Politica
Comunali 2015, ricorso al TAR di un candidato del M5S
Si tratta di Lasciarrea. Contestata la distribuzione del premio di maggioranza
Andria - lunedì 2 novembre 2015
13.35
E' la prima dei non eletti in Consiglio Comunale del Movimento 5 Stelle di Andria ad aver proposto ricorso al T.A.R. per l'annullamento della convalida della massima assise cittadina per una ridistribuzione errata, secondo la ricorrente, del riconoscimento del premio di maggioranza. In sostanza Vincenza Lasciarrea chiede al Tribunale Amministrativo di Puglia di rivedere la distribuzione dei seggi con l'assegnazione di un posto in più al Movimento 5 Stelle, che già ha in consiglio cinque consiglieri, a discapito di uno della maggioranza in questo caso il seggio di Saverio Fucci.
L'assegnazione, secondo l'avvocato Antonio Guantario di Trani, è da ritenersi errata per una valutazione, dell'Ufficio Centrale Elettorale, non conforme dell'art. 73 comma 10 del D. Lgs. del 10 agosto 2000 che regolamenta proprio il premio di maggioranza in caso di successo al primo turno, come poi accaduto dopo l'election day del 31 maggio scorso. La richiesta di annullamento del verbale delle operazioni dell'Ufficio Centrale ha chiamato in causa sia il consigliere Fucci che il Comune di Andria che saranno in udienza il prossimo 12 novembre. L'ente comunale, attraverso una delibera di giunta ha affidato agli avvocati De Candia e Travi il mandato di difesa e di costituzione nel giudizio civile per far rispettare il principio che «risponde all'interesse generale del buon andamento della Pubblica Amministrazione, essendo nella fattispecie configurabile in capo all'Ente quella consolidazione degli effetti giuridici, derivanti dall'atto opposto, alla cui conservazione l'Amministrazione locale può considerarsi legittimamente interessate a seguito della proclamazione fatta dall'ufficio».
L'assegnazione, secondo l'avvocato Antonio Guantario di Trani, è da ritenersi errata per una valutazione, dell'Ufficio Centrale Elettorale, non conforme dell'art. 73 comma 10 del D. Lgs. del 10 agosto 2000 che regolamenta proprio il premio di maggioranza in caso di successo al primo turno, come poi accaduto dopo l'election day del 31 maggio scorso. La richiesta di annullamento del verbale delle operazioni dell'Ufficio Centrale ha chiamato in causa sia il consigliere Fucci che il Comune di Andria che saranno in udienza il prossimo 12 novembre. L'ente comunale, attraverso una delibera di giunta ha affidato agli avvocati De Candia e Travi il mandato di difesa e di costituzione nel giudizio civile per far rispettare il principio che «risponde all'interesse generale del buon andamento della Pubblica Amministrazione, essendo nella fattispecie configurabile in capo all'Ente quella consolidazione degli effetti giuridici, derivanti dall'atto opposto, alla cui conservazione l'Amministrazione locale può considerarsi legittimamente interessate a seguito della proclamazione fatta dall'ufficio».