all'anno in Italia secondo stime della Coldiretti e ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se – precisa la Coldiretti – cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire "specialità della casa" che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano.
La produzione del gelato nel mondo ha oltre 500 anni di storia – continua la Coldiretti – con le prime notizie che risalgono alla metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l'introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell'ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell'export in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana: con l'apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all'imprenditore genovese Giovanni Bosio. Da allora – conclude la Coldiretti – la corsa del gelato non si è più fermata.
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