Territorio
Come.te, un laboratorio di wall art concluso nella Casa S. Croce
Un progetto d'accoglienza con l'evento conclusivo sabato 20 dicembre
Andria - giovedì 18 dicembre 2014
11.26
Si è concluso il Laboratorio di Wall Art "Muri Parlanti", che ha coinvolto 20 ragazzi dello SPRAR "Come.te" di Andria, studenti del Liceo Artistico "Colasanto" e la comunità della Parrocchia di "San Riccardo" e promosso dall'Associazione di Promozione Sociale "Migrantes" in collaborazione con il Settore Socio Sanitario del Comune di Andria. Lo SPRAR è un servizio che prevede percorsi di seconda accoglienza rivolti a ragazzi rifugiati e/o richiedenti asilo, ovvero esperienze: di istruzione, di inserimento socio-lavorativo e culturale. Sabato 20 Dicembre, a partire dalle ore 18,30, l'evento conclusivo con "Natale di comunità" a Casa "S.Croce -R. Livatino".
Un'esperienza di arte ed inclusione sociale. Il laboratorio, infatti, è stato condotto da Alessandro Suzzi (wall designer) col supporto degli operatori interculturali ed ha avuto una durata di due mesi. Gli incontri preliminari hanno dato spazio alla socializzazione dei partecipanti attraverso tecniche di animazione interattiva, con lo scopo di conoscersi superando i gap linguistici (considerata la presenza di ragazzi del Mali, della Nigeria e del Gambia); successivamente si è passati alla conoscenza del fenomeno della street art, illustrando artisti, luoghi e tecniche che caratterizzano questo movimento artistico. Lo step successivo è stato contrassegnato dalla produzione di immagini e disegni rappresentativi il tema dell'integrazione tra i popoli.
Il dibattito e l'analisi effettuata dai ragazzi ha fatto emergere concetti come: il superamento del pregiudizio, la ricchezza della diversità, il valore dell'autostima e della fiducia in sé, nonché il senso di appartenenza alle proprie radici culturali in uno spazio di convivenza civile e democratica. La parte esperienziale ha prodotto due murales, uno didattico presso la Parrocchia "S. Riccardo" ed il secondo presso la Casa "S. Croce" - "R. Livatino" sede del progetto SPRAR.
Un'esperienza di arte ed inclusione sociale. Il laboratorio, infatti, è stato condotto da Alessandro Suzzi (wall designer) col supporto degli operatori interculturali ed ha avuto una durata di due mesi. Gli incontri preliminari hanno dato spazio alla socializzazione dei partecipanti attraverso tecniche di animazione interattiva, con lo scopo di conoscersi superando i gap linguistici (considerata la presenza di ragazzi del Mali, della Nigeria e del Gambia); successivamente si è passati alla conoscenza del fenomeno della street art, illustrando artisti, luoghi e tecniche che caratterizzano questo movimento artistico. Lo step successivo è stato contrassegnato dalla produzione di immagini e disegni rappresentativi il tema dell'integrazione tra i popoli.
Il dibattito e l'analisi effettuata dai ragazzi ha fatto emergere concetti come: il superamento del pregiudizio, la ricchezza della diversità, il valore dell'autostima e della fiducia in sé, nonché il senso di appartenenza alle proprie radici culturali in uno spazio di convivenza civile e democratica. La parte esperienziale ha prodotto due murales, uno didattico presso la Parrocchia "S. Riccardo" ed il secondo presso la Casa "S. Croce" - "R. Livatino" sede del progetto SPRAR.