Territorio
Clima tropicale in Puglia: dal grande caldo a piogge torrenziali e grandine
Coldiretti: «Sbalzi termici danneggiano l’agricoltura»
Puglia - lunedì 20 giugno 2016
9.39
Pazzo preludio d'estate con shock termici continui e drammatici effetti in campagna. In poche ore si è passati dai 35 gradi e sole cocente ad un abbassamento di temperatura di quasi 15 gradi, nubifragi e grandine, soprattutto nella provincia Bat e in quella di Bari.
«Devastanti gli effetti in campagna – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – con i 90 milioni di perdita secca di ciliegie in provincia di Bari, una produzione andata letteralmente in fumo a causa di alluvioni e grandinate. Non è certamente andata meglio agli asparagi e ai vigneti in provincia di Foggia, colpiti da nubifragi e per tre volte da grandinate di intensità sempre maggiore. Per questo i campi avranno bisogno di ulteriori lavorazioni, molti dovranno essere riseminati, con incisiva perdita di prodotto e con aumento dei costi dovuti all'acquisto di piantine o sementi, ulteriori giorni di lavoro necessari, e con utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante».
In alcune aree anche il grano è stato danneggiato da pioggia e grandine. Uno dei fenomeni più frequenti è la slavatura, tecnicamente la perdita di colore e brillantezza della superficie del chicco che spesso diviene più ruvida.
«I continui sbalzi termici – denuncia il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – non giovano certamente al settore agricolo. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. E' stato potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e dai parassiti e per il supporto alle scelte operative aziendali. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell'ambiente e delle aree rurali. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più importante il crescente ricorso all'assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio».
Intanto, sta per iniziare l'estate dopo una primavera che si è classificata come la più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,78 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. E' quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre per il periodo 1880 -2016. Il solstizio d'estate, che corrisponde al giorno con le ore di luce maggiori e alla notte più corta nell'emisfero, arriva nella notte tra il 20 e il 21 giugno e segna l'inizio dell'estate.
«Il 2016 – sottolinea la Coldiretti – si appresta diventare l'anno più bollente di sempre a livello mondiale dopo che tutti i primi cinque mesi dell'anno hanno fatto registrare il record storico. Nella classifica degli anni più caldi a livello mondiale era in testa fino ad ora il 2015 davanti al 2014 e al, 2010 che – precisa la Coldiretti – è seguito dal 2013, dal 2005 e poi a pari merito dal 1998 e dal 2009 e a seguire il 2012 e poi il 2003, il 2006 e il 2007 a pari merito. Si tratta di una conferma della tendenza al surriscaldamento climatico contro il quale è stata firmato il 22 aprile scorso all'Onu lo storico accordo in occasione della giornata della Terra».
«Devastanti gli effetti in campagna – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – con i 90 milioni di perdita secca di ciliegie in provincia di Bari, una produzione andata letteralmente in fumo a causa di alluvioni e grandinate. Non è certamente andata meglio agli asparagi e ai vigneti in provincia di Foggia, colpiti da nubifragi e per tre volte da grandinate di intensità sempre maggiore. Per questo i campi avranno bisogno di ulteriori lavorazioni, molti dovranno essere riseminati, con incisiva perdita di prodotto e con aumento dei costi dovuti all'acquisto di piantine o sementi, ulteriori giorni di lavoro necessari, e con utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante».
In alcune aree anche il grano è stato danneggiato da pioggia e grandine. Uno dei fenomeni più frequenti è la slavatura, tecnicamente la perdita di colore e brillantezza della superficie del chicco che spesso diviene più ruvida.
«I continui sbalzi termici – denuncia il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – non giovano certamente al settore agricolo. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. E' stato potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e dai parassiti e per il supporto alle scelte operative aziendali. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell'ambiente e delle aree rurali. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più importante il crescente ricorso all'assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio».
Intanto, sta per iniziare l'estate dopo una primavera che si è classificata come la più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,78 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. E' quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre per il periodo 1880 -2016. Il solstizio d'estate, che corrisponde al giorno con le ore di luce maggiori e alla notte più corta nell'emisfero, arriva nella notte tra il 20 e il 21 giugno e segna l'inizio dell'estate.
«Il 2016 – sottolinea la Coldiretti – si appresta diventare l'anno più bollente di sempre a livello mondiale dopo che tutti i primi cinque mesi dell'anno hanno fatto registrare il record storico. Nella classifica degli anni più caldi a livello mondiale era in testa fino ad ora il 2015 davanti al 2014 e al, 2010 che – precisa la Coldiretti – è seguito dal 2013, dal 2005 e poi a pari merito dal 1998 e dal 2009 e a seguire il 2012 e poi il 2003, il 2006 e il 2007 a pari merito. Si tratta di una conferma della tendenza al surriscaldamento climatico contro il quale è stata firmato il 22 aprile scorso all'Onu lo storico accordo in occasione della giornata della Terra».