Cronaca
Cinque Daspo per quattro uomini ed una donna, tutti di Andria
I provvedimenti sonio stati disposti dal Questore di Bari, Esposito
Andria - mercoledì 2 novembre 2016
15.57
Nei giorni scorsi, nell'ambito dell'azione di prevenzione e monitoraggio degli eventi sportivi, su iniziativa del Questore di Bari sono stati notificati dal personale del locale Commissariato di P.S., cinque comunicazioni di avvio di procedimento amministrativo, finalizzate all'emissione di altrettanti Divieti di Accesso ai Luoghi in cui si svolgono le competizioni sportive.
I cinque soggetti, tutti andriesi e poco più che ventenni, sono stati ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; quattro di loro si trovano ristretti presso la casa circondariale di Trani, mentre la quinta persona,di sesso femminile, si trova sottoposta al regime di arresti domiciliari.
I provvedimenti si inseriscono nell'ambito del potere, attribuito al Questore dall'art. 6 comma 1 della Legge 401/89, di interdire l'accesso ai luoghi in cui si svolgono competizioni sportive a soggetti ritenuti, per le loro condotte criminali, capaci di turbare l'ordine e la sicurezza pubblica.
Trattasi, quindi, di una misura, nel caso di specie, non strettamente legata alla commissione di fatti in contesti sportivi, ma volta ad evitare che determinate categorie di persone possano frequentare gli stadi.
I cinque soggetti, tutti andriesi e poco più che ventenni, sono stati ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; quattro di loro si trovano ristretti presso la casa circondariale di Trani, mentre la quinta persona,di sesso femminile, si trova sottoposta al regime di arresti domiciliari.
I provvedimenti si inseriscono nell'ambito del potere, attribuito al Questore dall'art. 6 comma 1 della Legge 401/89, di interdire l'accesso ai luoghi in cui si svolgono competizioni sportive a soggetti ritenuti, per le loro condotte criminali, capaci di turbare l'ordine e la sicurezza pubblica.
Trattasi, quindi, di una misura, nel caso di specie, non strettamente legata alla commissione di fatti in contesti sportivi, ma volta ad evitare che determinate categorie di persone possano frequentare gli stadi.