Politica
Comunali 2015, Giorgino: «È l'opposizione ad esser in bancarotta di idee»
Risposta del Primo Cittadino a Fortunato sulle motivazioni della Corte dei Conti
Andria - venerdì 22 maggio 2015
12.07
Le Sezioni Riunite di Roma della Corte dei Conti hanno reso pubbliche le motivazioni che hanno portato ad accogliere parzialmente il ricorso presentato dal Comune di Andria in merito al pronunciamento precedente della Corte dei Conti, sez. Puglia. «La Corte – afferma il Sindaco - ha valutato come corretto il riaccertamento di somme relative al contenzioso con l'Italgas, che era il nodo cruciale relativamente al bilancio 2012. Il consolidamento del credito è stato accertato e tecnicamente, quindi, gli uffici hanno proceduto in modo doveroso. La Corte ritiene, quindi, doverosa l'operazione di riaccertamento dei residui attivi vantati dal Comune di Andria, anche rispetto alla temporalità degli atti posti in essere, tanto da scrivere che bene ha fatto l'Amministrazione nel valorizzare in bilancio i crediti derivanti dal riaccertamento delle somme Italgas».
La criticità resta sul quantitativo del fondo di garanzia: «Resta da quantificare - ha detto Giorgino - la differenza relativa al patto di stabilità nel 2012, in quanto il fondo di garanzia previsto negli anni successivi non sarebbe risultato sufficiente a coprire le somme relative al riaccertamento del credito, perché una parte dovrà essere imputata quale residuo degli esercizi pregressi. Ho dato, così, mandato agli uffici preposti, al Settore Finanziario ed al Servizio Avvocatura, nonché al Segretario Generale, unitamente al professionista precedentemente incaricato, prof. Sannino, di ricalcolare tali appostamenti sulla base dell'indicazione delle Sezioni Riunite, ponendo quindi in essere gli atti dovuti in relazione alla suddetta statuizione. Rispetto a chi sosteneva e riteneva illegittimo il riaccertamento effettuato nel 2013 rispetto al consuntivo 2012, le motivazioni della Corte risultano essere, invece, esaustive ed esplicite. L'opposizione, il cui atteggiamento è ancora volto a screditare o dileggiare l'avversario, farebbe bene – conclude Nicola Giorgino - a non strumentalizzare questioni esclusivamente tecniche rispetto all'attuale momento della campagna elettorale, tanto che l'unica bancarotta che registriamo è quella della loro povertà di idee e contenuti in merito al presente ed al futuro della nostra comunità».
La criticità resta sul quantitativo del fondo di garanzia: «Resta da quantificare - ha detto Giorgino - la differenza relativa al patto di stabilità nel 2012, in quanto il fondo di garanzia previsto negli anni successivi non sarebbe risultato sufficiente a coprire le somme relative al riaccertamento del credito, perché una parte dovrà essere imputata quale residuo degli esercizi pregressi. Ho dato, così, mandato agli uffici preposti, al Settore Finanziario ed al Servizio Avvocatura, nonché al Segretario Generale, unitamente al professionista precedentemente incaricato, prof. Sannino, di ricalcolare tali appostamenti sulla base dell'indicazione delle Sezioni Riunite, ponendo quindi in essere gli atti dovuti in relazione alla suddetta statuizione. Rispetto a chi sosteneva e riteneva illegittimo il riaccertamento effettuato nel 2013 rispetto al consuntivo 2012, le motivazioni della Corte risultano essere, invece, esaustive ed esplicite. L'opposizione, il cui atteggiamento è ancora volto a screditare o dileggiare l'avversario, farebbe bene – conclude Nicola Giorgino - a non strumentalizzare questioni esclusivamente tecniche rispetto all'attuale momento della campagna elettorale, tanto che l'unica bancarotta che registriamo è quella della loro povertà di idee e contenuti in merito al presente ed al futuro della nostra comunità».