Eventi e cultura
Circolo Lettori, Fausto Malcovati ad Andria con "Il medico, la moglie, l'amante"
L'autore dialogherà con Paolo Nori venerdì 22 aprile presso Genius Loci
Andria - mercoledì 20 aprile 2016
9.31
Il Circolo dei Lettori di Andria, in collaborazione con l'Università delle Tre Età, presenta il primo incontro del ciclo "Il mondo è pieno di gente strana". Sarà presentato il libro "Il medico, la moglie, l'amante - Come Čechov cornificava la moglie-medicina con l'amante-letteratura" scritto da da Fausto Malcovati che dialogherà con l'autore Paolo Nori. L'incontro è fissato per venerdì 22 aprile presso Genius Loci in via Cavallotti 29 ad Andria.
Un medico al servizio degli altri, si mantiene facendo lo scrittore. Racconti e raccontini gli vengono facili e ci sono giornali che li pagano molto bene. Alcuni sono belli, altri meno, del resto ne scrive tanti e non sempre li firma con il suo nome. Una lettera gli cambia la vita: voi avete un talento straordinario, gli scrive uno scrittore anziano e autorevole, lo dovete rispettare. Impegnatevi di più, scrivete di meno, smettete di nascondervi dietro gli pseudonimi e la fretta. È la spinta che Čechov aspettava. Il tempo che dedica alla scrittura non gli sembra più rubato, adesso: rallenta la produzione e approda anche al teatro, da sempre un chiodo fisso. Scrive da bravo medico, partendo dall'osservazione, dalla diagnosi, dai discorsi della gente che non si stanca mai di ascoltare: sul palcoscenico i suoi dialoghi sono materia viva. La prima del Gabbiano è un fiasco doloroso, rischia di allontanarlo dalle scene; ma il mondo del teatro, che può dimostrarsi traditore, lo vuole e continua a chiamarlo. Il teatro gli contende anche Olga, il suo amore unico e tardivo: lei è una grande attrice e deve stare a Mosca, lui è ormai troppo malato per quel freddo impietoso. Nelle loro lettere una conversazione tenera e profonda che nemmeno la morte può fermare. In queste pagine c'è un uomo che porta sulle spalle le sue fatiche, e leggerissimi, sulla punta delle dita, mille personaggi che parlano, amano, si sposano, viaggiano, discutono e vivranno per sempre.
Un medico al servizio degli altri, si mantiene facendo lo scrittore. Racconti e raccontini gli vengono facili e ci sono giornali che li pagano molto bene. Alcuni sono belli, altri meno, del resto ne scrive tanti e non sempre li firma con il suo nome. Una lettera gli cambia la vita: voi avete un talento straordinario, gli scrive uno scrittore anziano e autorevole, lo dovete rispettare. Impegnatevi di più, scrivete di meno, smettete di nascondervi dietro gli pseudonimi e la fretta. È la spinta che Čechov aspettava. Il tempo che dedica alla scrittura non gli sembra più rubato, adesso: rallenta la produzione e approda anche al teatro, da sempre un chiodo fisso. Scrive da bravo medico, partendo dall'osservazione, dalla diagnosi, dai discorsi della gente che non si stanca mai di ascoltare: sul palcoscenico i suoi dialoghi sono materia viva. La prima del Gabbiano è un fiasco doloroso, rischia di allontanarlo dalle scene; ma il mondo del teatro, che può dimostrarsi traditore, lo vuole e continua a chiamarlo. Il teatro gli contende anche Olga, il suo amore unico e tardivo: lei è una grande attrice e deve stare a Mosca, lui è ormai troppo malato per quel freddo impietoso. Nelle loro lettere una conversazione tenera e profonda che nemmeno la morte può fermare. In queste pagine c'è un uomo che porta sulle spalle le sue fatiche, e leggerissimi, sulla punta delle dita, mille personaggi che parlano, amano, si sposano, viaggiano, discutono e vivranno per sempre.