Enti locali
Comportamento antisindacale del Comune, arriva la denuncia della FP CGIL
Alla base del provvedimento la ripartizione del salario accessorio 2014 e 2015
Andria - sabato 25 aprile 2015
8.24
La Funzione Pubblica della CGIL ha comunicato di aver denunciato al Giudice del Lavoro, il Sindaco di Andria Nicola Giorgino in qualità di rappresentante pro tempore del Comune di Andria, per il perseverante comportamento antisindacale adottato nelle fasi di costituzione e ripartizione del fondo per il salario accessorio. In particolare, i rappresentati del sindacato, fanno rilevare come «la costituzione e ripartizione delle risorse per il salario accessorio costituisce materia di contrattazione sindacale, come è previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, e come riportato nel contratto decentrato sottoscritto tra l'Amministrazione Comunale di Andria e le organizzazioni sindacali aziendali e provinciali, in data 19 marzo 2014. Nonostante ciò, l'Amministrazione Comunale, in maniera autonoma e unilaterale, ha costituito e ripartito il fondo salario accessorio 2014 destinandolo solo ad una parte del personale comunale».
Inoltre la stessa FP della CGIL ricorda come «anche per il salario accessorio 2013, nonostante gli accordi sottoscritti, per il personale della polizia municipale e di altri settori, per servizi già effettuati in orario notturno e/o aggiuntivo, nessuna remunerazione a tutt'oggi è stata prevista. Nell'accordo sottoscritto per il fondo 2013 era stato previsto un apposito capitolo economico per tali finalità invece, a distanza di due anni, non si hanno ancora notizie sui tempi di remunerazione. Infine, nel 2015, nonostante le varie diffide e proteste delle organizzazioni sindacali, l'amministrazione costituisce e ripartisce il fondo efficienza servizi solo per alcuni dipendenti, discriminando tutti gli altri». Queste le motivazioni principali che hanno spinto i tre rappresentanti della Funzione Pubblica, Gino Marzano, Liana Abbascià e Michele Tedesco, ad adire le vie legali contro l'ente comunale.
«Visto il perseverare di questa situazione - hanno scritto - e viste le false promesse dell'Amministrazione, nostro malgrado, siamo stati costretti a chiedere l'intervento del Giudice del lavoro, sia per tutelare la maggioranza dei dipendenti comunali che da tanto tempo aspettano le giuste spettanze per gli anni 2013 e 2014, sia per programmare e ripartire il salario accessorio dell'anno 2015 per tutti i dipendenti comunali. A questo punto si auspica che l'amministrazione comunale ripristini le corrette relazioni sindacali, revocando le due disposizioni di costituzione del fondo per il salario accessorio 2014 e 2015, e apra il tavolo di contrattazione per la definizione delle risorse spettanti a tutto il personale comunale. Si auspica altresì la liquidazione delle rimanenti spettanze agli aventi diritto, per l'anno 2013».
Inoltre la stessa FP della CGIL ricorda come «anche per il salario accessorio 2013, nonostante gli accordi sottoscritti, per il personale della polizia municipale e di altri settori, per servizi già effettuati in orario notturno e/o aggiuntivo, nessuna remunerazione a tutt'oggi è stata prevista. Nell'accordo sottoscritto per il fondo 2013 era stato previsto un apposito capitolo economico per tali finalità invece, a distanza di due anni, non si hanno ancora notizie sui tempi di remunerazione. Infine, nel 2015, nonostante le varie diffide e proteste delle organizzazioni sindacali, l'amministrazione costituisce e ripartisce il fondo efficienza servizi solo per alcuni dipendenti, discriminando tutti gli altri». Queste le motivazioni principali che hanno spinto i tre rappresentanti della Funzione Pubblica, Gino Marzano, Liana Abbascià e Michele Tedesco, ad adire le vie legali contro l'ente comunale.
«Visto il perseverare di questa situazione - hanno scritto - e viste le false promesse dell'Amministrazione, nostro malgrado, siamo stati costretti a chiedere l'intervento del Giudice del lavoro, sia per tutelare la maggioranza dei dipendenti comunali che da tanto tempo aspettano le giuste spettanze per gli anni 2013 e 2014, sia per programmare e ripartire il salario accessorio dell'anno 2015 per tutti i dipendenti comunali. A questo punto si auspica che l'amministrazione comunale ripristini le corrette relazioni sindacali, revocando le due disposizioni di costituzione del fondo per il salario accessorio 2014 e 2015, e apra il tavolo di contrattazione per la definizione delle risorse spettanti a tutto il personale comunale. Si auspica altresì la liquidazione delle rimanenti spettanze agli aventi diritto, per l'anno 2013».