Territorio
Città contemporanee: giovane architetto andriese espone a Ferrara
In occasione del Festival Internazionale con giornalisti da tutto il mondo
Andria - venerdì 4 ottobre 2013
10.41
Sarà protagonista anche la Città di Andria, durante il Festival dell'Internazionale di Giornalismo a Ferrara giunto alla sua sesta edizione ed organizzato da Internazionale in collaborazione con il comune e la provincia di Ferrara, l'Università degli Studi di Ferrara e la regione Emilia-Romagna. Durante la tre giorni di Festival, da oggi 4 ottobre a domenica 6 ottobre, il Dipartimento di Architettura dell'Università di Ferrara organizza "Nine resources for Detroit / Nove risorse per Detroit", una serie di lecture, produzioni video ed indagini fotografiche sul caso della città americana, per dibattere sui temi della città contemporanea, in particolare indagare le potenzialità dei centri urbani che a seguito di una grande espansione sono andati incontro ad inarrestabili crisi.
Ed un giovanissimo architetto andriese, Riccardo Memeo, esporrà il suo lavoro di ricerca attraverso la sua tesi (sviluppata con un altro giovanissimo architetto, Lucia Bizzocchi) intitolata "Re-parking Detroit": ripensare l'asfalto come superficie per lo sport. In particolare si tratta di un progetto di ricerca in cui si propone il recupero funzionale di larghe aree di parcheggio del Downtown di Detroit attualmente sottoutilizzate o abbandonate attraverso la riconversione in aree sportive. Il progetto è a cubatura zero e gli elementi principali sono le linee dei campi disegnate sulla superficie nera dell'asfalto e le reti strumenti semplici e facilmente accessibili. Lo sport praticato all'aperto, vista la tradizione americana dei playground, è il motore per la rigenerazione urbana.
La tesi del 27enne andriese, che ha riscosso già un ottimo riscontro, rientra in una ricerca condotta dal 2009 presso il Dipartimento di Architettura di Ferrara con la collaborazione dell'University of Detroit Mercy, e che ha prodotto in tutto nove tesi di laurea, discusse tra il 2010 e il 2012. La ricerca è partita da un'iniziativa di Alberto Francini e Gabriele Lelli, ed è stata curata da Gabriele Lelli Università di Ferrara, Alberto Francini Metrogramma, Amy Green Deines University of Detroit Mercy, Pierluigi Sacco IULM, Guido Ferilli IULM e Richard Ingersoll Syracuse University. I risultati emersi dalla ricerca comprendono un'esposizione sulle nuove risorse urbane e i relativi modelli di sviluppo, un'indagine fotografica, una produzione video e una serie di lecture su ciascuna risorsa trattata.
Ed un giovanissimo architetto andriese, Riccardo Memeo, esporrà il suo lavoro di ricerca attraverso la sua tesi (sviluppata con un altro giovanissimo architetto, Lucia Bizzocchi) intitolata "Re-parking Detroit": ripensare l'asfalto come superficie per lo sport. In particolare si tratta di un progetto di ricerca in cui si propone il recupero funzionale di larghe aree di parcheggio del Downtown di Detroit attualmente sottoutilizzate o abbandonate attraverso la riconversione in aree sportive. Il progetto è a cubatura zero e gli elementi principali sono le linee dei campi disegnate sulla superficie nera dell'asfalto e le reti strumenti semplici e facilmente accessibili. Lo sport praticato all'aperto, vista la tradizione americana dei playground, è il motore per la rigenerazione urbana.
La tesi del 27enne andriese, che ha riscosso già un ottimo riscontro, rientra in una ricerca condotta dal 2009 presso il Dipartimento di Architettura di Ferrara con la collaborazione dell'University of Detroit Mercy, e che ha prodotto in tutto nove tesi di laurea, discusse tra il 2010 e il 2012. La ricerca è partita da un'iniziativa di Alberto Francini e Gabriele Lelli, ed è stata curata da Gabriele Lelli Università di Ferrara, Alberto Francini Metrogramma, Amy Green Deines University of Detroit Mercy, Pierluigi Sacco IULM, Guido Ferilli IULM e Richard Ingersoll Syracuse University. I risultati emersi dalla ricerca comprendono un'esposizione sulle nuove risorse urbane e i relativi modelli di sviluppo, un'indagine fotografica, una produzione video e una serie di lecture su ciascuna risorsa trattata.