Religioni
Come Maria: pensieri per l'Assunta
Riflessioni di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - sabato 14 agosto 2021
11.57
Se, come si dice, per tanti nessuna festa dopo il Natale è così popolarmente diffusa, così tripudiamente celebrata quanto l'Assunzione – il natale di Maria alla gloria -, tanto più festa è per quei laici che, come Lei prima laica, sposa e madre e vedova, vogliono imitarla nel farsi santi nella propria condizione, in qualunque situazione, attivi non solo nell'ambito della comunità cristiana, ma insieme attori di primo piano nell'edificare, come fermento nella pasta, il Regno di Dio nel mondo.
Come Maria: e non per poesia, o solo per poesia. Come Maria: pur "tra orari e macchine, tra scadenze e telefoni e pigioni e fisco, con la burocrazia sopra, coi rumori d'attorno, le aggressioni sotto, le malattie dentro…tutto svolto sull'esempio di Lei, e meglio nel cuore di Lei, certi che tutto si fa un poema divino, una produzione di eternità coi materiali del tempo".
Come Maria: in quest'ora decisiva per i laici, tutti radicati in Dio e nello stesso tempo immersi nel mondo per informare di Vangelo i diversi ambiti del sapere e del vivere umano come quello dell'economia, dell'educazione, della politica, dell'arte, dell'ecologia e altri ancora.
Come Maria: consapevoli che solo si può se animati, inondati dalla luce che promana dal dono di Dio, pena il ricadere nel pensiero e nell'attivismo che, alle volte, illude nell'idea di far solo con esso qualche cosa di buono, quasi che il resto abbia scarso valore!
Come Maria: l'Assunta, la Madre della Chiesa, la Donna proletaria dalle mani callose, stanche per la fatica, la Desolata sotto la Croce, la Fonte della poesia, la giovinetta del Magnificat che ricolma di beni gli affamati e rimanda i ricchi a mani vuote; la Stella onde nacque la serena luce, luce di non creato e sommo sole (Tasso), Faccia che a Cristo più s'assomiglia (Dante), Creazione che va in fiore, che va in Bellezza (Lubich), quella Bellezza che sola può salvare il mondo.
Come Maria: e non per poesia, o solo per poesia. Come Maria: pur "tra orari e macchine, tra scadenze e telefoni e pigioni e fisco, con la burocrazia sopra, coi rumori d'attorno, le aggressioni sotto, le malattie dentro…tutto svolto sull'esempio di Lei, e meglio nel cuore di Lei, certi che tutto si fa un poema divino, una produzione di eternità coi materiali del tempo".
Come Maria: in quest'ora decisiva per i laici, tutti radicati in Dio e nello stesso tempo immersi nel mondo per informare di Vangelo i diversi ambiti del sapere e del vivere umano come quello dell'economia, dell'educazione, della politica, dell'arte, dell'ecologia e altri ancora.
Come Maria: consapevoli che solo si può se animati, inondati dalla luce che promana dal dono di Dio, pena il ricadere nel pensiero e nell'attivismo che, alle volte, illude nell'idea di far solo con esso qualche cosa di buono, quasi che il resto abbia scarso valore!
Come Maria: l'Assunta, la Madre della Chiesa, la Donna proletaria dalle mani callose, stanche per la fatica, la Desolata sotto la Croce, la Fonte della poesia, la giovinetta del Magnificat che ricolma di beni gli affamati e rimanda i ricchi a mani vuote; la Stella onde nacque la serena luce, luce di non creato e sommo sole (Tasso), Faccia che a Cristo più s'assomiglia (Dante), Creazione che va in fiore, che va in Bellezza (Lubich), quella Bellezza che sola può salvare il mondo.