Politica
Ciappetta-Camaggio, Miscioscia (FI): «Grillini infangano il nome di Andria»
Anche il consigliere di Forza Italia interviene sulla questione ambientale
Andria - martedì 23 febbraio 2016
Ritengo opportuno - scrive in una nota Benedetto Miscioscia - sia come cittadino che come consigliere comunale, seppur di maggioranza, intervenire sulla polemica suscitata dai consiglieri andriesi pentastellati, riguardo lo scarico dei reflui dal depuratore di Andria, la quarta città pugliese per popolazione, nel canalone Camaggio Ciappetta ovvero nel letto di quello che fu l'antico fiume Aveldium che dalle murge attraversava il nostro territorio per sfociare nel territorio di Barletta. In merito, desidero evidenziare che il loro intervento è da considerarsi "irresponsabile" per le modalità e per i toni con i quali sono intervenuti, solo per mera speculazione politica, giustificato dal fatto "di non voler prestare il fianco per una presunta inerzia del Sindaco e dell'Assessore, rispetto ai problemi e alla salute dei cittadini andriesi". I pentastellati, al dilà dell'opportunità o meno di avanzare denuncia all'autorità giudiziaria, dimostrano in questo modo che sono in "malafede", pur sapendo che la gestione del depuratore, anche se di proprietà del Comune di Andria, ovvero di tutti i cittadini andriesi, è affidata alla direzione dell'Acquedotto Pugliese. Ma, un conto è chiedere spiegazioni su un eventuale mal funzionamento dell'impianto ai responsabili ed un altro è partire lancia in resta, con filmati e comunicati facendo del terrorismo psicologico su una presunta e, ripeto, presunta, pericolosità di tale sversamento considerato anomalo. Qui si parte dal presupposto che - mettendo da parte la demagogia e, soprattutto, il convincimento che per acquisire un pizzico di popolarità e di consenso politico si debba puntare a fare clamore pur di mettere in cattiva luce chi amministra - si deve incominciare a ragionare su una fondamentale questione: è mai possibile che nell'era del terzo millennio, mentre il nostro Governo risponde positivamente alle richieste provenienti dai paesi del mediterraneo e mediorientali, più arretrati economicamente, per finanziare un progetto pilota che prevede l'uso di nuove tecnologie nel trattamento e nella gestione di acque reflue trattate per ampliare i mezzi di sostentamento di piccoli proprietari terrieri e agricoltori in genere, non riesce a finanziare e utilizzare le stesse tecnologie per i nostri impianti? Questo è il vero scandalo sul quale i penta stellati locali, ovvero i consiglieri comunali orfani di Grillo e capeggiati dal loro ex candidato sindaco, dovrebbero concentrare i loro strali, anziché fare allarmismo provocando un danno indiretto all'immagine della nostra città, soprattutto quando, in modo irresponsabile e generalizzando, si parla di terreni dove vengono coltivate olive, uva e soprattutto "ortaggi che arrivano sulle nostre tavole", mettendone in discussione la loro sicurezza sotto il profilo alimentare e dunque igienico-sanitario. Una vergogna che dovrebbe spingere i consiglieri penta stellati - anche per il discredito che, indirettamente, gettano sulla città e sui tanti produttori di ortaggi che, ricordo, rappresentano per la città di Andria un'altra fetta consistente economico-occupazionale - a consigliarsi meglio e a nascondere la testa nella terra; sì proprio in quella terra che, secondo loro, "essendo coltivata aumenta la loro preoccupazione". Figuriamoci se, al contrario, non fosse coltivata. Ai penta stellati rispondo, invece, ponendo loro una domanda: qual è la loro proposta, al dilà della semplicistica e mediaticamente di maggior effetto denuncia alla magistratura, da sottoporre all'attenzione dell'acquedotto pugliese per rimediare alle disfunzioni del depuratore di Andria? Perché i penta stellati non riferiscono del progetto, ormai avviato, che l'acquedotto sta realizzando per potenziare e rendere più efficiente l'attività operativa del depuratore? Perché i penta stellati andriesi, invece di andare a riprendere i reflui che scorrono lungo il canale Camaggio-Ciappetta, facendo del terrorismo psicologico ed una cattiva ed irresponsabile informazione, non vanno a riprendere e controllare i lavori di ristrutturazione e potenziamento del depuratore, avviati a partire dal 6 ottobre 2015 i quali, presumibilmente, dovrebbero concludersi entro agosto 2016, con il collaudo previsto definitivamente entro febbraio 2017? Ecco, questa potrebbe essere una buona informazione e pure costruttiva, piuttosto che distruttiva, dell'immagine di una città come la nostra. Vigilare e pretendere attenzione sui lavori che si stanno eseguendo non solo nell'interesse della città di Andria è un conto, ma denunciare con pseudo spot situazioni che andrebbero prima verificate, solo per trascinare nel fango oltre il sindaco e l'assessore anche l'immagine della città è un altro conto. Di questo, i consiglieri stellati andriesi, si dovrebbero solo vergognare.