Politica
Comunali 2015, Malcangi: «L'ente non ha a cuore la formazione»
Il giovane candidato del PD parla del problema dipendenti pubblici
Andria - giovedì 14 maggio 2015
«Investire sulla formazione non deve essere cosa estranea a chi svolge il proprio operato nella pubblica amministrazione. Investire in formazione per la dignità dei dipendenti, per consentire alla macchina amministrativa di viaggiare a velocità più elevata, per fornire al cittadino un servizio più efficiente. Tale formazione servirebbe anche a premiare le competenze ed i risultati e non la vicinanza a qualcuno». E' la dichiarazione di Mirko Malcangi, giovane candidato al consiglio comunale del Partito Democratico di Andria, che rilancia, assieme ad Emanuella Liso (altra candidata del PD), la necessità di ripensare al ruolo dei dipendenti pubblici: «Se per il resto della città si è provato a mettere la polvere sotto il tappeto - ha detto Malcangi - lo stato di abbandono in cui versano gli uffici comunali non è stato possibile nasconderlo. Qualcuno storcerà il naso. Ma parliamo di qualche privilegiato, amico del sindaco o dell'assessore di turno».
Particolare attenzione è stata posta nei confronti degli agenti di Polizia Locale: «E' difficile parlare del caos che regna nel corpo della polizia municipale - ha detto Malcangi - Bisogna prevedere la rotazione del personale all'interno degli uffici e delle squadre di P.M., permettendo a tutti gli operatori di acquisire competenza nei vari settori. E che dire delle rotazioni senza criterio, potenziando uffici che hanno prodotto poco a discapito di servizi cui sono aumentate a dismisure le competenze( ad esempio l'ufficio Tributi).Per questo punto non vogliamo ergerci a saccenti. Sarebbe sufficiente garantire il rispetto del regolamento di mobilità interna».
Particolare attenzione è stata posta nei confronti degli agenti di Polizia Locale: «E' difficile parlare del caos che regna nel corpo della polizia municipale - ha detto Malcangi - Bisogna prevedere la rotazione del personale all'interno degli uffici e delle squadre di P.M., permettendo a tutti gli operatori di acquisire competenza nei vari settori. E che dire delle rotazioni senza criterio, potenziando uffici che hanno prodotto poco a discapito di servizi cui sono aumentate a dismisure le competenze( ad esempio l'ufficio Tributi).Per questo punto non vogliamo ergerci a saccenti. Sarebbe sufficiente garantire il rispetto del regolamento di mobilità interna».