Politica
Comune di Andria, Andrialab 3: "Chiarezza sul dimensionamento scolastico"
Nota dal gruppo Consigliare Andrialab 3 Sinisi, Bruno, Cannone, Vilella e Matera
Andria - giovedì 28 settembre 2023
17.58
"Occorre fare chiarezza sul dimensionamento scolastico", lo chiede il Gruppo consigliare Andrialab 3 Sinisi, Bruno, Cannone, Vilella e Matera.
"L'Amministrazione del Sindaco Giovanna Bruno scrive un'altra pagina di buona amministrazione, mettendo questa volta la parola fine alle disuguaglianze fra Istituzioni scolastiche. L'adozione in Giunta del provvedimento relativo al Dimensionamento scolastico, pianifica con un assetto di medio- lungo termine, quello che sarà il futuro della comunità scolastica andriese. Questo provvedimento, dopo quello incompleto e raffazzonato del 2012, crea finalmente Istituti Comprensivi per tutte le istituzioni scolastiche cittadine. Tante sono state le polemiche che hanno preceduto l'adozione del provvedimento, qualcuna tesa al suo miglioramento, molte strumentali e fuorvianti, tali da non rendere un servizio serio all'utenza costituita da alunni, genitori, personale docente, ATA e Dirigenti. Allo scopo è opportuno e necessario fare chiarezza per rasserenare chi oggi ritiene di essere insoddisfatto.
- Con la legge di bilancio del 29 dicembre 2022, il governo di centrodestra attualmente in carica per il tramite del Ministero dell'Istruzione e di quello delle Finanze, indica alle Regioni i criteri per un consistente taglio delle scuole funzionanti in Italia. In pratica la sciagurata filosofia di destra che ha portato a tagliare servizi essenziali per i cittadini come per la sanità, insiste nell'imporre agli Enti Locali tagli scriteriati anche per la scuola.
- In base ai restrittivi criteri imposti, la Regione Puglia l'8 agosto 2023 emana un decreto che porta ad una soppressione di 58 scuole, indicando a sua volta i criteri in base ai quali tali soppressioni sarebbero dovute avvenire.
- In base ai criteri regionali, la città di Andria, soggetta ad un considerevole calo delle nascite, anch'essa è costretta a perdere una scuola del primo ciclo passando da 10 a 9 scuole.
- Il Dirigente comunale dell'ufficio Pubblica Istruzione, ancor prima che la Regione emanasse i suoi criteri, iniziava un lavoro in concerto con i dirigenti scolastici e gli operatori, di individuazione di soluzioni e di censimento degli alunni frequentanti, così da elaborare una proposta che minimizzasse il disagio, razionalizzasse le scelte, garantisse la contiguità territoriale delle varie scuole, non penalizzasse i quartieri periferici e soprattutto non fosse imposta dall'alto. Tale proposta veniva presentata il 14 settembre ottenendo l'approvazione di 7 dirigenti su 10 ed il benestare dei sindacati, che si mostravano solo preoccupati della eventuale perdita dei posti di lavoro, apprezzando le scelte operate.
- La proposta contenuta nella delibera di Giunta adottata all'unanimità da tutte le forze di maggioranza è stata inviata a tutte le Istituzioni Scolastiche ed entro fine mese alla Regione, la quale la valuterà , sentite anche le osservazioni che dovessero pervenire dalle scuole che ritengono di essere penalizzate, facoltà espressamente offerta loro.
Completamente FALSO quindi che non vi sia stata concertazione e non vi sia condivisione.
Completamente FALSO che i docenti dovranno necessariamente essere cambiati e non potranno condurre i loro alunni al completamento degli anni scolastici. Completamente FALSO che i docenti perderanno il loro posto di lavoro, in quanto il numero dei docenti deriva dal numero degli alunni.
Completamente FALSO che Dirigenti e DSGA perderanno il loro posto in quanto in Puglia vi è necessità di tali figure in quanto sono più scuole che Dirigenti e DSGA.
Nel ringraziare l'intera Giunta BRUNO e tutti coloro che con un lavoro serio ed approfondito hanno consentito di poter conseguire un eccellente risultato pur con taluni inevitabili sacrifici, resta l'amaro in bocca nel constatare che alcuni operatori responsabili della formazione didattica si siano prestati ad un'opera deliberata di disinformazione di parte nei confronti di genitori e personale scolastico. Riguardo alle minoranze di centrodestra, beh che dire! Fanno il loro sporco lavoro di disinformazione e di calunnia, non potendo fare altro che sobillare ed alimentare artate proteste", conclude la nota di Andrialab 3
"L'Amministrazione del Sindaco Giovanna Bruno scrive un'altra pagina di buona amministrazione, mettendo questa volta la parola fine alle disuguaglianze fra Istituzioni scolastiche. L'adozione in Giunta del provvedimento relativo al Dimensionamento scolastico, pianifica con un assetto di medio- lungo termine, quello che sarà il futuro della comunità scolastica andriese. Questo provvedimento, dopo quello incompleto e raffazzonato del 2012, crea finalmente Istituti Comprensivi per tutte le istituzioni scolastiche cittadine. Tante sono state le polemiche che hanno preceduto l'adozione del provvedimento, qualcuna tesa al suo miglioramento, molte strumentali e fuorvianti, tali da non rendere un servizio serio all'utenza costituita da alunni, genitori, personale docente, ATA e Dirigenti. Allo scopo è opportuno e necessario fare chiarezza per rasserenare chi oggi ritiene di essere insoddisfatto.
- Con la legge di bilancio del 29 dicembre 2022, il governo di centrodestra attualmente in carica per il tramite del Ministero dell'Istruzione e di quello delle Finanze, indica alle Regioni i criteri per un consistente taglio delle scuole funzionanti in Italia. In pratica la sciagurata filosofia di destra che ha portato a tagliare servizi essenziali per i cittadini come per la sanità, insiste nell'imporre agli Enti Locali tagli scriteriati anche per la scuola.
- In base ai restrittivi criteri imposti, la Regione Puglia l'8 agosto 2023 emana un decreto che porta ad una soppressione di 58 scuole, indicando a sua volta i criteri in base ai quali tali soppressioni sarebbero dovute avvenire.
- In base ai criteri regionali, la città di Andria, soggetta ad un considerevole calo delle nascite, anch'essa è costretta a perdere una scuola del primo ciclo passando da 10 a 9 scuole.
- Il Dirigente comunale dell'ufficio Pubblica Istruzione, ancor prima che la Regione emanasse i suoi criteri, iniziava un lavoro in concerto con i dirigenti scolastici e gli operatori, di individuazione di soluzioni e di censimento degli alunni frequentanti, così da elaborare una proposta che minimizzasse il disagio, razionalizzasse le scelte, garantisse la contiguità territoriale delle varie scuole, non penalizzasse i quartieri periferici e soprattutto non fosse imposta dall'alto. Tale proposta veniva presentata il 14 settembre ottenendo l'approvazione di 7 dirigenti su 10 ed il benestare dei sindacati, che si mostravano solo preoccupati della eventuale perdita dei posti di lavoro, apprezzando le scelte operate.
- La proposta contenuta nella delibera di Giunta adottata all'unanimità da tutte le forze di maggioranza è stata inviata a tutte le Istituzioni Scolastiche ed entro fine mese alla Regione, la quale la valuterà , sentite anche le osservazioni che dovessero pervenire dalle scuole che ritengono di essere penalizzate, facoltà espressamente offerta loro.
Completamente FALSO quindi che non vi sia stata concertazione e non vi sia condivisione.
Completamente FALSO che i docenti dovranno necessariamente essere cambiati e non potranno condurre i loro alunni al completamento degli anni scolastici. Completamente FALSO che i docenti perderanno il loro posto di lavoro, in quanto il numero dei docenti deriva dal numero degli alunni.
Completamente FALSO che Dirigenti e DSGA perderanno il loro posto in quanto in Puglia vi è necessità di tali figure in quanto sono più scuole che Dirigenti e DSGA.
Nel ringraziare l'intera Giunta BRUNO e tutti coloro che con un lavoro serio ed approfondito hanno consentito di poter conseguire un eccellente risultato pur con taluni inevitabili sacrifici, resta l'amaro in bocca nel constatare che alcuni operatori responsabili della formazione didattica si siano prestati ad un'opera deliberata di disinformazione di parte nei confronti di genitori e personale scolastico. Riguardo alle minoranze di centrodestra, beh che dire! Fanno il loro sporco lavoro di disinformazione e di calunnia, non potendo fare altro che sobillare ed alimentare artate proteste", conclude la nota di Andrialab 3