Politica
Commissione legalità, Zinni: «Nessuna distinzione politica su temi importanti»
Proposta di legge frutto di due proposte, una una firmata dal consigliere regionale andriese
Andria - mercoledì 19 ottobre 2016
Nasce dalla sintesi di due proposte sullo stesso tema, una a firma del consigliere regionale Sabino Zinni, Capogruppo della lista "Emiliano Sindaco di Puglia", l'altra a firma della consigliera Rosa Barone del M5S, la legge che istituisce una commissione di studio e indagine per la promozione della cultura della legalità.
La VII Commissione ha discusso del testo per mesi ascoltando e accogliendo i pareri degli esperti che sono stati chiamati a dare il loro apporto alla proposta. Protagonisti sono stati i Magistrati delle Direzioni Distrettuali Antimafia pugliesi, esponenti della Corte dei Conti, gli avvocati delle sei camere penali di Puglia. Il 29 settembre scorso, infine, i due proponenti hanno ritirato ufficialmente i loro disegni di legge, sottoscrivendone un terzo frutto dell'iter di discussione.
«Da parte mia c'è grande soddisfazione - commenta Zinni - vedendo riconosciuto un lungo e paziente lavoro. La politica non può e non deve sostituirsi alla magistratura, e sono stato molto attento affinché piani e competenze, da questo punto di vista, non si sovrapponessero. Ciononostante, a mio avviso, pochi temi sono più politici di quello della legalità. Ecco che una commissione che ad esso si dedichi in maniera specifica e costante, non può che giovare alle nostre comunità».
«A parte questo - continua il consigliere - mi piace sottolineare il messaggio che è passato con l'approvazione di questa legge. Un messaggio che spero risulti chiaro. Il Consiglio Regionale ha infatti votato compatto, maggioranza e opposizioni unite, un provvedimento che va contro tutte le forme di devianza dalla legge. Deve essere chiaro quindi che quando i temi sono tanto fondamentali non c'è distinzione politica che tenga. Ora riprenderemo il lavoro più motivati di prima, e spero che il metodo con cui siamo giunti al testo finale, ossia un metodo in cui prevalga il buon senso rispetto alle posizioni predeterminate, possa continuare ad essere adottato».
La VII Commissione ha discusso del testo per mesi ascoltando e accogliendo i pareri degli esperti che sono stati chiamati a dare il loro apporto alla proposta. Protagonisti sono stati i Magistrati delle Direzioni Distrettuali Antimafia pugliesi, esponenti della Corte dei Conti, gli avvocati delle sei camere penali di Puglia. Il 29 settembre scorso, infine, i due proponenti hanno ritirato ufficialmente i loro disegni di legge, sottoscrivendone un terzo frutto dell'iter di discussione.
«Da parte mia c'è grande soddisfazione - commenta Zinni - vedendo riconosciuto un lungo e paziente lavoro. La politica non può e non deve sostituirsi alla magistratura, e sono stato molto attento affinché piani e competenze, da questo punto di vista, non si sovrapponessero. Ciononostante, a mio avviso, pochi temi sono più politici di quello della legalità. Ecco che una commissione che ad esso si dedichi in maniera specifica e costante, non può che giovare alle nostre comunità».
«A parte questo - continua il consigliere - mi piace sottolineare il messaggio che è passato con l'approvazione di questa legge. Un messaggio che spero risulti chiaro. Il Consiglio Regionale ha infatti votato compatto, maggioranza e opposizioni unite, un provvedimento che va contro tutte le forme di devianza dalla legge. Deve essere chiaro quindi che quando i temi sono tanto fondamentali non c'è distinzione politica che tenga. Ora riprenderemo il lavoro più motivati di prima, e spero che il metodo con cui siamo giunti al testo finale, ossia un metodo in cui prevalga il buon senso rispetto alle posizioni predeterminate, possa continuare ad essere adottato».