Attualità
Clownterapia chiesto il ritorno di questa terapia tra le corsie degli ospedali
Iniziativa del consigliere di FdI, Renato Perrini. L'Assessore Palese solleciterà i Dg della Asl a questo importante ritorno
Andria - mercoledì 5 ottobre 2022
13.31
La clownterapia potrebbe ritornare presto tra le corsie degli ospedali. Il vicepresidente Commissione sanità e consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Renato Perrini, ha presentato un'interrogazione all'assessore Rocco Palese
"Portare un sorriso e riuscire persino a strappare una risata in un momento di sofferenza ad un ammalato, specie se è un bambino, è non solo un'opera meritoria, ma terapeutica. Studi scientifici hanno dimostrato che lì dove l'umore del paziente è migliore la terapia funziona meglio. Per questo ai volontari che negli ospedali pugliesi fanno clownterapia dovrebbe andare il nostro grazie! Sono persone che hanno deciso di dedicare gratuitamente il loro tempo libero a servizio di chi soffre e, invece, anche in questo caso la Regione Puglia sembra essere ingabbiata in una burocrazia inumana e a macchia di leopardo, per cui i direttori sanitari del Policlinico e della Asl di Bari hanno autorizzato l'associazione di volontariato a rientrare in corsia con l'obbligo di tampone solo per avvicinare gli ammalati oncologici, nelle altre province pugliesi le porte sono sbarrate, anzi lì dove, per esigenze particolari, viene dato il permesso di entrare è fatto obbligo al volontario di fare un tampone in farmacia, anche con il ciclo vaccinale completato. Un obbligo che scoraggia anche tanti volontari che sono costretti a sobbarcarsi il costo del tampone che ha una durata di 48 ore. Un'assurdità, visto il servizio sanitario gratuito offerto dovrebbe essere a carico degli ospedali effettuarlo.
"Per questo motivo ho presentato un'interrogazione all'assessore alla Sanità, Rocco Palese, perché faccia chiarezza e ordine con i suoi direttori sanitari. Il volontariato è una risorsa, anche in Puglia, non un problema!"
"Portare un sorriso e riuscire persino a strappare una risata in un momento di sofferenza ad un ammalato, specie se è un bambino, è non solo un'opera meritoria, ma terapeutica. Studi scientifici hanno dimostrato che lì dove l'umore del paziente è migliore la terapia funziona meglio. Per questo ai volontari che negli ospedali pugliesi fanno clownterapia dovrebbe andare il nostro grazie! Sono persone che hanno deciso di dedicare gratuitamente il loro tempo libero a servizio di chi soffre e, invece, anche in questo caso la Regione Puglia sembra essere ingabbiata in una burocrazia inumana e a macchia di leopardo, per cui i direttori sanitari del Policlinico e della Asl di Bari hanno autorizzato l'associazione di volontariato a rientrare in corsia con l'obbligo di tampone solo per avvicinare gli ammalati oncologici, nelle altre province pugliesi le porte sono sbarrate, anzi lì dove, per esigenze particolari, viene dato il permesso di entrare è fatto obbligo al volontario di fare un tampone in farmacia, anche con il ciclo vaccinale completato. Un obbligo che scoraggia anche tanti volontari che sono costretti a sobbarcarsi il costo del tampone che ha una durata di 48 ore. Un'assurdità, visto il servizio sanitario gratuito offerto dovrebbe essere a carico degli ospedali effettuarlo.
"Per questo motivo ho presentato un'interrogazione all'assessore alla Sanità, Rocco Palese, perché faccia chiarezza e ordine con i suoi direttori sanitari. Il volontariato è una risorsa, anche in Puglia, non un problema!"