Vita di città
Commemorazione dei Defunti, Sindaco Bruno: "È il ritrovarsi comunità a dare forza a questa giornata"
"È il soffermarsi sulle nostre origini, ricordare la nostra essenza, pensare a ciò che prima o poi non ci sarà più"
Andria - martedì 2 novembre 2021
16.46
" Non è solo la commemorazione fine a se stessa. Non è un rito che si ripete, di cui si è sentita forte la mancanza lo scorso anno.
È il ritrovarsi comunità a dare forza a questa giornata. È il soffermarsi sulle nostre origini, ricordare la nostra essenza, pensare a ciò che prima o poi non ci sarà più. Ed ecco che il pensiero si fa memoria.
Il ricordo di chi non c'è più, ma ha fatto parte di noi. Mentre si cammina tra i viali del campo santo, una folla di volti, di date, di frasi, di bellezza e di incuria... si impossessano del pensiero. Che va a chi la violenza ha tolto il respiro.
A chi la malattia ha provato fino alla fine; a chi non è mai potuto venire al mondo. A chi si è fatto vincere dalle delusioni. A chi si è spento naturalmente, alla fine dei suoi giorni; a chi è stato colpito da tragedie di ogni tipo, sul lavoro o su un mezzo o in casa o per mano omicida.
A chi il respiro lo ha lasciato su un camoo di battaglia o nella solitudine inspiegabile di un ospedale, ai tempi della pandemia.
A tutti e a ciascuno un pensiero in questo giorno. Anche a chi non ha religione o patria o famiglia. Anche a chi riposa in quei viali, nell'oblio delle sue radici".
È il ritrovarsi comunità a dare forza a questa giornata. È il soffermarsi sulle nostre origini, ricordare la nostra essenza, pensare a ciò che prima o poi non ci sarà più. Ed ecco che il pensiero si fa memoria.
Il ricordo di chi non c'è più, ma ha fatto parte di noi. Mentre si cammina tra i viali del campo santo, una folla di volti, di date, di frasi, di bellezza e di incuria... si impossessano del pensiero. Che va a chi la violenza ha tolto il respiro.
A chi la malattia ha provato fino alla fine; a chi non è mai potuto venire al mondo. A chi si è fatto vincere dalle delusioni. A chi si è spento naturalmente, alla fine dei suoi giorni; a chi è stato colpito da tragedie di ogni tipo, sul lavoro o su un mezzo o in casa o per mano omicida.
A chi il respiro lo ha lasciato su un camoo di battaglia o nella solitudine inspiegabile di un ospedale, ai tempi della pandemia.
A tutti e a ciascuno un pensiero in questo giorno. Anche a chi non ha religione o patria o famiglia. Anche a chi riposa in quei viali, nell'oblio delle sue radici".